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Risultati per '12-2005'
SbS 05/12/05 19:49

MERCHANDISE

se volete spulciare la sezione indicata, potrete trovare qualche nuovo articolo, insieme a una rinnovata disponibilità di materiale già inserito in precedenza


subs 05/12/05 17:14

telegrafo senza fili-the activator

...dunque che qui a volte si dice una cosa e la si ritrova subito remixata:
nel concerto ci sono tre inediti:
il primo, subito dopo Eva -eva è un brano con chitarra acustica che richiama un po' il Brian Eno di "another green world", lo stesso che deve avre entusiasmato non poco i radiohead di kid-a. Il titolo è "RELITTI NELLO SPAZIO".
Il secondo inedito sorvola un paesaggio sonoro futuribile, con una prima parte condotta da basso, una sospensione crepuscolare di tastiere e l'accensione della propulsione di tutti gli strumenti nella fase finale. "A NORD DI OGNI LONTANZA". è il titolo.
il tema che lega questi brani frutto di ispirate session in studio è il tema dello spazio. Uno spazio vissuto metaforicamente anche come spazio mentale, per il quale è necessaria una riconquista. Se è vero che "il suono nutre il pensiero" è altrettanto vero che siamo al momento innaturalmente bombardati da stimoli, impulsi eccessivamente codificati, da informazioni ad alto volume ma a basso contenuto che restringono e intossicano il nostro potere di immaginare. Il rumore del mondo crea assuefazione proprio perchè disattiva un mentale che non avendo spazio, orizzonti, respiro, soffre.
Questi brani fanno parte di un tentativo di portare la nostra musica in un territorio libero, decodificato, dove gli strumenti perdendo il loro profilo classico, disegnano tracciati di suono, spesso astratti. E' di astrazione, di decongestionamento, forse più che di informazione che necessitiamo oggi.
Comunque, parleremo presto di questo di viaggio per il quale accantoneremo momentaneamente la forma canzone, ma non il suono della voce, cercando di portarvi con noi in una dimensione differente e insolita.

-il terzo inedito è invece un brano di raccordo tra "Discolabirinto" e "Nuova ossessione". E' una parentesi abbastanza libera su battuta tec-house, sulla quale Samuel, citando uno dei vinili della sua valigia da d.j. canta "we need some activators"
l'abbiamo ribattezzata "Fluido-the activator".


SUBSONICA 03/12/05

Concerto a Cardano al campo

Concerto a Cardano al campo

ieri sera ululavamo

la sveglia ha un suono terribile oggi.
Dopo una manciata di ore di sonno, ci ricomponiamo, tentiamo di assumere sembianze umane e scendiamo.

lo spirito sportivo

oggi il torneo di fifa 2005 è particolarmente sentito. Vicio ex squadra cuscinetto è diventato straordinariamente competitivo aumentando il livello di agonismo. Il sorrisetto tronfio e secchione del Ninja quando gusta le vittoria fa salire il sangue alla testa a tutti gli altri giocatori. E Ninja sta di nuovo per vincere. Succede che Samuel rinunci addirittura ad un pareggio (scagliando palloni in tribuna) per favorire Boosta che sale così di punti rimettendo in discussione la vittoria del batterista, succede che Boosta e Samuel urlino fino a sgolarsi nelle orecchie al suddetto facendosi venire i crampi alle corna delle dita per meglio gufare la sua sconfitta contro Vicio, succede che Ninja vinca lo stesso e poi succede quello che le trasmissioni radio-sportive sulle quali Ivan è sinonizzato (per via del fantacalcio) tentano di scongiurare da almeno un'ora: lo sport cede il passo alla violenza. Ninja viene picchiato. Il suo esile corpicino si contorce sotto i pugni calci e le gomitate feroci fomentate da un Boosta con gli occhi iniettati di sangue che parla ringhiando un'ottava sotto come l'effetto l'harmonizer dei demoni nei film di hollywood.

action movie

per placare il linciaggio e salvare il concerto, Max acquisterà una provvidenziale vhs di "bourne supremacy", action movie, sequel di "bourne identity", con Matt Damon e Franka Potente. Quelle cose che ci mettono tutti d'accordo. Ci commuoviamo quando Franka Potente viene sparata, del resto come si fa a non volere almeno un po' di bene a Franka Potente? Ci sentiamo già tutti dei super-addestrati con licenza di qualsiasi cosa in grado di menare chiunque, guidare auto veloci in contromano, sparare con precisione mentre ci scagliamo giù da un ponte, e cose del genere quando Ivan spegnendo tutto annuncia che siamo arrivati.
La tentazione di lasciar perdere il check e di guardare la fine del film è forte, e dovremo fare appello a tutta la nostra professionalità per non cedere.

dancing il Nautilus

di Cardano al Campo è bellissimo. Una cattedrale del ballo, un enorme sommergibile in cemento che sa di dancing, di balera e di covo underground di provincia. Gli ingressi sono archi contornati da neon rosa, dentro è tutto piuttosto faraonico ma anche un po' fatiscente. Ci sono un casino di sale, dove in passato abbiamo visto con i nostri occhi selezionare simultaneamente il metal e il liscio.
Il Nautilus è decisamente un luogo di altri tempi.
Veniamo piazzati, come camerino, in una sala inutilizzata del primo piano, piena di specchi, di finestre ad oblò, con un soffitto trapuntato e velluti ornamentali che pendono qua e là.
La sala ricalca in pianta le due sottostanti: una è quella del concerto, l'altra è quella dell'after-dance. Mangeremo in un ristorante chiamato "il buco del mulo" e rientreremo scivolando sul ghiaccio e calpestando blocchi di neve un'ora prima del concerto.
Siamo stanchi, ma c'è una bella atmosfera.

pierfunk

giunge la telefonata di Pierfunk, il nostro ex bassista. Vuole vedere il concerto e vorrebbe anche salire sul palco a suonare un pezzo. Decidiamo che sarà Depre. Appena raggiunto il camerino, insieme a Pisti gli mettiamo le cuffie in testa, la versione live di "controllo del livello di rombo" in heavy rotation e un basso tra le dita. ripasserà un brano che non suona più da almeno sei anni. Probabilmente sbaglierà tutto, ma poco importa.
E' grande il piacere di vederlo un'altra volta con noi lì sopra.

partenza

la sala è gremita. Iniziamo bene ma con meno amalgama di ieri, il locale è grande il suono un po' più dispersivo, e c'è anche molta, troppa, luce che proviene dai bar.
Con "Corpo a corpo" acchiappiamo il groove e andiamo dritti fino al fondo, suonando un ottimo concerto che da "Come se" in avanti diventa potentissimo. Samuel, con la voce un po' provata da terzo concerto consecutivo, canta comunque con grinta Arriva il momento di "Depre" e sale Pierfunk, presentato al microfono da Vicio. Ovviamente si brucia bel un paio di stacchi, ma ci divertiamo tutti.
Il pubblico è ottimo, ci sono molti ragazzi, inteso come maschi. Riceveremo molti complimeti.

Il dj set stasera seguirà la scaletta standard Max, Ninja, Boosta, e poi Samuel coadiuvato per l'occasione da d.j. Pisti in visita.


SUBSONICA 02/12/05

Concerto a Prato

Concerto a Prato

Sveglia tardi, talmente tardi che passiamo dalla colazione al cannellone senza nemmeno accorgerci.

Sul camper le attività si limitano al minimo dispendio di energia, qualche partita a fifa 2005, qualcuno in scimmia con il Sudoku, qualcun altro scrive il diario di bordo.

Il tratto Bologna Firenze è uno dei più problematici di tutta la viabilità autostradale, lo percorriamo ondeggiando sincronizzati.

Arrivati a Firenze Samuel e Max scendono dal camper, vengono raccolti da Alessandro - il promoter locale - e accompagnati alla sede di Repubblica per un' intervista e incontro con alcuni ragazzi vincitori di un concorso.

Il resto della band prosegue per il Cencio's. Boosta arriva per i fatti suoi da Torino. Ci racconterà di aver partecipato ad un incontro conferenza sull'abuso di sostanze psicotrope tra i giovani, sedendo al tavolo con don Ciotti e il giudice Caselli, rilasciando pure un'intervista al tg3.
Lo guardiamo un po' straniti, ma a nessuno viene la battuta adatta.

Un po' di panico nei camerini a causa delle richieste di catering, eccessive. In effetti nessuno di noi ha mai preteso nemmeno la metà delle cose che solitamente troviamo nei camerini: noccioline biscotti, salatini e altro che resta a fare polvere.

E' una forma di richiesta standard inserita nel contratto che probabilmente ha senso nei Palazzetti, ma che forse in alcuni locali appare fuori luogo.

Sicuramente alle ragazze del Cencio's che trottano avanti indietro per fare fronte alle richieste il tutto risulterà quantomeno capriccioso.

Al museo Pecci di Prato, uno degli spazi espositivi più importanti per le arti visive contemporanee in Italia, è stato esposto il video di "Dentro i miei vuoti": quello interamente realizzato sui quadri di Daniele Galliano. Ci informiamo per sapere se la mostra è ancora allestita ma scopriamo essere terminata a fine Settembre. Siamo stropicciati, ma determinati a fare un gran concerto.

Il Cencio's è un posto particolare, non sembra esattamente un locale. Ricorda più un centro polifunzionale, una forma di evoluzione di centro sociale comunale. Tutto è shanty, rilassato, c'è un bel clima. Un po' il contrario rispetto al Vox, dove la struttura e l'efficienza hanno uno standard elevatissimo, ma dove manca quel grado in più di la temperatura umana.
Al Cencio's le cose magari si arrangiano un po' all'ultimo (questa sera il tutto esaurito necessita qualche accortezza particolare), ma con una contagiosa dose di entusiasmo. Tra l'altro i ragazzi della security, a detta di Ivan, strappano la palma d'oro assoluta come affabilità ed operatività. La sala rispetto all'ultima volta è stata rimpicciolita, ma per le dimensioni ridotte del nostro palco va bene così.
Forse va un po' meno bene le il pubblico iper compresso.

A proposito di Ivan, questa notte riceverà l'appellativo mistico di "uno e trino" dopo un'impennata di affannoso sclero (è spesso in affanno il ragazzo) che lo porterà ad affermare "maaaah mi fate respirareeeee devo fare tutto io che già mi sto...striplicando!". Questa la conserveremo alla voce tre vicino vicino all'affermazione di una amica (guada caso di Ivan) che era riuscita a sostenere di avere acquistato la "Triologia" di Star Wars. E poi dicono che è l'Inglese la lingua più elastica del mondo.

E' ora di salire sul palco, mentre uno e trino galoppa avanti e indietro con bicchieri e bottigliette, regalandoci fonosillabi a ogni passaggio "mmh" "eh" dai" "eh" "coraggio" "mmh" "dai" "spaccare" "dai" "mh" "forza, forza" "eh" "mh".

Parte Samuel. La sala è imballata di gente. Appena sul palco l'effetto mancanza d'ossigeno misto digestione è pesante, partiamo cauti. Cresciamo subito. Suoniamo un bel primo set. Poi arriva il secondo e parte un palo che ribalta il locale. Il pubblico nonostante la calca, il caldo, il debito di aria, segue il crescendo del concerto con pari intensità.
Sul palco si sprigiona una groova potentissima, è davvero un bel concerto tenuto di fronte ad un grande pubblico. Particolarmente felice l'esecuzione dell'inedito "Fluido the activator", frutto di una jam session di raccordo tra "Discolabirinto" e "Nuova Ossessione" mantenuta volutamente libera in molte delle sue parti.

Scendendo dal palco passando tra i ragazzi leggiamo espressioni di soddisfazione e ammirazione. Si respira una bella atmosfera da: "io c'ero".

Il palchetto per il d.j. set è stato spazzato via dalla folla. Si dovrà allestire il tutto ad un lato della sala. Quindi transenne, mixer, monitor c.d. piatti etc, montati al volo da Talu e dai ragazzi del locale.

Dopo una mezz'ora Max può partire con la Personal Jesus cantata da Johnny Cash.

La zona transennata si riempie subito a dismisura e non capiamo bene perché. Poi individuiamo un losco occhialuto che millantando di essere amico fraterno di tutti con tutti, spacciandosi ora per membro del nostro gruppo, ora per uno del locale sta "regolando" gli accessi, tra l'altro con argomenti assolutamente biascicati e incomprensibili. Espulso. Arriva Ninja che viene introdotto con un "it began in Cantalupa-pa-pa-pa.....". Selezioni breakbeat, poi Boosta, poi eroicamente Samuel che tiene botta fino alla chiusura. Ad un certo punto Max che non ha quasi mai mollato il microfono, se non per prendere il bicchiere, rischia di essere soppresso dagli altri dj che meditano nell'ordine di ficcargli un sacchetto in testa, finirlo con un colpo alla nuca in testa e seppellirlo nel prato fuori pur di farlo smettere.


SUBSONICA 01/12/05

Concerto a Nonantola

Concerto a Nonantola

Il vero start-up di una giornata di tour viene sancito da mezzo giro di chiavetta di accensione del camion che trasporta gli impianti audio e luci.

Ora 12,45: ...Novellara.... provincia di Modena... pianura padana.

Un uomo con kangool in testa cammina avanti e indietro con passo nervoso e cellulare in mano.
E' Mirco Veronesi, direttore di produzione, massima autorità sul campo. Dall'altra parte della comunicazione Talu, il fornitore degli impianti. Da qualche altra parte ancora un camion. Che doveva arrivare e che non si sa dove sia. Ma facciamo un passo indietro.

In una misteriosa località nella provincia di Padova esiste un magazzino della ditta di trasporti per la quale lavora un uomo.

Quest'uomo si chiama Cibin. Cibin ha un quaderno dove sono riportati tutti i dettagli del calendario del tour, orari, luoghi, mappe stradali. Cibin è un professionista, una persona puntuale, ma quel giorno all'appuntamento Cibin non si presenta. Che ne è di lui? E perché scompare senza lasciare traccia?

Ecco la registrazione della conversazione

-Allora Talu, il camion dov'è ?
-tienti forte ...... Cibin è a Milano
-E perchè il camion è a Milano? Che strada sta facendo e perché è ancora lì, noi dobbiamo incominciare il montaggio, i ragazzi sono già tutti qui che aspettano da mezz'ora.
-Cibin è a Milano con il camion..
-sì ho capito ma...
-ma non hai ancora capito che è sul Camion di qualcun altro ..........
-come sul...
-pensava che il concerto fosse domani e ha preso un altro lavoro!

Paura. Ricapitoliamo la situazione. C'è un concerto da allestire per il quale occorrono almeno sei ore di lavoro, c'è un gruppo musicale ancora ignaro che si sta dando appuntamento in piazza Vittorio a Torino per partire e arrivare (al termine delle sei ore di allestimento) ed effettuare il sound-check. Ci sono un paio di migliaia di ragazzi con il biglietto già in mano che stanno pregustando da giorni il loro concerto sold out, con dj set incluso, con scaletta speciale per aficionados, con scenografie e luci delle quali si narrano meraviglie. In mezzo a tutto questo, uffici stampa, articoli, interviste già rilasciate.

E Cibin, a Milano alla guida di un altro un altro camion.

Con un altro carico diretto chissà dove. il mistero s'infittisce.

Ma dov'è il camion che doveva arrivare, e cosa succederà ora, verrà annullata la data? Quali le soluzioni possibili di questa vicenda?

Mirco Veronesi nel suo lavoro deve costantemente fronteggiare l'emergenza. Fa parte del mestiere di chi ha a che fare con molte persone, mezzi strumentazioni, orari, complicazioni continue. Mirco Veronesi ha sempre e solo un'unica certezza, a qualsiasi costo il concerto si deve fare. Nel lavoro di Mirco Veronesi a volte la differenza viene determinata dal numero e dalla qualità di persone o strutture di fiducia che si possono attivare in un momento di difficoltà. E fortunatamente lui e noi abbiamo molti amici. La ricerca di una patente C immediatamente operativa in zona Veneto, parte dal Rivolta, il centro sociale dove abbiamo tenuto l'ultima data. La situazione viene risolta all'istante. Trovato un autista che si precipita in provincia di Padova e si mette alla guida del mezzo, che riesce a giungere appena in tempo per consentirci di effettuare tutte le operazioni necessarie entro il tempo limite.
Finiremo il sound-check di fronte al pubblico, ma ce la faremo.

Ma intanto dov'è Cibin, qual'è il suo stato d'animo, ma soprattutto da domani....quando mai gli passerà più a suon di prese per il culo?! Questa sera dobbiamo e vogliamo fare un concerto irreprensibile. Dopo una prima data bolognese, divertente come clima, ma un po' "dilettanti allo sbaraglio" come cura formale, due successive Senigallia e Orzinuovi ottime a tratti ma ancora da sciogliere, un Mestre (che doveva essere il concertone) penalizzata da vari problemi tecnici e di rimbombo sul palco, oggi non si scappa.

Infatti la notizia dei ritardi crea un po' di disappunto. non ci scoraggiamo, decidiamo di fare prima la cena (mentre i tecnici stanno freneticamente completando le operazioni) e poi le prove per ottimizzare al massimo i tempi. Samuel fa un'intervista nei camerini, ci prepariamo e saliamo sul palco.

Il Vox è un locale di livello internazionale, come struttura, qualità acustica e programmazione.

E' il nostro primo concerto qui.

Per i ragazzi all'ingresso ci sarà una fastidiosa accoglienza di finanza e cani. Antigroove totale.

Partiamo, sciolti e carichi. Il pubblico è composto da queste parti. E' gente abituata ad un'inflazione di concerti e non si lascia andare tanto facilmente. Però ascolta e piano piano si scioglie. Questa scaletta per noi è stimolante, si va dalla rotondità dei brani del primo album, agli incastri ritmici più complessi, all'atmosfera dei brani inediti e di Eva Eva e di Dentro i miei vuoti, all'adrenalina di Perfezione e L'errore. C'è anche la parentesi più ludica di Depre, Nuova Ossessione, Discolabirinto.

Insomma riuscire a fare girare momenti così differenti nell'ambito delle due ore è una bella soddisfazione. E' certamente il concerto più ricco di differenti stati d'animo che abbiamo mai allestito in nove anni di storia. E questa sera è finalmente rodato. Samuel si mastica via una frase di "Incantevole" facciamo una doppia partenza su "Depre", ma per due ore tutto fila liscio e coinvolgente.

Per il dj set faremo a meno di Boosta, deve tornare a Torino per una qualche conferenza partendo alle sei del mattino.
Max prima, Ninja e Samuel terranno ancora alta la groova per un paio d'ore.
Per il Ninja solo breakbeat, per Samuel una selezione con sovrapposizione costante di "grey" dei Motel Connection. Nel mezzo della disfida - un disco a testa - tra i due, ad un certo punto sale Max con uno sguardo del tipo "mi fate giocare pure a me?" e ficca sù "Born Slippy" degli Underworld. La gente accoglie bene. Peccato che dai 120 bpm delle precedenti selezioni, il maldestro abbia inserito un 140 bpm che costringerà Samuel e Ninja alle capriole per rientrare in battuta con un minimo di coerenza.

Verso le tre le quali veniamo gentilmente pregati a toglierci dalle palle che il locale deve chiudere i battenti.


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