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SUBSONICA 02/12/05

Concerto a Prato

Concerto a Prato

Sveglia tardi, talmente tardi che passiamo dalla colazione al cannellone senza nemmeno accorgerci.

Sul camper le attività si limitano al minimo dispendio di energia, qualche partita a fifa 2005, qualcuno in scimmia con il Sudoku, qualcun altro scrive il diario di bordo.

Il tratto Bologna Firenze è uno dei più problematici di tutta la viabilità autostradale, lo percorriamo ondeggiando sincronizzati.

Arrivati a Firenze Samuel e Max scendono dal camper, vengono raccolti da Alessandro - il promoter locale - e accompagnati alla sede di Repubblica per un' intervista e incontro con alcuni ragazzi vincitori di un concorso.

Il resto della band prosegue per il Cencio's. Boosta arriva per i fatti suoi da Torino. Ci racconterà di aver partecipato ad un incontro conferenza sull'abuso di sostanze psicotrope tra i giovani, sedendo al tavolo con don Ciotti e il giudice Caselli, rilasciando pure un'intervista al tg3.
Lo guardiamo un po' straniti, ma a nessuno viene la battuta adatta.

Un po' di panico nei camerini a causa delle richieste di catering, eccessive. In effetti nessuno di noi ha mai preteso nemmeno la metà delle cose che solitamente troviamo nei camerini: noccioline biscotti, salatini e altro che resta a fare polvere.

E' una forma di richiesta standard inserita nel contratto che probabilmente ha senso nei Palazzetti, ma che forse in alcuni locali appare fuori luogo.

Sicuramente alle ragazze del Cencio's che trottano avanti indietro per fare fronte alle richieste il tutto risulterà quantomeno capriccioso.

Al museo Pecci di Prato, uno degli spazi espositivi più importanti per le arti visive contemporanee in Italia, è stato esposto il video di "Dentro i miei vuoti": quello interamente realizzato sui quadri di Daniele Galliano. Ci informiamo per sapere se la mostra è ancora allestita ma scopriamo essere terminata a fine Settembre. Siamo stropicciati, ma determinati a fare un gran concerto.

Il Cencio's è un posto particolare, non sembra esattamente un locale. Ricorda più un centro polifunzionale, una forma di evoluzione di centro sociale comunale. Tutto è shanty, rilassato, c'è un bel clima. Un po' il contrario rispetto al Vox, dove la struttura e l'efficienza hanno uno standard elevatissimo, ma dove manca quel grado in più di la temperatura umana.
Al Cencio's le cose magari si arrangiano un po' all'ultimo (questa sera il tutto esaurito necessita qualche accortezza particolare), ma con una contagiosa dose di entusiasmo. Tra l'altro i ragazzi della security, a detta di Ivan, strappano la palma d'oro assoluta come affabilità ed operatività. La sala rispetto all'ultima volta è stata rimpicciolita, ma per le dimensioni ridotte del nostro palco va bene così.
Forse va un po' meno bene le il pubblico iper compresso.

A proposito di Ivan, questa notte riceverà l'appellativo mistico di "uno e trino" dopo un'impennata di affannoso sclero (è spesso in affanno il ragazzo) che lo porterà ad affermare "maaaah mi fate respirareeeee devo fare tutto io che già mi sto...striplicando!". Questa la conserveremo alla voce tre vicino vicino all'affermazione di una amica (guada caso di Ivan) che era riuscita a sostenere di avere acquistato la "Triologia" di Star Wars. E poi dicono che è l'Inglese la lingua più elastica del mondo.

E' ora di salire sul palco, mentre uno e trino galoppa avanti e indietro con bicchieri e bottigliette, regalandoci fonosillabi a ogni passaggio "mmh" "eh" dai" "eh" "coraggio" "mmh" "dai" "spaccare" "dai" "mh" "forza, forza" "eh" "mh".

Parte Samuel. La sala è imballata di gente. Appena sul palco l'effetto mancanza d'ossigeno misto digestione è pesante, partiamo cauti. Cresciamo subito. Suoniamo un bel primo set. Poi arriva il secondo e parte un palo che ribalta il locale. Il pubblico nonostante la calca, il caldo, il debito di aria, segue il crescendo del concerto con pari intensità.
Sul palco si sprigiona una groova potentissima, è davvero un bel concerto tenuto di fronte ad un grande pubblico. Particolarmente felice l'esecuzione dell'inedito "Fluido the activator", frutto di una jam session di raccordo tra "Discolabirinto" e "Nuova Ossessione" mantenuta volutamente libera in molte delle sue parti.

Scendendo dal palco passando tra i ragazzi leggiamo espressioni di soddisfazione e ammirazione. Si respira una bella atmosfera da: "io c'ero".

Il palchetto per il d.j. set è stato spazzato via dalla folla. Si dovrà allestire il tutto ad un lato della sala. Quindi transenne, mixer, monitor c.d. piatti etc, montati al volo da Talu e dai ragazzi del locale.

Dopo una mezz'ora Max può partire con la Personal Jesus cantata da Johnny Cash.

La zona transennata si riempie subito a dismisura e non capiamo bene perché. Poi individuiamo un losco occhialuto che millantando di essere amico fraterno di tutti con tutti, spacciandosi ora per membro del nostro gruppo, ora per uno del locale sta "regolando" gli accessi, tra l'altro con argomenti assolutamente biascicati e incomprensibili. Espulso. Arriva Ninja che viene introdotto con un "it began in Cantalupa-pa-pa-pa.....". Selezioni breakbeat, poi Boosta, poi eroicamente Samuel che tiene botta fino alla chiusura. Ad un certo punto Max che non ha quasi mai mollato il microfono, se non per prendere il bicchiere, rischia di essere soppresso dagli altri dj che meditano nell'ordine di ficcargli un sacchetto in testa, finirlo con un colpo alla nuca in testa e seppellirlo nel prato fuori pur di farlo smettere.


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