Ci svegliamo chi più chi meno con massicce dosi di caffeina al bar dell'albergo e chiediamo info per una trattoria. Veniamo depistati invece verso un ristorante che offre subito una parete d'ingresso interamente ricoperta da foto di star della canzone e dello spettacolo. Ci rotoliamo dal ridere di fronte al caschetto di Den Harrow, allo sguardo intenso (yesss) di Massimo Ciavarro di fianco a Marina Suma appiccicato proprio sotto a Jerry Calà, sovrastato da Ramazzotti etc etc. Ce la ridacchiamo fino a che il proprietario non si presenta munito di penna e cd (microchip emozionale) chiedendo contemporaneamente autografo (per figlia o nipote che fosse) e scatto per la sua collezione di ritratti. A Samuel riesce bene la manovra di smarcamento "..eeeeehmm ho dimenticato una cosa in furgone ma arrivo subitissimo" mentre noi rimaniamo inchiodati di fronte all'obiettivo a sorridere con il gestore sottobraccio.
Si parte per la Liguria sotto un sereno che tende man mano a deteriorarsi. Le previsioni per questa sera sono pessime, in pratica ci si affida a quella divinità arcana che ha deciso di risparmiare i concerti dei Subsonica dalla furia degli elementi. Non ricordiamo una sola data annullata per pioggia con il gruppo sul posto. Solo qualche raro spostamento.
Oggi però i presentimenti sono funesti. Una perturba si sta spostando dal confine francese per abbattersi gradualmente su tutti i paesi del ponente. In più pare che qualche simpaticone abbia appiccato nottetempo il fuoco alla copertura del palco della rassegna. Difatti arrivano le prime gocce a sound check avvenuto. Decidiamo i non pensarci per evitare la classica sindrome del "Colonnello Bernacca" che ti trasforma seduta stante ora in graduato dell'aviazione esperto in meteorologia, ora in un ripetitore di adagi popolari su venti, conformazione o consistenza di nuvole alte basse pressioni e correnti anticicloniche mezze stagioni latitanti per arrivare al buco dell'azzzzoto. Decidiamo di andare a cenare. Con noi il mitico Mister Puma, personaggio assolutamente impedibile attivo (iper) da sempre con gruppi musicali, reading di poesie e più recentemente spettacoli teatrali in zona Savona-Genova. Un'autentica forza della natura che si esprime in forma di raptus. Il nome del suo ex gruppo, appunto. Con lui a tavola ci dimentichiamo presto delle vicende meteorologiche e come per magia una volta fuori dalla pizzeria scopriamo di essere una volta di più assecondati dalla sorte. Ci affrettiamo a salire sul palco, nonostante l'afflusso di persone ancora in corso e suoniamo uno dei migliori concerti dall'inizio del tour. Decidiamo anche di ripetere per tutti quelli che si sono attardati in coda "Nuvole Rapide"e "Nuova Ossessione". Il pubblico, instancabile, segue con grandissimo coinvolgimento le oltre due ore di concerto.
Il fine serata vedrà Boosta dj andare a girare vinili al "Fermento club" di Loano, Max scomparire con la sua sventola bruna e tutti gli altri intrattenersi (con amici ed amiche giunti apposta da Torino al seguito) ballando sulla spiaggia le selezioni del digggiei residente.In spiaggia sotto la pioggia anche alcune variazioni un tantino "divertentiste" del pur valido diggiei mescolate con massicce rhum possono produrre effetti imprevisti. Per esempio un Ninja (va detto che al momento il "diafano" nega categoricamente) viene avvistato impegnato in alcune volgarissime variazioni del, già di per sé demente, balletto de "las Ketch-up". Trent'anni e una laurea buttati nel cesso.
Dopo una diaspora vacanziera che ci ha visti scagliati in località disparate ci si ritrova alla festa di radio onda d'urto per riprendere la tournee.
Samuel dopo le date con Motel Connection al Mamamia di Senigallia e al Velvet di Rimini, insieme allo scudiero Ivan ha deciso di fermarsi in zona Pesaro e dintorni.
Boosta in terra straniera ha vissuto una settimana esistenzialista a Parigi tra intense passioni ed altrettanto violente lacerazioni sentimentali.
Vicio e fanciulla hanno optato per tenda e chitarra, inizialmente diretti in Sicilia cambiano programma per fermarsi in un campeggio nei pressi di Otranto. Circondati da rumorosissimi baresi in vacanza si sono sorbiti "Amorematico" e i Modena city ramblers in rotazione feroce per una settimana intera oltre ad imperdibili stralci di conversazione: "moooo nicccoooola la dddooooccia fredda mi tonifica lu cidddaune-mmmo me mett con la trippa all eeeeríe'-mo bambino vedi che se mi bbbolli la mmecchine t"elo bbuco lu palllaune".
Sempre in terra di Salento, Max, ospitato da amici fra Leuca e Torre dell'Orso viene avvistato sovente a torre sant'Andrea oltre che nelle varie sagre di paese.
Ninja invece ha optato per una settimana di romanticismo Veneziano. Ospitato con la sua colei in casa di veneziani doc riesce a visitare tutto ciò che esula dalle comuni rotte turistiche nella città d'acqua.
Quasi tutti ci siamo ritrovati ad incrociare e a trascorrere alcune giornate con i membri della crew tecnica che hanno deciso di incrociare le nostre rotte. Oramai facciamo parte di una famiglia piuttosto allargata.
Ci si rincontra, come dicevamo, sul palco per un sound-check che servirà anche da ripasso dei pezzi. Il luogo è la festa di Radio onda d'urto di Brescia in occasione della serata conclusiva. Il concerto serve a sostenere le attività della radio alla quale è in qualche modo legato il centro sociale Magazino 47. C'è anche uno spazio del Brescia Social Forum all'interno dello spazio. E' bello rivedersi anche se sotto sotto ognuno di noi avrebbe prolungato volentieri la propria pausa vacanziera. C'è anche chi ha deciso di raggiungere l'appuntamento senza passare da Torino, arrivando con una valigiabbestia piena di vestiti sporchi e sabbia. Si cena sotto un tendone della festa e si aspettano le dieci per salire sul palco. C'è una quantità impressionante di gente, gli organizzatori stimeranno un numero di dodicimila persone. Il concerto risente nel bene e nel male dell'interruzione. Nel bene per ciò che riguarda la voglia di riprendere in mano gli strumenti e quindi nel groove della base strumentale, nel male per ciò che riguarda la capacità di dosare l'energia durante l'arco delle due ore.Fine serata sempre all'interno della festa con le selezioni del d.j. Marco Obertini, vecchia conoscenza -un uomo una giacca, la stessa da cinque anni-, in pista fino a tardi, molto tardi.
Concerto a Ripatransone (AP) - 1500 persone
Ivan - detto "tomcruiseinmissionimporssiblelacambioiolacinghiaditrasmissioneil9agosto" si ferma da solo a Lucca per tentare di riparare in qualche modo il furgone ormai prossimo all'autodistruzione. Il resto della truppa parte con il trasporto di Marco "Cocis" detto "IL CAPO", il nostro tour manager. Ci imbattiamo nel più classico dei maxi-ingorghi estivi sull'adriatica: anche oggi niente sound-check. Nemmeno la meteorologia gioca molto a nostro favore, ma verso le 19 la pioggia ci da una tregua. Giunti sul posto, sopravvalutando decisamente le nostre doti atletiche, decidiamo di inerpicarci a piedi per i vicoli del bellissimo paesino marchigiano alla ricerca del ristorante dove cenare. Il più in debito di ossigeno sembra essere Max, "il Presidente", il quale reclamerà più volte l'intervento di un taxi.
Nei camerini, prima di salire sul palco, ripercorriamo alcuni classici da spiaggia/baccaglio con Boosta alla chitarra, Samuel alla voce e il resto del gruppo a improbabili cori. La location - un anfiteatro situato sulla collina subito sotto Ripatransone - è estremamente suggestiva e il concerto ci pare molto coinvolgente.
Concerto a Ripatransone (AP)
Concerto a Pescara - Arena ex Gaslini - 2800 persone
Possiamo ripartire con il furgone dei Linea77 che nel frattempo Ivan è riuscito a sistemare. Nell'immagine delle previsioni odierne del tempo c'è sull'Italia un'unica grande nuvola con saetta. La pioggia - che si interrompe giusto per il tempo del sound-check - non è propriamente di quelle classificabili come "temporalino estivo rinfrescante". Sembra che tutto volga al peggio, tanto più che il palco ha una copertura solo parziale. Stiamo quasi per far scattare il piano "b" - trasportare tutti gli strumenti sotto una tettoia del locale per improvvisare un set acustico - quando miracolosamente smette di piovere. Pronti via si suona. Riusciamo inaspettatamente a completare il concerto davanti ad un pubblico molto numeroso nonostante i nipotini del colonnello Bernacca avessero sconsigliato di uscire anche solo per un gelato.
Concerto a Pescara
Concerto a Mesagne (BR) - 1600 persone
Trascorriamo la domenica di day off dispersi fra albergo, spiaggia, Pescara e Ortona, cercando di recuperare energie che ormai cominciano a scarseggiare. Il Ninja affermerà di non aver mai abbandonato la stanza dell'hotel se non per nutrirsi. Il giorno successivo ci aspettano più di 400 Km per raggiungere il Salento.
A Mesagne il palco non è nella suggestiva piazza del centro storico dove avevamo suonato anni fa ma in un piazzale periferico. Da segnalare un folkloristico battibecco all'ingresso dell'area del concerto con tanto di spintoni fra Boosta, Bass Vicio e un focoso personaggio della security tanto zelante da rimbalzare un malmostoso Boosta sprovvisto di pass e incautamente sceso dal furgone per entrare a piedi.
La nostra prestazione risulterà un po' penalizzata da qualche problema non meglio identificato ai monitor di Samuel
Concerto a Mesagne
Concerto a Gallipoli (LE) - 2100 persone
Da Brindisi ci trasferiamo a Gallipoli in mattinata. La giornata è delle migliori e a 'sto giro un bagno non ce lo toglie nessuno. Il concerto, nella zona antistante il porto, è forse uno dei più intensi fra gli ultimi, nonostante un problema alla pedaliera di Max che ci obbliga ad improvvisare una versione freestyle di "Ain't not sunshine" di almeno 10 minuti per dar modo ai backliner di risolvere il guasto. Durante la prime strofe di chitarra e vocoder di "Dentro i miei vuoti" il Ninja si alza di scatto per recarsi al bordo del palco. Tony, il backliner della batteria, si precipita a chiedere spiegazioni per l'inconsueto gesto, temendo chissà quali problemi tecnici. In realtà si tratta solo di un'emergenza fisiologica: il nostro batterista deve smaltire urgentemente un tot di liquidi in eccesso. In quel preciso istante passa nel buio sotto il palco Marco "Cocis". Gli "Ocio!OOOOCCIIIIOOOOOOO!!!" del Ninja non riusciranno ad evitare l'incidente: il tour manager viene investito dal vigoroso zampillo. Varie invocazioni di carattere liturgico in perfetto accento padovano saranno i suoi commenti a caldo sull'accaduto.
Dopo il concerto affrontiamo una calorosa sessione di autografi e pose davanti a macchine usa e getta. Siamo abbastanza stanchi e ci troviamo tutti d'accordo nel ripartire per l'albergo di Brindisi tranne Max - decisamente il più pimpante - che si avventurerà a vivere la notte salentina al Fico d'India. Di lui si sono perse le tracce.
Concerto a Gallipoli
Un ultimo dettaglio: il 12 agosto sul palco dei Subsonica a Mesagne il cantante era in realtà un ologramma perfettamente programmato dal Ninja. Samuel - sotto la segreta identità di Samuel Finzi - si esibiva nella stessa serata a Caprarola, come dimostra il seguente articolo:
Partenza con il furgone dei Linea 77 stipato di bagagli e gadget vacanzieri: sacchi a pelo, pinne, chitarra acustica. Ci si incammina al suono di splettrate e seconde voci sui cavalli di battaglia di sempre: pezzi di gioventù da spiaggia sotto la luna, quando noi giovani musici suonavamo guardando gli amici che baccagliavano. Le ragazze per cui noi suonavamo. Bastardi.
Dopo qualche chilometro il presidente (quell'arterio-citrone) si accorge, proprio sul secondo ritornello di Rimmel di de Gregori, di essersi lasciato indietro il telefono. Niente sarebbe, sennonché ha in previsione di stare fuori casa per una quindicina di giorni ed è oltretutto in attesa di un tot di interviste telefoniche. Quindi whhheelll selecter comagain, si inverte la rotta e si ripassa dal via ritirando le ventimila. Di multa allo sbadato chitarrista. Ripartiamo, pranziamo, ripartiamo ancora. Sulla scia dell'odierno trend "canzoniere italico" optiamo per l'ascolto del cd "Salviamo il salvabile", una rivisitazione ad opera dei Fratelli di Soledad (con Samuel ai cori e Max alla produzione) di alcune note canzoni d'autore.
Ad un certo punto notiamo che dal tubo di scappamento di "Modesto", questo il nome del furgone in dotazione, fuoriesce una preoccupante fumata bianca. Non essendo in stagione di elezioni papali, decidiamo di fermarci e di telefonare all'ACI. Aspettiamo una mezz'ora e veniamo scortati in un'officina di Viareggio che ci rimbalzerà ad una seconda più specializzata in materia di Diesel. Quest'ultima ci spedisce a dieci chilometri da un pompista il quale afferma di non essere in grado di smontare la pompa del gasolio ma solo di sostituirla. Quindi altri cinque chilometri per arrivare ad una autofficina Fiat specializzata e sovraccarica di mezzi. Ivan - detto "mo' ti intorto io per bene Arrazzo è il mio nome martellopneumatico la mia professione" - incomincia ad assalire il proprietario dell'esercizio con un flusso ininterrotto di argomenti random con cadenza di litania. Captiamo solo un "lei deve capire che stasera i ragazzi devono essere a Siena per il concerto, sono i subsonica capisce? Lei non ce l'ha un figlio che conosce i subsonica si' no perché io le regalo anche tre dischi però la scongiuro non mi faccia perdere questo concerto che già ci hanno rubato un furgone e quindi... poi dobbiamo andare ad Ascoli Pescara Puglia fare un sacco di concerti in questi giorni... laprego...". Alla fine il tipo stremato decide di aiutarci. Il meglio che può fare è raccomandarci ad un'altra officina di Lucca dove l'indomani mattina sul presto cercare di risolvere la situazione. Scatta quindi una operazione di recupero con intervento di Marco Capuzzo che si spara un centinaio di chilometri da Siena per venirci a recuperare e subito ripercorrere la stessa strada per scaracollarci appena in tempo sul palco. Pronti per iniziare. Tutti tranne Camilla che nel frattempo non si trova, persa tra gli stand della festa dell'Unità. Aspettiamo il suo intempestivo arrivo e partiamo con l'intro. Disastro. Ovviamente non abbiamo potuto fare le prove del suono e partendo "senza rete" ci accorgiamo di alcune brutte sorpresine. Ad esempio che le cuffie del batterista non sono state collegate e invece quelle del bassista hanno un volume triplo. Probabilmente dal di fuori non si sarà notato un granché ma fatichiamo non poco a portare a termine il primo pezzo. Sistemiamo tutto al volo e ripartiamo. Il pubblico è molto coinvolto e riesce a trasmettere la carica necessaria a noialtri reduci da un viaggio durato nove ore. Un ettolitro di red-bull e qualche golata di rhum fanno il resto e il concerto riesce bene. Restiamo in zona per scatti ed autografi e riusciamo anche a raggiungere un ristorante aperto. Altro a Siena ci dicono che dopo l'una non si può fare. Qualcuno gironzolerà per il centro di notte, altri finiranno per addormentarsi sulle pagine di un libro. Ci aspettano altri quattro concerti e non è il caso di esaurire tutte le energie subito.
Concerto a Siena
...c'è però mi ero dimenticato di farlo linkare. Domani l'ing. provvederà, in ogni caso basta entrare nel link di W e gironzolare un po'.
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