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Risultati per '4-2008'
boosta e basta 07/04/08 15:31

il voto è segreto ma non troppo

http://www.articolo21.info/notizia.php?id=6509


a questo link una mia intervista e seguente outing sulle imminenti votazioni.
colgo l'occasione per segnalarvi il sito,tra i migliori esempi di libero giornalismo in italia.

vostro eminente On.boosta

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Mi intrometto in quest'angolino del 'di la tua' per segnalarvi la dichiarazione di voto di Marco Travaglio con la quale mi trovo perfettamente allineato.

ninja, umile portaborse dell'eminente On. boosta

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A BEH, SE VA DI MODA IL COMING OUT..allora nel rispetto di tutto quello che é stato espresso, esprimo la mia. Ho il timore che una grande quantità di voti pensanti andrà sprecata con l'annullamento. L'annullamento della scheda, per quanto individualmente possa infondere un appagante senso di ribellione, non castiga proprio nessuno. Ci sarà una coalizione vincente e questa governerà anche solo con tre voti senza scrupoli e senza porsi alcun problema. Lo insegna la storia, anche quella più recente. La catastrofica guerra in Irak é stata resa possibile anche grazie ad un pugno di votanti, e alla complicità di altrettanti astenuti. Comprendo l'esasperato stato d'animo, ma non il senso dl gesto, soprattutto in uno scenario come quello attuale. Buona parte dei voti di destra in determinate regioni saranno maturati con il voto di scambio. Lo dico nel rispetto delle opinioni di tutti, perché questa meccanica mafiosa non é un mistero per nessuno. E' stato praticato in certa misura anche dalla parte opposta, probabilmente dopo le recenti (possiamo dirlo, piuttosto coraggiose), prese di distanza almeno agli elettori di centro sinistra e di sinistra sarà risparmiato il disgusto. Chi pratica il voto di scambio non sta a pensare alla "casta", ai propri ideali mortificati, a quanto faccia ribrezzo il Mastella di turno ma vota nell'interesse proprio e di colui che muove i fili. E io anche solo per questo gli voto contro. Provo un senso di ribellione maggiore facendo così. Al momento l'unico politico che riesca a tenermi attento alle proprie argomentazioni é Nicky Vendola. L'unico davvero di cui posso ascoltare un discorso dall'inizio alla fine. In una congiuntura storica sfavorevole (in termini planetari) al pensiero e all'azione politica della sinistra, lui riesce a non rinunciare all'ideale di una "visone" veramente perfettibile della realtà. Quanto questa saprà tradursi in pratica é certamente da verificare, ma credo che se l'Arcobaleno avesse avuto il reale coraggio di disancorarsi da alcuni personaggi francamente logori, e da qualche incrostazione ideologica che non sempre ha a che vedere con la realtà e lo avesse indicato come leader lo avrei votato. Ma , ad esempio sinceramente non ho digerito molto l'indulto. L'ho trovato un classico riflesso di lettura di realtà deformato dalla lente ideologica (ovviamente non parlo delle evidenti necessità di Forza Italia che invece sull'argomento aveva 10/10 di vista pieni senza occhiali). Temo che il timone ideologico in questo preciso momento faccia smarrire alla sinistra (quella che chiamano radicale e che sovente ho votato), la possibilità di essere lucida nel proprio ruolo. Val così anche per Turigliatto &c, nonostante il fenomeno dell'autorganizzazione territoriale di molti centri sociali sia (o sia stata) una risposta necessaria, pragmatica e efficace a molte condizioni di oppressione quotidiana e io mi senta sovente senta in piena sintonia con quel fenomeno, ciò che nel piccolo (quartieri, strade, zone depresse) risulta più efficace di mille pianificazioni comunali, in una dimensione di governo appare incagliato in astrazioni che troppo spesso sembrano tagliate per un'aula d'assemblea durante l'occupazione scolastica. Perdonate la sincerità. Viviamo in un paese governato in buona parte dalla mafia e non credo che possiamo permetterci di scordarlo, come non possiamo permetterci di dimenticare che c'è chi ci lotta davvero contro, in modo talvolta efficace, e che non si sostiene solo con slogan e buone intenzioni, ma con un peso elettorale determinante. C'è poi, contrariamente alla percezione più diffusa, anche chi amministra bene e crede nel senso del proprio lavoro. La buona amministrazione non fa mai notizia e soprattutto non ha nulla a che vedere con lo scempio dell'intelligenza che va in onda quotidianamente nelle bagarre televisive del periodo pre-elettorale. La geografia delle amministrazioni mi fa capire che i luoghi gestiti con un criterio che assomiglia a quello di una nazione non dico ideale ma quasi normale, all'ottanta per cento hanno un profilo politico ben definito. E io non credo di voler vedere smantellare quanto ancora di buono sta in piedi nelle politiche sociali, nei servizi pubblici, in tutto ciò che evita di allargare ulteriormente il divario tra cittadini di serie a e di serie z. Perché questo sbandieramento isterico sulla questione delle tasse per una certa parte politica tempo che voglia dire proprio questo. Io non credo che le cose peggio di così non possano andare. So che andando a smantellare lo stato sociale si possono fare danni molto più seri. Oggi un bambino abusato (visto che siamo freschi di Canenero) può essere aiutato e seguito indipendentemente dalla propria estrazione sociale. In molte regioni si può accedere ad una sanità che funziona per tutti allo stesso modo. Ci sono luoghi dove la prevenzione della criminalità si esprime in strutture e figure professionali ben precise. Io guardo a questo, non ai penosi latrati dei talk show televisivi, e conscio del fatto che ideali e amministrazione risiedano in due zone differenti della galassia, non faccio più confusione e da anni e ogni volta scelgo se e chi. A questo giro, ad esempio, voto utile contro il ritorno di Voldemort e di quelli che con lui hanno concepito questa disgrazia di legge elettorale. max


SUBSONICA 04/04/08

Concerto a Rimini - 2600 persone

Concerto a Rimini - 2600 persone

un concerto quando è l'ultimo si porta dietro tutto quello che è successo.
che sensazione.
dopo avere sostenuto la visione del video di 4/10 ci instradiamo.
il viaggio scorre tranquillo nella piu' classica configurazione:super torneo globale del giuoco del calcio virtualmente applicato alla consolle elettronica (tranquilli ,il ninja non ha vinto e non è nemmeno arrivato secondo!) tra i quattro infoiati e il membro anziano in sala lettura.
ivan guida tranquillo,troppo perchè a piacenza non gira per bologna.
oplà,60 km in piu'.
arriviamo al palazzetto per un veloce check, una torta ben fatta e qualche ospite che si aggira vicino alle mie tastiere ormai prossime al canto del cigno.
è ora del concerto.
l'accoglienza è strepitosa.si sente un po' il clima da ultimo giorno di scuola ma nella migliore accezione del termine.
tutti felici di essere insieme a condividere quest'ultimo spettacolo.
persino le corde vocali di umbert plant fanno la propria apparizione,sarebbe stato troppo non assistere all'ultima data.
un bel concerto scorso attraverso gli strumenti che in alcuni punti incominciano a tossicchiare.
si avvicina il tempo del riposo.
adesso ringrazio.
noi.
tutti i ragazzi che sono stati in giro con noi e hanno reso possibile la migrazione giornaliera di quelle tonnellate di ferro e altro .
chi ha contribuito a fare sentire voce e strumenti.
chi lo ha organizzato.
chi ha veduto questo concerto.
chi ha veduto qualche volta questo concerto.
chi ha veduto diverse volte questo concerto.
chi ha avuto la pazienza di sucarsi gli spostamenti dei concerti.
chi non ci ha restituito il biglietto.
chi lo ha regalato a qualcuno cui è piaciuto.
chi non ci ha tagliato le gomme del camper perchè non ha avuto l'informazione che i concerti erano stati spostati e si è smazzato 800 chilometri per assistervi.
chi ha amato questo disco.
chi non lo ha amato ma ha avuto la voglia di ascoltarlo prima di giudicarlo.
chi ha aspettato al freddo per una firma ,una foto o una chiacchiera.
chi ha ancora voglia di ritrovarsi in qualche luogo con noi sul palco di fronte.
chi ha voglia di conoscere gente nuova perchè ,anche se fa schifo il gruppo,ai concerti si puo' andare pure per quello.
chi ha portato gli striscioni ma anche chi non ci pensava nemmeno a portarli.
quelli con il soprannome e quelli che firmano prima con il cognome.
e sicuramente avro' dimenticato mille e mille altri.
ma grazie davvero a tutti,per qualunque cosa.
ognuno lo prenda e lo metta nella frase che preferisce.
ragazzi,un po' di vacanzina e ci vediamo presto,cosi' presto che non avrete il tempo della malinconia.
giuro.
boosta.


max 03/04/08 01:19

votazioni, che fare?

neo Walterkennediani, menomalechec'èSilvioti, post leninisti, ultra scettici, ultra convinti, arcobaleni, grillini, celoduristi padani, digiunatori, autonomisti del proprio zerbino, anarco insurrezionalisti, gitanti di Predappio, papaboys...insomma con quale spirito e con che prospettive ci apprestiamo al week end elettorale?
Se ne avete voglia lasciate un messaggio secco a testa qui sotto e via. Anche perché il voto é segreto,ma é pur vero che all'ombra di un nick...


subsonica 02/04/08 16:03

vincitori premio amnesty



I SUBSONICA VINCONO IL PREMIO AMNESTY ITALIA 2008

CON IL BRANO "CANENERO"

TRATTO DALL’ULTIMO ALBUM “L’Eclissi”

I Subsonica, con “Canenero”, sono i vincitori della sesta edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente.

Prima dei Subsonica, avevano vinto il Premio Amnesty Italia Daniele Silvestri ("Il mio nemico", 2003), Ivano Fossati ("Pane e coraggio", 2004), Modena City Ramblers ("Ebano", 2005) e Paola Turci ("Rwanda", 2006) e Samuele Bersani ("Occhiali rotti", 2007).

“E' un onore di quelli grandi ricevere da un'istituzione come Amnesty un riconoscimento così” - hanno dichiarato i Subsonica - Da un lato perché scrivendo una canzone su uno specifico tema, come ad esempio questo degli abusi sui minori, non ci si chiede mai quanto in concreto saprà smuovere interesse o suscitare riflessioni. Altrimenti ci si blocca e non lo si fa più. E dall'altro perché Amnesty International, puntualmente presente nella tutela dei diritti delle persone, si dimostra rapida attenta ed efficace nell'individuare tutti i significati del termine ‘violazione’, per i quali purtroppo non sempre occorrono dittature o prigioni perse in capo al mondo. La violazione dei diritti può avvenire tra le pareti le domestiche come in una qualsiasi caserma di un paese democratico e purtroppo può riguardare ognuno di noi in qualsiasi momento. Ringraziamo, quindi, Amnesty International per questo premio, ma non solo”.

"Canenero ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto” - ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Si tratta di una delle forme più feroci di violenza, perpetrata nei confronti di un soggetto debole e indifeso. I Subsonica hanno avuto il coraggio di utilizzare la musica per raccontare quanto questo fenomeno sia diffuso e presente anche in realtà apparentemente normali, per ricordare quanti ‘cani neri’ stiano sbranando il futuro di tanti bambini".


SUBSONICA 01/04/08

Concerto a Torino - 7500 persone

Concerto a Torino - 7500 persone

Martedì 1 aprile: concerto al Palamazda di Torino. Ma è anche il giorno del famigerato “pesce d’Aprile”…una telefonata di un’amica nella mattinata che mi chiede se è vero che abbiamo spostato la data al 2 aprile, mi fa quasi credere di essere io stesso vittima di qualche presa per il fondoschiena..no, no, la persona in questione chissà che giornale ha letto e quindi oggi tutto è regolare.

Per tutti gli anni passati ho sempre vissuto la “sindrome del concerto a casa”, cioè l’ansia dell’esibirsi dove saranno presenti TUTTI: i famigliari, gli amici, i criticoni che poi ti ritrovi regolarmente in mezzo alle palle ogni sera che esci e che,al primo errore,ti guarderanno con il loro sorrisetto di sufficienza per il prossimo anno a venire. Stavolta decido invece di mandare a stendere la suddetta ansia e di godermi la giornata alla grande: sintomo di maturità/vecchiaia…chissà, ma meglio così. Finalmente la primavera è arrivata anche qui al Nord e la mia sdraio sul balcone urla vendetta per tutto l’inverno in cui è rimasta sola, quindi decido di raccogliere le energie per la serata così: al sole, immerso nella lettura de “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini, romanzo di grande poesia.

A metà pomeriggio,metto nello zainetto pantaloni e maglie di ricambio, mi faccio venti minuti di macchina ed eccomi al palazzetto, pronto per il check. Uhmmm…sicuri?
Il parcheggio interno sembra un solarium, con tutti i tecnici intenti ad abbronzarsi, nel nostro camerino c’è solo Boosta in boxer, preso da un massaggio con il nostro fido Max (non Casacci, ma il massaggiatore;-) e degli altri manco l’ombra.

Ok. E allora via con il cazzeggio brado. Godiamoci questo momento di chiacchiere con la crew e con chiunque passi sotto mano – conosco anche due ragazze, tra cui una in sedia a rotelle a colpa di una Merdosissima malattia che mi dice:”sai qual è la cosa peggiore della mia situazione? Venire ai vostri concerti e non poter pogare”. Ma cazzo. Ogni tanto mi chiedo se in cielo c’è davvero qualcuno che si prende cura di noi o no.

Nel frattempo arriva il resto della cricca subsonica e si può procedere con il check. Che bella sensazione: salire sul palco, mettere le cuffie e scoprire che tutto suona nitido e perfetto! Il Mazda, alla fine, non fa poi così schifo come ricordavo.. ;)  Tra le altre cose, oggi c’è una troupe di All Music con mille telecamere pronte a filmare il concerto, per futura trasmissione e (forse) dvd – tanto per aggiungere un po’ di carne al fuoco. E un’intervista con la vj Valeria, pronta a coglierci più laconici del solito.
C’è anche mia madre, che ha deciso di viversi tutta la movida check/cena e addirittura massaggio: rock’n’roll si nasce, poco da fare.
Non so se rendo l’idea, un concerto a Torino è un caleidoscopio di emozioni.

E via così – stringi mani, abbracci, sorridi e ti ricordi di quante volte da ragazzino hai sognato questa situazione…facciamo il “lavoro” più fico del mondo, ammettiamolo. E anche se il cantante della band non è al massimo della forma (purtroppo, è ancora così-mannaggia ai mali di stagione), chissenefrega? Usciamo sul palco e c’è il solito boato torinese: il Mazdapalace è un abbraccio di folla che ti ingoia, ti invoglia a saltare come un grillo, a urlare le parole delle canzoni, a sudare fino all’ultima goccia di sale minerale. L’intesa tra noi è sempre più forte e mi sembra persino che il tempo scorra più veloce. Andare avanti e indietro per il palco, ha anche i suoi inconvenienti: tipo azzerare la manopolina del volume di un effetto con il cavo e scoprire con sommo rammarico che,quando lo schiacci nel punto di massimo pathos, ti annulla completamente il suono del basso e tu ti senti un perfetto Coglione (mi raccomando le “o” pronunciate strette). Ma anche qui vale il “chissenefrega”. Quando tutto è terminato, ci sono di nuovo tantissime persone che si complimentano, alcune sincere, altre-presumo-no. Ci sono i tuoi famigliari, i tuoi amici, ad attenderti con tutto il loro vero calore e c’è la tua macchina che ti aspetta per un solitario ritorno in autostrada. Con l’adrenalina che ancora pulsa nelle vene e la sensazione che tutto questo sia un bello, incredibile sogno.

Vicio


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