RAGAZZI & RAGAZZE: GRAZIEEEEEE!!!!!!!!!!!!
L'enorme quantità di auguri mi ha commosso... il brindisi più grande va a voi.
Baci a profusione V
Quest'anno per non essere da meno (con gli ospiti) abbiamo coinvolto Manuel Agnelli (ribattezzato nel corso delle feste post-concerto di questo tour "No Manuel No Party"). L'artista milanese ha prima duettato con Max in una discutibile versione di "Riders on the Storm", e poi ha emozionato tutti con una versione chitarra e voce di "Quello che non c'è". Un toccante regalo di compleanno. Il presidente-presentatore (operaio) ha quindi annunciato l'arrivo di un ospite ancora più prestigioso. Vicio Rossi. Partono gli accordi di "Questo Domani" al basso c'è Boosta e Vicio ha il microfono in mano, una bandana sulla fronte e gli occhiali neri. Il bassista si produce in una esilarante imitazione del rocker di Zocca agitando le braccia ringraziando e presentando la band augurando un buon compleanno ai Bluvertigo. Da vomitare dal ridere.
Ma un altro scempio si consuma. Si tratta di "Dentro i miei vuoti", si tratta della voce di Ivan che è più artefatta del vocoder di Samuel. Però così, di natura. "Impalcaturespartitrafficooooofarialonatiblumonossidoooooo" assolutamente grottesco. Da farsi restituire i soldi del biglietto. E invece tutti giù a ridere come cretini, noi per primi. Boosta sul finale distorto si lancia in acuti di voce assolutamente hard rock per poi afferrare una chitarra, ed intonare a torso nudo " Hell's Bells" degli AC/DC. Uno spasso.
Il tutto si deteriora definitivamente con la successiva "Ain't not sunshine" cantata a due voci da Samuel e Talu (ovviamente in piemontese). Come se non ne bastassero due (oramai ciucchi persi), ecco giungere sul palco anche Rachid. Al flauto traverso, il tour manager Marco Capuzzo che svisa ispiratissimo per tutta la durata del brano.
Ci siamo dimenticati di un'autentica chicca offerta dal nostro batterista. Introdotta da Samuel con una contestualizzazione storica, la gag viene così presentata. "Allora, dovete sapere che una volta, anni ed anni fa, io e il Boosta avevamo un gruppo. Un giorno dovevamo fare un concerto ma il nostro batterista aveva deciso di dare for-fait. Telefoniamo al fantomatico Enrico Matta, pregandolo di adoperarsi nel mettere una pezza alla situazione e il qui presente, da vero stronzetto, accetta, ma impone le sue condizioni" "vengo, a patto che mi facciate fare un assolo di batteria tra il primo ed il secondo tempo." "Ci rendiamo conto di che cissato era il Ninja. Ora io e il Boosta acconsentiamo in mancanza di ipotesi migliori e lo stronzetto se ne arriva con una cassetta-studio di Dave Weckl con la base incisa su un canale e il metronomo sull'altro. Questa sera qui per voi gli abbiamo chiesto di riproporre questa ignobile esibizione di onanismo batteristico".
Lo stronzetto fa partire la base ed esegue il vorticoso brano lasciando tutti estasiati e un po' inorriditi al tempo stesso.
Fin qui tutto (relativamente) bene. Manca ancora una gag voluta fermamente da Samuel: una versione elettrica chitarra-voce basso batteria di "Nuvole rapide" da eseguire in trio. Durante il pomeriggio non era neanche tanto male. Durante il concerto risulterà assolutamente inquietante. Il rifornimento ininterrotto di bicchierini di rhum sul palco incomincia a produrre effetti altamente nocivi. Samuel sbaglia accordi, ripete sempre e solo una strofa e fatica proprio a mantenere l'equilibrio. Una situazione un po' October fest per capirci.
Ma il peggio deve ancora venire. Perché come gran finale ci sarebbero ancora "Strade", "Cose che non ho", e "Preso Blu". Riusciamo ad arrivare fino alla fine con la prima. Ma non più con la seconda che vedrà Samuel smettere di cantare per correre ad abbracciare la tazza del cesso. Purtroppo la stessa sorte toccherà poco più tardi anche a Manuel Agnelli per un gran finale a metà tra la migliore (peggiore?) tradizione rochendrolle e il remake de "l'Esorcista". Concerto finito per impraticabilità di cantanti.
Anche tra i tecnici, ridotti in fin di vita dai festeggiamenti, si conteranno dei danni. Ne ricordiamo uno su tutti. Gigi che uscirà dalla sua macchina alle undici di mattino dopo aver passato la notte sul sedile in corso Belgio. Senza sapere chi o cosa lo abbia condotto fino lì.
L'appuntamento è comunque per la festa della sera successiva al Bar Bar di Torino: serata inaugurale di "the Bed" la serata di Ivan.
PS. Giornata tutta torinese per Manuel Agnelli che viene condotto in visita per portici bar e gallerie del centro. Alle 19 una mostra con installazione video su musiche di "Cletus", alle 20 aperitivo, alle 21 e 30 incidente contro un pullman del centro. Macchina distrutta ma tutti illesi. Due ore sotto la pioggia a sbrigare le pratiche necessarie e si riparte con aperitivo - cena e serata danzante. Il pullman aveva torto marcio, il vigile - dati alla mano - domanda a Manuel Agnelli. "Ma non è che per caso lei mi è un po' parente di....". Manuel osserva la statua di un faraone spuntare da una finestra dimenticata aperta nel museo egizio e mormora "... però che quarantotto ore intensa!"
oggi siamo stati in Svizzera a Lugano e abbiamo fatto un tot di interviste. Se vi trovate sfaccendati tra domani e Venerdì potrete ascoltarne qualcuna in rete all'indirizzo www.rtsi.ch che poi è la radio svizzera. Passeranno delle pillole alle 10 e 50 e alle 18 e 35.
Mercoledì sera al Bar Bar di via Maria Vittoria 58 per l'inaugurazione della serata the Bed ci saranno i Motel Connection.
Appuntamento alle dieci in piazza Vittorio per Samuel Boosta e Max. Passerà Manuela della Mescal per una breve gita a Lugano. Svizzera Italiana. L'occasione è data da una serie di interviste che prepareranno l'appuntamento di Venerdì sera alla discoteca Garage di Bellinzona. A Lugano c'è una sede radiotelevisiva che trasmette a livello cantonale e nazionale. Ci spiegano che anche se l'Italiano non è come il tedesco la lingua più parlata in Svizzera, resta sempre molto diffuso e compreso in quasi tutto il territorio. Un paio di televisive, diverse radiofoniche che verranno tagliate e riproposte in replica a partire dall'otto sia in radio che in rete (l'indirizzo della terza rete on line è www.rtsi.ch, gli orari 10e50 e 18e35) e alcuni quotidiani, sono il concentrato della giornata. Buona la preparazione degli intervistatori e la qualità delle domande. Alle 18 siamo già in piazza Vittorio non ci hanno nemmeno fermati alla dogana. Che strano!
Ritirata l'onorificenza su targa ci apprestiamo a gustare il vero premio della giornata. Il mega pranzo offerto dalla direzione del premio Grinzane Cavour. Purtroppo non possiamo dilungarci e apprezzare appieno le umane tempistiche dello slow food Piemontese. Abbiamo un appuntamento con reteA sul luogo del concerto. Si tratta della registrazione di una puntata di "Mono", monografia, appunto, di vari gruppi italiani. Non siamo nelle condizioni migliori, complice una elaborata digestione e il dolce annebbiamento del buon vino rosso. Se vedrete in tv un Max insolitamente loquace, è giusto perché il presidente decide di tamponare le falle di alcune argomentazioni fumose di una band che pare appena uscita dall'osteria.
Il locale di questa sera è l'enorme Nautilus che riapre dopo quasi un anno di chiusura. Durante la cena ci chiediamo se ci sarà gente (abbiamo già effettuato dosi elevate di concerti da queste parti). Appena fuori dal ristorante, di fronte ad un paio di chilometri di coda non ce lo chiediamo più. Questa sera è l'ultima data ufficiale del tour.
Quindi dovremo aspettarci scherzi a raffica dai nostri tecnici biricchini. Altro che biricchini 'sti bastardi, prima mimetizzano un parallelepipedo di legno sodomita sul sellino del Ninja, poi gli incastrano una bottiglia sotto il pedale della cassa, poi gli rovesciano una bottiglia di acqua nella scarpe, il tutto mentre sta suonando. A Samuel invece viene inserito un effetto Harmonizer sulla voce in cuffia. Ovvero tu parli e ti senti un tono modello demone di Resident Evil. E infatti il cantantino in quelle condizioni spara una notevole dose di cazzate al microfono. Vicio si becca una bella impomatata di Nivea sul cranio e Max un birra rovesciata nei pantaloni e una dal collo lungo la schiena. Quest'ultimo però previdente, procuratosi preventivamente una bomboletta di schiuma da barba in gel, spara e insapona durante la pausa violini di "Strade" praticamente tutti i tecnici che non si rendono bene conto della provenienza né della inquietante consistenza del materiale che imbratta faccia testa e vestiti.
E' guerra totale.
A parte questo il concerto non è male, non siamo freschissimi e l'effetto "chiusa" non aiuta di certo, ma cinquemiladuecento persone, molte delle quali sufficientemente scatenate, forniscono il giusto propellente.
Fine serata con un'ora e mezza buona di autografi, chiacchiere e free drinks per festeggiare. Qualcuno stappa una bottiglia di Assenzio (nella versione import-legale), di recente ricevuta in omaggio (se nn l'avete provato non ci perdete un granché a parte un mal di testa il giorno successivo) e scatta un discreto delirio. La bottiglia viene fatta sparire presto da alcune eminenze grigie preoccupate dai postumi della band, (grazie Mirco) ma intanto qualcun altro che ha già evaporato un tot di birre sta facendo la lap dance contro una colonna dalla circonferenza di un metro. Indovinate chi è? Ma non è il più devastato. Il trio pericolo è formato da Samuel Ninja e Roby dei Verdena. Nella sala attigua allo spazio concerti, dove impazza il Metal e moltissime chiome fluenti piegano il collo a mò di head-bangin, irrompono il Ninja e Roberta. Il primo, molto garbatamente decide di donare ai metallari una performance di "teatro danza" e con l'elegante sobrietà che lo contraddistingue si scaglia di schiena sul pavimento al centro della pista a gridare simulando il bending forsennato di una ipotetica chitarra. L'altra per nulla imbarazzata non trova meglio da fare che completare la performance mettendosi a cavalcioni sull'invasato ballando modello "sono a Woodstock ma forse no". I Metallari varesotti li guardano piuttosto male, o forse è solo una loro impressione, fatto sta che i due decidono di tagliare la corda per tornare nella sala principale ad organizzare un trenino sulle selezioni Ska. Restiamo tutti a ballare fino alle quattro Vicio torna a Torino con i tecnici, Max guarda il Ninja con un fare a metà fra il paterno e lo sconsolato e Boosta. Già e Boosta?.
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