Quest'anno per non essere da meno (con gli ospiti) abbiamo coinvolto Manuel Agnelli (ribattezzato nel corso delle feste post-concerto di questo tour "No Manuel No Party"). L'artista milanese ha prima duettato con Max in una discutibile versione di "Riders on the Storm", e poi ha emozionato tutti con una versione chitarra e voce di "Quello che non c'è". Un toccante regalo di compleanno. Il presidente-presentatore (operaio) ha quindi annunciato l'arrivo di un ospite ancora più prestigioso. Vicio Rossi. Partono gli accordi di "Questo Domani" al basso c'è Boosta e Vicio ha il microfono in mano, una bandana sulla fronte e gli occhiali neri. Il bassista si produce in una esilarante imitazione del rocker di Zocca agitando le braccia ringraziando e presentando la band augurando un buon compleanno ai Bluvertigo. Da vomitare dal ridere.
Ma un altro scempio si consuma. Si tratta di "Dentro i miei vuoti", si tratta della voce di Ivan che è più artefatta del vocoder di Samuel. Però così, di natura. "Impalcaturespartitrafficooooofarialonatiblumonossidoooooo" assolutamente grottesco. Da farsi restituire i soldi del biglietto. E invece tutti giù a ridere come cretini, noi per primi. Boosta sul finale distorto si lancia in acuti di voce assolutamente hard rock per poi afferrare una chitarra, ed intonare a torso nudo " Hell's Bells" degli AC/DC. Uno spasso.
Il tutto si deteriora definitivamente con la successiva "Ain't not sunshine" cantata a due voci da Samuel e Talu (ovviamente in piemontese). Come se non ne bastassero due (oramai ciucchi persi), ecco giungere sul palco anche Rachid. Al flauto traverso, il tour manager Marco Capuzzo che svisa ispiratissimo per tutta la durata del brano.
Ci siamo dimenticati di un'autentica chicca offerta dal nostro batterista. Introdotta da Samuel con una contestualizzazione storica, la gag viene così presentata. "Allora, dovete sapere che una volta, anni ed anni fa, io e il Boosta avevamo un gruppo. Un giorno dovevamo fare un concerto ma il nostro batterista aveva deciso di dare for-fait. Telefoniamo al fantomatico Enrico Matta, pregandolo di adoperarsi nel mettere una pezza alla situazione e il qui presente, da vero stronzetto, accetta, ma impone le sue condizioni" "vengo, a patto che mi facciate fare un assolo di batteria tra il primo ed il secondo tempo." "Ci rendiamo conto di che cissato era il Ninja. Ora io e il Boosta acconsentiamo in mancanza di ipotesi migliori e lo stronzetto se ne arriva con una cassetta-studio di Dave Weckl con la base incisa su un canale e il metronomo sull'altro. Questa sera qui per voi gli abbiamo chiesto di riproporre questa ignobile esibizione di onanismo batteristico".
Lo stronzetto fa partire la base ed esegue il vorticoso brano lasciando tutti estasiati e un po' inorriditi al tempo stesso.
Fin qui tutto (relativamente) bene. Manca ancora una gag voluta fermamente da Samuel: una versione elettrica chitarra-voce basso batteria di "Nuvole rapide" da eseguire in trio. Durante il pomeriggio non era neanche tanto male. Durante il concerto risulterà assolutamente inquietante. Il rifornimento ininterrotto di bicchierini di rhum sul palco incomincia a produrre effetti altamente nocivi. Samuel sbaglia accordi, ripete sempre e solo una strofa e fatica proprio a mantenere l'equilibrio. Una situazione un po' October fest per capirci.
Ma il peggio deve ancora venire. Perché come gran finale ci sarebbero ancora "Strade", "Cose che non ho", e "Preso Blu". Riusciamo ad arrivare fino alla fine con la prima. Ma non più con la seconda che vedrà Samuel smettere di cantare per correre ad abbracciare la tazza del cesso. Purtroppo la stessa sorte toccherà poco più tardi anche a Manuel Agnelli per un gran finale a metà tra la migliore (peggiore?) tradizione rochendrolle e il remake de "l'Esorcista". Concerto finito per impraticabilità di cantanti.
Anche tra i tecnici, ridotti in fin di vita dai festeggiamenti, si conteranno dei danni. Ne ricordiamo uno su tutti. Gigi che uscirà dalla sua macchina alle undici di mattino dopo aver passato la notte sul sedile in corso Belgio. Senza sapere chi o cosa lo abbia condotto fino lì.
L'appuntamento è comunque per la festa della sera successiva al Bar Bar di Torino: serata inaugurale di "the Bed" la serata di Ivan.
PS. Giornata tutta torinese per Manuel Agnelli che viene condotto in visita per portici bar e gallerie del centro. Alle 19 una mostra con installazione video su musiche di "Cletus", alle 20 aperitivo, alle 21 e 30 incidente contro un pullman del centro. Macchina distrutta ma tutti illesi. Due ore sotto la pioggia a sbrigare le pratiche necessarie e si riparte con aperitivo - cena e serata danzante. Il pullman aveva torto marcio, il vigile - dati alla mano - domanda a Manuel Agnelli. "Ma non è che per caso lei mi è un po' parente di....". Manuel osserva la statua di un faraone spuntare da una finestra dimenticata aperta nel museo egizio e mormora "... però che quarantotto ore intensa!"
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