riportiamo qui un messaggio della cugina di Mez, amica nostra e di molti frequentatori del sito scomparsa tragicamente questa estate. Mez, di nome Claudia aveva scritto e pubblicato un romanzo che raccontava molto di sé, citando fra le altre cose questo spazio che amava molto frequentare. Chiediamo alla cugina di Claudia di dare qualche informazione in più per chi volesse reperire il libro, magari ordinandolo. Daremo tutte le informazioni che riceveremo.
Non_Identificato
93.147.31.2 - 17/10/08 22:41
il libro di claudia/mez
salve a tutti,
sono roberta, la cugina di claudia (per voi che la conoscevate su questo sito era Mez, credo)...so che alcuni di voi avrebbero voluto poter leggere il suo libro,"il giorno prima", edito da IL Filo, ma che questo non era stato possibile poichè il libro risultava esaurito.
Ebbene, volevo informarvi che la casa editrice lo ha ripubblicato, anche su nostra insistente richiesta poichè tante sono state le persone, amici e non, a chiedere di poterlo avere come ricordo e testimonianza della sua passione.
un saluto a tutti i suoi amici che con lei hanno condiviso tante cose su questo sito sul quale io tanto spesso la prendevo in giro.
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(max) aggiungo che ho ricevuto da Monica via mail i codici di prenotazione per poterlo richiedere da qualsiasi libreria
IL GIORNO PRIMA
di PESARESI CLAUDIA
ed. IL FILO
costo 15 euro
codice EAN: 9788861855359
codice ISBN: 8861855350
stasera alle 19 e ogni venerdi' su M2O comincia un programma curioso.
l'alfabeto degli assassini declina 21 storie verosimili di 21 fatti neri realmente avvenuti.
A come Ali Agca, B come Belushi, C come Calvi ed oltre...
tra musica elttronica, rock e verità non dette o mal raccontate.
dura un 'ora poi in streaming per sempre sul sito della radio.
indovinate chi lo cura???
Partiamo per Roma alle 18,30 del giorno precedente al concerto. Domani suoneremo alla festa di radio Città Aperta, per il suo trentesimo compleanno, ma già in mattinata parteciperemo ad una conferenza sui temi del nucleare e delle energie rinnovabili. Arriviamo in una città piovosa e autunnale, accolti dai ragazzi della che chi ci accompagneranno, al passo rallentato del traffico romano, fino alla zona periferica del concerto. Si parla di biglietti staccati, di quotidiani, che pubblicheranno la notizia e di altri che invece no. Ci metteremo più di un’ora a raggiungere la zona, piuttosto periferica.
La cena, alla cooperativa sociale la Cacciarella offrirà la possibilità per un incontro con alcuni dei protagonisti della giornata di domani. Insieme ad Amedeo, personaggio storico al quale sono affezionato dai tempi dei primi live in zona con gli Africa - quando dopo i concerti non si parlava di albergo, ma della roulette (russa) di varie ospitalità casalinghe, e della speranza di trovare almeno lenzuola pulite, (anche se talvolta erano le lenzuola stesse ad essere un miraggio) - Annamaria Cesaretti responsabile della Cacciarella altra figura attiva oggi quanto allora, Marco, il direttore della radio, e i dirigenti di Legambiente Lazio, Lorenzo e Marika.
Con Lorenzo riflettiamo immediatamente sul fatto che la battaglia sul nucleare in Italia, non sarà per nulla semplice. Molti sono gli interessi, e la lobby dell’atomo ha una trasversalità che lega il mondo industriale tra governo e opposizione.Che il PD abbia dei problemi a esprimere posizione su molti argomenti chiave, non lo sosteniamo certo solo noi, ma che anche sulla questione del nucleare stia cautamente valutando sondaggi alla mano che tipo di segnali dare, ci risulterà tristemente chiaro in queste due giornate.
Al concerto di domani inizialmente sembrava potesse essere abbinata una bella iniziativa di piazza per comunicare pubblicamente la decisione dei comuni della provincia di Roma di proclamarsi zone denuclearizzate. Nicola Zingaretti presidente della provincia, amministratore giovane e molto apprezzato (per molti il sindaco di Roma mancato, che al posto di Rutelli avrebbe tranquillamente mantenuto il capoluogo nei colori del centro sinistra) avrebbe dovuto presiedere una manifestazione simbolicamente importante.
Una di quelle iniziative che sanno di contenuto e non di immobilismo. Da quanto ci viene riferito, invece pare che la dirigenza romana del PD, (in pratica il comitato centrale loft version), abbia posto il veto. Semaforo rosso, non s’ha da fare.
Viene in mente l’espressione televisiva garbata e cortese di Veltroni, i suoi toni piacevoli, educati, e la fronte corrugata…e dietro quello sguardo una nebulosa che stenta ad assumere forma, direzione, decisione.
Sempre durante la cena, emergeranno alcune spiacevoli divergenze, che pur rispettando non possiamo che considerare un ostacolo alla riuscita di un’importante battaglia come quella contro nucleare.
All’interno di una certa parte di sinistra non c’è neppure la voglia di condividere con organizzazioni come Legambiente la campagna nonuke. Separati in casa, quindi. E Legambiente avrà i suoi banchetti nell’atriocon ilmateriale informativo, ma sul palco non salirà, come invece per fortuna sarà concesso almeno a Greenpeace.
Separato da se stessorisulterà essere l’arcipelago di una sinistra legata ai propri settarismi, visto che del concerto alcuni quotidiani di movimento parleranno appena, mentre Repubblica, dopo avere dato informazione anche dell’ultima cover band di rock blues da birreria passerà direttamente all’oroscopo senza menzionare il tendastrisce.Silenzio. Parlerà il tamtam della rete, parleranno i free press, parleranno tra loro i ragazzi che arriveranno al concerto senza bisogno di manifesti e segnalazioni stampa.
Nell’espressione di Annamaria, tutta l’amarezza di chi, abituata nel concreto a portare avanti iniziativecome quella della cooperativa sociale Cacciarella (grande esempio di integrazione di quartiere, attività sociale oltre che di abilità cuinaria), proprio non riesce a comprendere questi ancoraggi, queste difficoltà a spingere le cause giuste nella direzione giusta.
Andiamo tutti a dormire, che domani ci attenderà una giornata impegnativa.
Ci si ritrova per la colazione, sempre alla Cacciarella dove nella sala conferenze si terrà l’incontro “nonuke” :contro il nucleare per le energie alternative.
Oltre al presidente di radio città aperta, ai rappresentanti dell’associazione Radici, ad un simpatico esponente di “Scanziamo le scorie”, movimento di ScanzanoJonico vincitore di un’importante battaglia territoriale (anche se molti pensavano all’ennesimo episodio da sindrome “nimbi”, ci verrà raccontata l’intera vicenda in tutti i suoi più inquietanti risvolti), a me Ninja e Boosta, il fisico Giani Mattioli. Sarà Mattioli il mattatore dell’incontro. Un uomo di scienza, tra i primi ad appassionarsi negli anni’60 dei nucleare. Tra i primi a rendersi conto di tante cose, tra le quali che questo nucleare oggi in Italia è una disastrosa bufala. Ninja, farà un bell’intervento su quanto i costi del nucleare ricadrebbero sulla nostra bolletta (mica per niente è l’amministratore del gruppo) con tanti saluti al risparmio del contrinuente. Io mi limiterò a segnalare l’equivoco che vorrebbe le centrali italiane come soluzione all’attuale crisi petrolifera. In primo luogo, per almeno dieci anni di produrre anche solo un watt non se ne parlerebbe, e poi per quanto riguarda i problemi di carburante un’ auto solare almeno in forma di prototipo l’abbiamo vista, un’utilitaria a propulsione atomica, mai. Il nucleare nell’eraScajola vuole dire spazzare via i fondi per la ricerca sulle energie rinnovabili, compresa la tecnologia fotovoltaica. Ovvero quella con più margine di crescita.
Detto questo sappiate pure che il famoso “nucleare pulito di prossima generazione”, non sarebbe certo quello degli impianti in progetto, i quali sfruttano ancora una tecnologia vecchia di oltre 50 anni. Sappiate anche che il problema delle scorie non è stato ancorarisolto nemmeno dopo decenni di studi e investimenti e le migliori intelligenze a disposizione (gli Usa non si sono certo risparmiati). Ancora oggi si spende nella ricerca di un modo sicuro. E i costi di questa ricerca sono una delle tante incognite che non rendono stimabili i benefici economici del nucleare. Sulla sicurezza lasciamo, purtroppo, che siano le cronache degli incidenti di questi mesi a parlare. O meglio a togliere la parola di bocca a chi tenta di spacciarci una considerevole serie di fandonie
Il concerto sarà bello e intenso a partire dagli Ardecore che abbiamo voluto invitare in quanto esponenti locali di una trasversalità tutta indie incrociata con la tradizione degli stornelli. Molti gli applausi a scena aperta sulla emozionante “affacciati alla finestra”, a testimoniare anche la qualità del pubblico in sala, che ascolterà con attenzione band e interventi.
Poi tocca agli Assalti, che dopo un inizio di petto un po’ confusionario trovano presto la via del groove e il tenda strisce incomincia a muoversi e a ballare. Divertente anche il siparietto con i bambini sul palco a cantare il super rap contro la Gelmini, variazione dell’irresistibile“ Rap di Enea”. Brano dell’ultimo album.
Poi tocca a noi che suonare un gran concerto di fronte ad un pubblico numeroso, ma per una volta non accalcato.
Per l’abbinamento delle band e per la qualità mostrata sul palco credo che la serata possa tranquillamente catalogarsi tra quelle indimenticabili. Sarei curioso di leggerne una recensione Difficile da dimenticare lo sarà di certo per i protagonisti della radio, molto emozionati anche nel momento di salutarci e abbracciarci.
Buon compleanno radio città aperta.
Max
Cari terrestri,
cerchiamo di fare il punto della situazione tra varie novità che ci vedono coinvolti.
Partiamo da due importanti iniziative contro i recenti progetti del governo per la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.
Abbiamo messo davvero poco a trovare sintonia e disponibilità presso alcuni dei nomi che più ammiriamo in Italia. E' bastata una telefonata per sapere di poter condividere il palco con fratelli di sempre come Afterhours, Linea 77, Assalti Frontali, ma anche con artisti che pur stimando molto conoscevamo unicamente per la musica come Bugo, Vasco Brondi del "Le luci della centrale elettrica" o i trasversali stronellatori romani Ardecore.
I gruppi che si esibiscono gratuitamente insieme a noi nella data di Roma e in quella ancora più grande di Torino, si uniscono per incominciare a fare circolare qualche informazione contro la demagogia dei lobbisti dell'atomo.
Negli Stati Uniti ci fu una stagione di rock contro il nucleare che durante gli anni '70 utilizzo la sigla NO NUKE. Noi l'abbiamo ripresa, per evocare quel sentimento di voglia di unire energie, strumenti, pensieri, ma soprattutto informazioni per fermare una scelta che riteniamo pericolosa, antistorica e palesemente antieconomica. Le due date saranno di fatto anche occasioni per dare voce a scienziati, organizzazioni ed esperti del settore che si mobiliteranno durante le giornate.
A Torino il 24 Ottobre è previsto un incontro alla facoltà di Palazzo Nuovo con Luca Mercalli, il fisico Gianni Mattioli, l'ambientalista Giampiero Godio e alcuni di noi. La città si mobiliterà anche durante la notte con sei serate di musica dance e elettronica (ingresso gratuito) che hanno deciso di partecipare all'evento sotto la sigla Torino Sistema Solare: "Dance contro il nucleare".
A Roma dalla mattina (ore 10) del 16 Ottobre presso il Parco della Cacciarella (via di Casal Bruciato 11) prenderà vita la giornata contro il ritorno del nucleare in Italia, per le energie rinnovabili. Con video e incontri che vedranno anche la nostra partecipazione.
Alle due giornate aderiscono tra i tanti Legambiente e Greenpeace.
ROMA 16 OTTOBRE Teatro tenda a strisce - SUBSONICA, ASSALTI FRONTALI, ARDECORE (festa per i 30 anni di radio città aperta) h 21, euro 12
TORINO 24 OTTOBRE Palaisozaki - SUBSONICA, AFTERHOURS, BUGO, LINEA 77, LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA (all'interno di Terra madre) h 21, euro 12
E' molto importante che ci siate, e che ascoltiate - oltre ad alcuni tra i migliori suoni che l'Italia è oggi in grado di mettere in circolo - gli argomenti di una materia dalla quale dipende molto del nostro futuro. Noi anticipiamo brevemente una sintesi di punti condivisi con ricercatori ed esperti che da anni studiano la questione del nucleare e delle energie rinnovabili.
Diciamo no al nucleare perché
1 è una tecnologia molto costosa
2 produce rifiuti radioattivi non smaltibili per migliaia di anni
3 è un'energia non rinnovabile che si basa su una materia prima molto limitata
4 non risolve i problemi della mobilità (petrolio) e del riscaldamento (gas)
5 è una tecnologia poco funzionale e centralizzata, tipica di un'era passata
6 va contro l'idea di riduzione dei consumi e delle emissioni
7 sottrarrà di fatto i soldi agli investimenti sulle fonti rinnovabili e pulite
8 è una tecnologia abbandonata da molti paesi e sostenuta da pochissime lobby
9 ha difficoltà e costi altissimi nello stoccaggio nel trasporto e nella sicurezza degli impianti
10 è la più pericolosa delle alternative energetiche, ed è collegata all'uso militare
11 rappresenta un bersaglio ideale per atti terroristici
12 non è risolutivo per il problema dei cambiamenti climatici
Qualcuno si sarà accorto che in radio da qualche giorno circola un brano subsonico intitolato "Il vento". E' un esperimento piuttosto particolare, sia per le sonorità - nel momento di arrangiarlo
farneticavamo sulla possibilità di realizzare un tour teatrale con orchestra e strumenti acustici (e non è nemmeno detto che un giorno di questi non lo si metta in piedi) - che per la modalità di composizione. Abbiamo coinvolto infatti il regista Cosimo Alemà, sottoponendogli un' idea molto grezza, ancora senza il testo. Lui ha immaginato la sceneggiatura per l'eventuale clip e noi, ispirati da quella, abbiamo completato parole e arrangiamenti.
La storia del video è in pratica quella di una giornata vissuta in parallelo da un integrato metropolitano in una moderna città italiana, e da un indio dell'Amazzonia all'altro capo del pianeta. Ecco il perché delle percussioni selvatiche che risuonano sotto le folate orchestrali.
Avete presente quando ingabbiati nelle nostre quotidiane nevrosi veniamo raggiunti da un soffio di vento, proveniente da chissà dove, che arriva giusto in tempo per spettinare le nostre certezze...
"Il vento" accompagna la raccolta di brani intitolata "Nel vuoto per mano", scelti per raccontare la nostra storia. Crediamo che molte di queste canzoni siano servite per riempire vuoti, anche perché la musica solitamente questo fa quando viene vissuta intimamente. Esattamente come ha riempito i nostri vuoti interiori, spingendoci ad insistere per giorni notti e chilometri con uno strumento in mano, fino a farne una ragione di vita.
Ecco qui sotto le date del prossimo club tour, ispirato dal successo della nostra tappa estiva ad Ibiza, dove - di fronte ad una platea di inglesi, spagnoli e italiani venuti al Privilege per ballare la techno
house della prestigiosa serata Meganite - abbiamo dimostrato di essere tra le poche band con strumentazione tradizionale in grado di non farsi mettere sotto dai dj.
Il pubblico inizialmente sorpreso dal fatto di trovare un palco allestito con amplificatori batteria e microfoni, ha impiegato solo un paio di brani per rompere gli indugi e incominciare a muoversi.
Risultato: 3.500 persone che hanno ballato per tutta la durata di un set studiato per non avere interruzioni e selezionato su brani con la cassa dritta.
A Londra e Bruxelles abbiamo proposto una scaletta più lunga e completa con inserimento di altre canzoni, ma abbiamo mantenuto per il finale lo stesso flusso ritmico. I due concerti (1200 persone a Londra e i 450 del sold out di Bruxelles) rappresentano un'ottima base di partenza per prossime tappe oltre confine.
Mar 11.11 RONCADE (TV) @ NEW AGE CLUB
Ven 14.11 CORTEMAGGIORE (PC) @ FILLMORE
Sab 15.11 SESTRI LEVANTE (GE) @ MEP
Gio 20.11 FIRENZE @ VIPERTHEATRE
Ven 21.11 NONANTOLA (MO) @ VOX CLUB
Lun 24.11 MILANO @ ALCATRAZ
Ven 28.11 NAPOLI @ CASA DELLA MUSICA
Sab 29.11 MODUGNO (BA) @ DEMODE’
Mar 2.12 VENARIA REALE (TO) @ TEATRO CONCORDIA
Sab 6.12 BOLOGNA @ ESTRAGON
Dom 7.12 RIMINI @ VELVET
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