Partiamo per Roma alle 18,30 del giorno precedente al concerto. Domani suoneremo alla festa di radio Città Aperta, per il suo trentesimo compleanno, ma già in mattinata parteciperemo ad una conferenza sui temi del nucleare e delle energie rinnovabili. Arriviamo in una città piovosa e autunnale, accolti dai ragazzi della che chi ci accompagneranno, al passo rallentato del traffico romano, fino alla zona periferica del concerto. Si parla di biglietti staccati, di quotidiani, che pubblicheranno la notizia e di altri che invece no. Ci metteremo più di un’ora a raggiungere la zona, piuttosto periferica.
La cena, alla cooperativa sociale la Cacciarella offrirà la possibilità per un incontro con alcuni dei protagonisti della giornata di domani. Insieme ad Amedeo, personaggio storico al quale sono affezionato dai tempi dei primi live in zona con gli Africa - quando dopo i concerti non si parlava di albergo, ma della roulette (russa) di varie ospitalità casalinghe, e della speranza di trovare almeno lenzuola pulite, (anche se talvolta erano le lenzuola stesse ad essere un miraggio) - Annamaria Cesaretti responsabile della Cacciarella altra figura attiva oggi quanto allora, Marco, il direttore della radio, e i dirigenti di Legambiente Lazio, Lorenzo e Marika.
Con Lorenzo riflettiamo immediatamente sul fatto che la battaglia sul nucleare in Italia, non sarà per nulla semplice. Molti sono gli interessi, e la lobby dell’atomo ha una trasversalità che lega il mondo industriale tra governo e opposizione.Che il PD abbia dei problemi a esprimere posizione su molti argomenti chiave, non lo sosteniamo certo solo noi, ma che anche sulla questione del nucleare stia cautamente valutando sondaggi alla mano che tipo di segnali dare, ci risulterà tristemente chiaro in queste due giornate.
Al concerto di domani inizialmente sembrava potesse essere abbinata una bella iniziativa di piazza per comunicare pubblicamente la decisione dei comuni della provincia di Roma di proclamarsi zone denuclearizzate. Nicola Zingaretti presidente della provincia, amministratore giovane e molto apprezzato (per molti il sindaco di Roma mancato, che al posto di Rutelli avrebbe tranquillamente mantenuto il capoluogo nei colori del centro sinistra) avrebbe dovuto presiedere una manifestazione simbolicamente importante.
Una di quelle iniziative che sanno di contenuto e non di immobilismo. Da quanto ci viene riferito, invece pare che la dirigenza romana del PD, (in pratica il comitato centrale loft version), abbia posto il veto. Semaforo rosso, non s’ha da fare.
Viene in mente l’espressione televisiva garbata e cortese di Veltroni, i suoi toni piacevoli, educati, e la fronte corrugata…e dietro quello sguardo una nebulosa che stenta ad assumere forma, direzione, decisione.
Sempre durante la cena, emergeranno alcune spiacevoli divergenze, che pur rispettando non possiamo che considerare un ostacolo alla riuscita di un’importante battaglia come quella contro nucleare.
All’interno di una certa parte di sinistra non c’è neppure la voglia di condividere con organizzazioni come Legambiente la campagna nonuke. Separati in casa, quindi. E Legambiente avrà i suoi banchetti nell’atriocon ilmateriale informativo, ma sul palco non salirà, come invece per fortuna sarà concesso almeno a Greenpeace.
Separato da se stessorisulterà essere l’arcipelago di una sinistra legata ai propri settarismi, visto che del concerto alcuni quotidiani di movimento parleranno appena, mentre Repubblica, dopo avere dato informazione anche dell’ultima cover band di rock blues da birreria passerà direttamente all’oroscopo senza menzionare il tendastrisce.Silenzio. Parlerà il tamtam della rete, parleranno i free press, parleranno tra loro i ragazzi che arriveranno al concerto senza bisogno di manifesti e segnalazioni stampa.
Nell’espressione di Annamaria, tutta l’amarezza di chi, abituata nel concreto a portare avanti iniziativecome quella della cooperativa sociale Cacciarella (grande esempio di integrazione di quartiere, attività sociale oltre che di abilità cuinaria), proprio non riesce a comprendere questi ancoraggi, queste difficoltà a spingere le cause giuste nella direzione giusta.
Andiamo tutti a dormire, che domani ci attenderà una giornata impegnativa.
Ci si ritrova per la colazione, sempre alla Cacciarella dove nella sala conferenze si terrà l’incontro “nonuke” :contro il nucleare per le energie alternative.
Oltre al presidente di radio città aperta, ai rappresentanti dell’associazione Radici, ad un simpatico esponente di “Scanziamo le scorie”, movimento di ScanzanoJonico vincitore di un’importante battaglia territoriale (anche se molti pensavano all’ennesimo episodio da sindrome “nimbi”, ci verrà raccontata l’intera vicenda in tutti i suoi più inquietanti risvolti), a me Ninja e Boosta, il fisico Giani Mattioli. Sarà Mattioli il mattatore dell’incontro. Un uomo di scienza, tra i primi ad appassionarsi negli anni’60 dei nucleare. Tra i primi a rendersi conto di tante cose, tra le quali che questo nucleare oggi in Italia è una disastrosa bufala. Ninja, farà un bell’intervento su quanto i costi del nucleare ricadrebbero sulla nostra bolletta (mica per niente è l’amministratore del gruppo) con tanti saluti al risparmio del contrinuente. Io mi limiterò a segnalare l’equivoco che vorrebbe le centrali italiane come soluzione all’attuale crisi petrolifera. In primo luogo, per almeno dieci anni di produrre anche solo un watt non se ne parlerebbe, e poi per quanto riguarda i problemi di carburante un’ auto solare almeno in forma di prototipo l’abbiamo vista, un’utilitaria a propulsione atomica, mai. Il nucleare nell’eraScajola vuole dire spazzare via i fondi per la ricerca sulle energie rinnovabili, compresa la tecnologia fotovoltaica. Ovvero quella con più margine di crescita.
Detto questo sappiate pure che il famoso “nucleare pulito di prossima generazione”, non sarebbe certo quello degli impianti in progetto, i quali sfruttano ancora una tecnologia vecchia di oltre 50 anni. Sappiate anche che il problema delle scorie non è stato ancorarisolto nemmeno dopo decenni di studi e investimenti e le migliori intelligenze a disposizione (gli Usa non si sono certo risparmiati). Ancora oggi si spende nella ricerca di un modo sicuro. E i costi di questa ricerca sono una delle tante incognite che non rendono stimabili i benefici economici del nucleare. Sulla sicurezza lasciamo, purtroppo, che siano le cronache degli incidenti di questi mesi a parlare. O meglio a togliere la parola di bocca a chi tenta di spacciarci una considerevole serie di fandonie
Il concerto sarà bello e intenso a partire dagli Ardecore che abbiamo voluto invitare in quanto esponenti locali di una trasversalità tutta indie incrociata con la tradizione degli stornelli. Molti gli applausi a scena aperta sulla emozionante “affacciati alla finestra”, a testimoniare anche la qualità del pubblico in sala, che ascolterà con attenzione band e interventi.
Poi tocca agli Assalti, che dopo un inizio di petto un po’ confusionario trovano presto la via del groove e il tenda strisce incomincia a muoversi e a ballare. Divertente anche il siparietto con i bambini sul palco a cantare il super rap contro la Gelmini, variazione dell’irresistibile“ Rap di Enea”. Brano dell’ultimo album.
Poi tocca a noi che suonare un gran concerto di fronte ad un pubblico numeroso, ma per una volta non accalcato.
Per l’abbinamento delle band e per la qualità mostrata sul palco credo che la serata possa tranquillamente catalogarsi tra quelle indimenticabili. Sarei curioso di leggerne una recensione Difficile da dimenticare lo sarà di certo per i protagonisti della radio, molto emozionati anche nel momento di salutarci e abbracciarci.
Buon compleanno radio città aperta.
Max
Privacy - Copyright ©2023 Subsonica.it - 08531080011
COMMENTI