Di certo nel mitico furgone c'era anche l' AUTORADIO...BRUTTOSTRONZO,sappi che quella è l'autoradio dei SubsOnica, tu puoi accenderla, puoi spegnerla, puoi mettergli l'antenna parabolica, le lucine antinebbia,puoi usarla per attirare la tua donna ideale, stronzo! Puoi comprarci l'eroina, puoi farci ciò che vuoi, ma quella resta sempre la loro autoradio. E a ricordartelo saranno sempre le mie maledizioni...forever...Quando tu in un contesto periferico intimo-erotico, chiuso nella tua macchina cercherai di realizzarti con la tua ragazza...le maledizioni si attaccheranno alla cassetta di Califano che era inserita nella loro autoradio, cosicchè lo stesso Califano si materializzi proprio davanti ai tuoi occhi, fottendoti la ragazza, e dopo un orgasmo di lei lungo e incisivo (di quelli che non le hai mai dato neanche sotto anfetamina), ti afferri per la nuca come si fà coi cani randagi e con un CALCIO NEL CULO con stivaletti alla Tex Willer ti spedisca dritto dritto in un pozzo artesiano dove regna un puzzo fantomatico. Le mie maledizioni si attaccheranno all'energia elettrica prodotta dall' autoradio nel momento in cui tu vi stia inserendo la tua merdosissima cassetta, cosicchè una scarica sovraumana ti fulmini bloccandoti le mascelle in un sogghigno idiota che non ti toglieri più nemmeno ai funerali. E in un momento di allegria, quando tu possa fare bella mostra del tuo eterno e idiota sogghigno mettendoti in risalto con una risata crepuscolare, ti venga un "raschio" in gola talmente potente che a forza di tossire TI SI SCOLLI IL VELOPENDULO E IN CADUTA LIBERA LUNGO L'ESOFAGO TI VADA A TAPPARE IL BUCO DEL CULO.
E infine, le maledizioni ti spingeranno ad ampliare le tue conoscenze etniche facendoti acquistare una cassetta afro che tu ascolterai sul lungomare a tutto volume, ma purtroppo vicino ad un accampamento di skinheads...e a quel punto di afro ci sarà solo il loro desiderio afro-disiaco di piegarti a 90 gradi e SPIEGARTI IN TERMINI FALLICI CHE I LORO GUSTI MUSICALI SONO LEGGERMENTE IN DISACCORDO CON I TUOI!
BUON ASCOLTO,CORNUTO
[ IP: 151.35.50.75 - 25/7/2002 15:24:18 ]
Avevo l'altra mia passione, il mio furgone iveco. Sono abbastanza inkazzato, non c'è più. me l'hanno fregato. Mi ricordo era una bella giornata. Volevo festeggiare. Mi sveglio come tutti i pomeriggi tranquillo. Mangio, esco, scendo le scale, arrivo sotto : Niente, non c'è niente! Dove di solito c'è posteggiato il mio furgone:
il Nulla, Vuoto, Deserto.
Ho pensato:
"Ma chi? ma come? ma chi cazzo!"
M'hanno fregato il mio furgone!!! Ora listen to me :
io giuro il signore che spererei che tra di voi ci fosse il ladro. C'è un figlio di nessuno che ha rubato un furgone. Listen. Cosi' che possa sentire di persona cio' che ho da dirgli: Cornuto
Sappi che quello era il mio furgone.
Tu puoi nasconderlo, puoi riverniciarlo, puoi raschiare il telaio, puoi venderlo e tenertelo, puoi farci ciò che vuoi e ... ma resta sempre il mio furgone!.
E a ricordartelo saranno le mie maledizioni
Queste maledizioni si attaccheranno al telaio del mio furgone, sul volante e sotto i sedili, nei fari anteriori e posteriori cosi' che si spengano in una notte tutta buia mentre incroci un grosso tir guidato da un camionista ubriaco, morto di sonno e per di più inglese , e che per questo tiene la sinistra ! I freni si staccheranno all'improvviso, quando ti accorgerai che la macchina davanti a te ha inchiodato, una volta compresso e schiacciato nel suo bagagliaio, ti sorgerà il tremendo dubbio che qualcuno ti abbia maledetto!
Le maledizioni si attaccheranno al sedile che salterà via mentre stai salendo al volo e un ferro nel culo ti insegnerà a non mettere il naso tra i kazzi miei!
In più prego madre natura di infradiciarti di grappoli d'emorroidi, di farti sputare sangue la mattina appena alzato, di spappolarti gradualmente il fegato, di farti muto, ma non per sempre, che la voce ti torni sporadicamente e per pochi secondi nei quali tu spari delle cazzate immani!
T'accechi un occhio e ti renda daltonico l'altro
Ti doti di un olfatto dove ovunque tu percepisca solo odore di merda
Che ti doti di una gobba e se già ce l'hai che in questo caso te l' accentui cosi' che l'unica cosa che tu riesca a vedere siano i tuoi coglioni!
Infine grandissimo stronzone che uno stormo di piccioni inkazzati ti scambi per l'assessore all'ecologia riempiendoti integralmente di scagazzate cosi' che tu debba scappare con il mio furgone però ingolfato di merda! Buon viaggio cornuto!
L'umore si sta normalizzando. Due bei concerti servono a ritrovare un buon clima. Pranziamo in una caratteristica trattoria Umbra ingozzandoci di bruschette mentre scorgiamo alla tele un bel servizio sul tg3 regionale che incensa l'esibizione di ieri sera. Molto suggestive le immagini e molto elogiante il commento. C'è anche una specie di complicità in più. Giriamo in sei con Cipo che si prende la briga di guidare la maggior parte del tempo. Il paesaggio stamattina è da favola in mezzo al lago, c'è un'isola con una collina ripidissima. "Che figa, la occupiamo per costruirci una basa missilistica con la quale ricattare il mondo?" è il commento dl Boosta. Tutto questo mentre Ninja e Max si compiacciono per il buon esito dei rituali della notte precedente. Infatti il concerto di ieri veniva inizialmente dato per spacciato dalla metereologia. Anche oggi nonostante le previsioni riceviamo una rassicurante telefonata che ci segnala sol leone su tutte le Marche. A guardarci dall'esterno tutti a posto non lo sembriamo mica poi tanto.
Il Mamamia è probabilmente uno dei locali più belli in cui abbiamo suonato nel tour invernale. Il Mamamia estivo è sicuramente il locale più bello che si possa incontrare lungo il percorso dei concerti estivi in Italia. Un bel palco (altro che quello di Borgaro-Torino) un grande prato con vista sul classico colle marchigiano dalla morbida tinta polverosa. Una siepe nasconde il rombo dell'autostrada vicina che però vuole anche dire nessun problema di disturbo acustico. A fine concerto si animano quattro punti-sound system differenti con diversi dj e zone bar. Il tutto per ore e ore.
Questa sera ci sono tremila persone. Le Marche sono state da subito una delle zone più recettive per i Subsonica. E per certi versi è uno dei posti dove in Italia ci sentiamo più a casa. Il pubblico è bello da vedersi ed altrettanto coinvolto durante le due ore di esibizione. Niente di particolare da segnalare se non una piacevolissima sensazione che accompagna il nostro ritorno in Albergo a luce ormai fatta.
Concerto a Senigallia
per tutti quelli che ... mio cuggino ha dei ganci che non si capiscono... qualche info sul mezzo estinto:
Iveco Turbo Daily targa AW175LC modello nuovo 35 12 (?) cioè a passo lungo e col tetto rialzato.
Viaggiamo verso la verde Umbria. Il paesaggio visto dalle superstrade si ammorbidisce man mano che ci avviciniamo alla provincia di Terni. A causa di un dosso Max, che cerca di aggiornare il diario di bordo con il p.c. in grembo, l'asciugamano in testa per evitare il sole sullo schermo (motivo per cui i vetri dl precedente furgone erano anneriti), le cuffie del c.d. in testa ed un cazzo di calippo in mano caccia un improperio. Il calippo esce - modello Fantozzi - dalla sua naturale sede di cartoncino e viene proiettato con la furia di uno Scud sulla tastiera del computer. Il Ninja, incredulo e sgomento, passerà le tre ore successive a smontare pazientemente tutti i pezzi della tastiera per sciacquarli ed asciugarli sgranando un incessante rosario di: "telavevodettotelavevo".
A causa di interminabili code anche stasera arriveremo tardi quasi in tempo per suonare. La località è molto bella, siamo praticamente quasi in riva ad un lago circondato da un bosco circondato da tute della protezione civile. Curiosi personaggi questi della protezione civile. Da queste parti di sicuro con i recenti terremoti avranno avuto sicuramente di che distinguersi. Però, l'idea che molti di questi signori di mezz'età non vedano l'ora di poter tirare fuori le sgargianti tutine catarifrangenti dalla naftalina ad ogni festa patronale, fuoco artificiale o concerto, non ce la leva nessuno. Piazzare transenne, deviare traffico, illuminare con torce elettriche, sentendosi Bruce Willis per un giorno pare infondere grande soddisfazione a questi profili autoritari. Che non ci vogliono tra l'altro neanche fare passare e hai voglia a spiegare che dobbiamo suonare. Con sta camionetta sfigata che abbiamo rimediato, poi. Uno di loro ci piace più di tutti. Ha una tutina giallina anziché arancione, un cappello in testa e una quantità di gadget appesi da far impallidire un generale di corpo d'armata. Sulla schiena in grande un simbolo veramente inverosimile: quello di RISCHIO BIOLOGICO. Incredibile, immaginiamo sua moglie nell'amorevole gesto di sedersi alla macchina da cucire per assecondare le velleità del marito che tra poco da qualche parte una patacca con il simbolo della radioattività la recupera di sicuro. Arriviamo di nuovo trafelati in loco. Il posto è un bell'anfiteatro a picco per cui ci troveremo una gradinata di persone davanti ad effetto tappezzeria. Molto intimo. Il palco poi sarà diviso dalle prime file solo con una siepe. Unico neo, non ci sarà lo spazio per montare le piccole casse che servono per fornire audio alle prime file che infatti non sentiranno quasi nulla. Facciamo un bel concerto, molto grintoso a detta di tutti i tecnici e di Marco Capaccioni che, risolti i vari problemi, già da ieri si è rimesso a registrare il live. Dopo il concerto ci intratteniamo firmando autografi e salutando alcune veterane delle esibizioni subsoniche che festeggiano questa sera la quarantesima data(!).
Concerto a Villalago (TR)
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