una roba al volo:
se vi interessa, stasera ci ascoltate in intervista alle 21.30 su http://wr8.rai.it
buon ascolto!
V
Voi sapete che la nostra telecamerina ci ha accompagnato spesso in questi ultimi mesi. E la spia rossa del REC è rimasta quasi sempre accesa, durante la registrazione del disco a Torino, durante il mix a Officine Meccaniche, il mastering con Mike Marsh, durante le riprese dei clip fino al tour dei palazzetti e i suoi viaggi in furgone. Tanto che alla fine ci siamo trovati con diversi giga di materiale....
Bene, da oggi, su questo sito troverete delle pillole da circa un minuto, aggiunte ogni due/tre giorni. Si parte con roba grossissima, cioè la take vera delle registrazioni dei cori di Benzina Ogoshi (astenersi deboli di cuore), a seguire il backstage del video de La Funzione. Enjoy.
Traffic ( speciale Italia '15o) 7/10 luglio 201, Piazza san Carlo, Torino.
buongiorno terrestri
fra poco più di una settimana è tempo di Traffic, il festival gratuito più grande d'Europa, che sfidando traslochi forzati e drastici tagli, giunge alla sua ottava edizione, con una formula inedita.
E' tempo di centocinquantenario dell'unità d'Italia, e la cosa qui a Torino a giudicare dalla quantità di tricolori appesi ai balconi, è stata presa piuttosto seriamente. E allora perché non provare a interrogarsi sulla musica italiana, sulle sue radici e sul suo attuale stato di salute?
Perché non farlo a partire dalle canzoni, quelle dei cantautori che negli anni ' 70 in piena sintonia con le rivoluzioni in corso nella scena internazionale, scrissero pagine fondamentali della nostra cultura? E perché non creare un confronto diretto tra quei nomi , e gli attuali protagonisti?
Devo confessarvi che una delle piccole/grandi soddisfazioni di questo Traffic l'ho provata mettendo in contatto telefonico FRANCESCO DE GREGORI e Vasco Brondi (LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA) . Il primo con grande umiltà, mi ha fatto capire che non vedeva l'ora di confrontari con musicisti più giovani e con un pubblico differente. Mentre Il giovane della centrale elettrica è stato sopraffatto dalla emozione nel sentirsi chiamare al cellulare da quello che reputa un mito vivente (del quale conosce dalla prima all'ultima canzone, nessuna esclusa). Ed è proprio in quella telefonata, estesa in seguito anche a CRISTINA DONA', che risiede lo spirito di questa edizione di Traffic 2011.
I tre artisti che apriranno sul main stage di Piazza San Carlo il festival nella serata di GIOVEDI' 7 LUGLIO, offriranno infatti , oltre al proprio repertorio, alcuni momenti "unici e irripetibili", durante i quali canteranno e suoneranno insieme. O li si vede, qui e ora, al Traffic o non succederà mai più.
La stessa cosa si ripeterà VENERDi' 8, con EDOARDO BENNATO, il quale oltre ad esibire un repertorio d'epoca (anni '70 appunto) suonando in versione chitarra 12 corde kazoo armonica e tamburo (quella degli esordi) incontrerà sul suo palco i TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI e, per l'unica esibizione del 2011, IL TEATRO DEGLI ORRORI. Anche qui è lecito attendersi momenti di unione tra il "cantaurocker" di ieri, e alcuni tra i più esplosivi esponenti della poesia rock di oggi. Non è casuale il fatto che le due band rappresentino al meglio la più importante etichetta indie nazionale: "la Tempesta".
-SABATO 9 è tempo di Prog. Pochi sanno che il Prog italiano è genere riconosciuto e rispettato all'estero fin da i'70. Anni nei quali la Premiata Forneria Marconi, venne messa sotto contratto dalla etichetta inglese Manticore. Ancora oggi in Giappone le ristampe dell'epoca, così come le produzioni attuali trovano un mercato vivace e attento. I VERDENA dal canto loro con il più recente ( e superlativo) Wow, si sono messi a confronto con la tradizione progressive. E allora perché non mettere insieme sullo stesso palco PFM e VERDENA, e perché non lanciare anche a loro la sfida "fate anche qualche cosa insieme di unico su quel palco? Si?".
I torinesi STEARICA, la band cittadina più apprezzata nel mondo, attori di una dimensione a cavallo tra post rock e prog, saranno padroni di casa ottimali per aprire la serata.
- DOMENICA 10
PARCO LAMBRO a TORINO: cioè i gruppi della etichetta milanese CRAMPS, protagonisti dello storico festival organizzato nel 76 dagli agitatori culturali di RE NUDO, in quel Parco Lambro milanese che vedremo anche proiettato al cinema durante i pomeriggi di Traffic.
Tutti di nuovo insieme sullo stesso palco. A partire dagli AREA che ospiteranno per l'occasione Manuel Agnelli (Afterhours) alla voce, e poi la musica "ribelle" di EUGENIO FINARDI, i voli magici e psichedelici di CLAUDIO ROCCHI, i local hero torinesi dell'epoca ovvero gli ARTI E MESTIERI con il loro jazz rock militante.
-- il TRAFFIC come voi che da anni ricevete la newsletter presidenziale personalizzata, ben sapete, non si esaurisce con il solo main stage. ma ti porta in giro per Torino, dal pomeriggio fino alle luci del mattino.
E quindi a partire da MARTEDI' 5 (h 18) potrete venire a farvi un aperitivo D'ARTE all'ACCADEMIA ALBERTINA (nella via omonima) mentre inauguriamo la mostra di tre artisti, che hanno accompagnato con i propri lavori diverse stagioni della musica italiana.
Da ANDREA PAZIENZA che con i suoi personaggi e la sua "frigidaire" è il testimone diretto della storia più underground a cavallo tra settanta e ottanta, a MARIO SCHIFANO e alle sue "Stelle" psichedeliche e visionarie della Roma di fine anni'60. Lui dipingeva su vetro e acciaio e la band suonava , un po' come Wahrol e i Velvet underground nella Factory newyorkese.
E poi MIMMO PALLADINO, scultore e pittore, testimone artistico di almeno tre decenni di storia dalla Transavanguardia fino ad oggi. La mostra resterà aperta durante tutto il periodo del festival.
--MERCOLEDI' 6 alle 21 nelle sale del CINEMA MASSIMO gli OFFLAGA DISCO PAX sonorizzeranno " i mille":pellicola risorgimentale del 1919, e le stesse sale del museo del cinema resteranno aperte (ricordiamo che tutto è sempre gratuito) durante le giornate di Traffic proponendo pellicole in tema con il programma: da "La voce Stratos" film, sul Demetrio Stratos "maestro della voce" degli Area, a "Paz" film sui personaggi e sulla Bologna di Andrea Pazienza, al già citato "Parco Lambro" di Alberto Grifi e a tutto quello che potete trovare nel programma di www.trafficfestival.com. alla voce Traffic Cinema.
--TRAFFIC DI GIORNO
Siete mai stati nelle sale del CIRCOLO DEI LETTORI? Nell'elegante palazzo di via Bogino 9? No? beh allora l'occasione per darsi un tono e venire a sentire parlare di Giorgio Gaber, della rivista Frigidarie (una sorta di bibbia per tutti noi pettinati con il gel nei primi anni '80) e delle intemperanze culturali di Re Nudo, nelle fresche sale del covo letterario più bello d'Italia, ce l'avete a portata di mano
-giovedì 7 (h18) , Morgan, il fotrografo Guido Harari e Cesare Vaciago, su Giorgio GABER.
-venerdì 8 (h18) Achille Bonito Oliva (critico d'arte e provocatore) e Vincenzo Sparagna direttore della rivista in questione su "FRIGIDAIRE" e sui suoi protagonisti, incluso Andrea Pazienza.
-sabato 9 (h18) Matteo Guarnaccia artista e saggista esperto di culture underground, e il Majid Valcarenghi fondatore del periodico e aggregatore giovanile RE NUDO" dal '71 al '76, parranno di..? Bravi vedo che siete attenti.
-Gli APERITIVI ufficiali di Traffic quest'anno si consumano sotto i portici di via Po 21, nel nuovo BLAH BLAH, il locale più innovativo della stagione, tra proiezioni di pellicole e dj set in sintonia con il programma e a due passi da tutto quello che succede in giro per il festival.
Gianluca Gozzi già patron di Spazio 211, è il direttore di questa nuova formula di locale nel cuore di molti ragazzi torinesi. Spettinati e non
Strategico per mangiare e sorseggiare prima di raggiungere, senza mai lasciare l'ombra dei portici, Piazza San Carlo
(occhio perché in concerti iniziano poco dopo le 20)
--TRAFFIC DI NOTTE
sottotitolo Torino capitale della moda underground
Vorrete mica che a mezzanotte vi abbandoniamo così? E no.
A pochi isolati da Piazza San Carlo troverete lo spettacolare MUSEO DELLE SCIENZE all'interno del quale a partire dalle 24,30 saranno di scena alcune sfilate di moda. Si avete capito bene. Del resto Torino era o non era capitale mondiale della moda, all'inizio del '900?
Si tratta, in questo caso, di stilisti alternativi, vicini ad uno stile musicale, attivi e amati in città ma altrettanto riconosciuti sulla scena nazionale. Sigle come "Walter Dang", "Autopsie Vestimentaire", "Born in Berlin", ma anche la più underground "love the dj", rappresentano un modo differente per venire in contatto con la città sempre in fermento, con le sue forme e le sue visioni.
Al termine delle brevi sfilate , sonorizzate da Vagne Stelle, (astro nascente della scena elettronica cittadina) avremo anche dj set, che vedranno in consolle dj produttori famosi nel mondo. In un Traffic tricolore l'elettronica italiana non può certo mancare.
-giovedì 7 RIVA STARR, residente a Londra e con i suoi successi mondiali tra house e break beat usciti per le principali etichette, e la sua Snatch!, Stefano Miele è un ottimo esempio di cervello in fuga.
-venerdì 8 LUCA BALDINI, milanese residente a Berlino e berlinese nella forma sonora, porterà il suo stile techno esistenzialista, tra le antiche arcate del museo
-sabato 9 TIGER & WOODS, siciliani, con etichetta berlinese, inviati al Sònar di Barcellona e apprezzati fino negli U.s.a. sarano la voce dei più recenti protagonisti italiani sulle ribalte mondiali.
Vi suggerisco anche anche la serata di MERCOLEDI 6, che vedrà protagonista una curiosa orchestra di lap top, lettori cd e mixer, battezzata "TACUMA" (che in piemontese corrisponde a un misto tra "come on" e "let's go"). Il decano di questa orchestra di d.j. è il dj e produttore Roger Rama (vi ricordate "nuvole rapide" e atmosferico 1,2,3,4,? Ecco quel Roger Rama lì) e il tutto comprende almeno 14 personaggi. Tra di loro alcuni tra i protagonisti più attivi della pulsazione ritmica torinse nelle ultime due decadi.
...per proseguire le nottate nella migliore tradizione torinese (fino all'alba) non posso che consigliarvi, fuori dal programma di Traffic ma nel pieno spirito del festiva che è poi lo spirito della città, , un giro sul fiume tra il Fluido di viale Cagni (e la sua trasparente sala Gamma, così simile al watergate di Berlino) e i Murazzi.
ma per sapere tutto sulla notte torinese, inclusi anche i trasporti notturni vi rimando al sito, (valido tutto l'anno) www.nightbustermusic.it
Per conoscere tutti i più intimi dettagli dettagli del Traffic 2011, invece www.trafficfestival.com
Grazie per l'attenzione, e buon festival.
Max, il vostro presidente. Quello vero.
...tra le altre, sono state espresse sul blog di Pippo Civati (civatisplinder.com).
Credo sinceramente che tutti noi avremo bisogno, in merito a questioni così radicalizzate di confrontarci con meno enfasi e adrenalina e con più chiarezza. Se da un lato non possiamo prendere per buono il generico appello al "progresso" soprattutto se i benefici di una grande opera non sono così unanimemente provati, dall'altro non possiamo nemmeno continuare a restare ostaggio dell'estetica del conflitto. Nel prendere posizione ci si trova in un terreno di confronto avvelenato in partenza. Dove parlano le pietre , la retorica del non restare esclusi dal mondo che cresce, gli slogan, forse la preoccupazione per il lavoro che manca , la denuncia di violazioni ambientali in un luogo peraltro devastato dal proprio disordine edilizio prima ancora che da una autostrada. E' sempre facile per chi sta su un palco accendere gli animi stando dalla parte del vento che tira, ma pensiamo come molti che in mezzo a tanto strillare sia sempre più il caso di ascoltare e riflettere. Che è poi quello che ci sforziamo sempre di fare. Buona lettura.
lunedì, giugno 27, 2011
Dal vostro inviato in Valsusa
L'ottimo Jacopo Suppo, insieme con Roberto Della Seta, Antonio Ferrentino, Ivano Fucile, Susanna Preacco e altri, ha sottoscritto questo documento, che mi sento di condividere (anche con voi):
Gli scontri che si stanno verificando in queste ore tra manifestanti No Tav e le forze dell’ordine, dimostrano una volta di più che sull’Alta Velocità Torino-Lione la politica ha fallito.
Crediamo che i fatti che si stanno susseguendo alla Maddalena siano il triste, ma prevedibile, epilogo di una vicenda che il Governo ha gestito con arroganza e superficialità, escludendo dal tavolo politico di maggio gli amministratori contrari all’opera, e che molti esponenti politici, anche del nostro partito, hanno contribuito a inasprire, invocavano l’uso dell’esercito per favorire l’apertura dei cantieri.
Nel ribadire tutti i nostri dubbi di merito sull’utilità dell’opera sentiamo al tempo stesso la necessità di opporre un rifiuto radicale e irrevocabile verso tutti i linguaggi e i comportamenti che in nome del no alla Tav stanno cercando di impedire una dialettica tra le diverse posizioni in campo, o peggio, come è successo pochi giorni fa, stanno scivolando in atti di violenza e intimidazione.
Da questi modi di approcciarsi al problema della Tav noi prendiamo nettamente le distanze.
Per quel che ci riguarda, vogliamo ragionare su cinque punti:
1. Una linea che non serve. Diversi studi, in primis le risultanze dei lavori dell’Osservatorio tecnico, dimostrano che costruire una nuova linea ferroviaria non risolverebbe i problemi trasportistici del nostro paese. Senza un’adeguata politica di trasferimento del traffico merci da gomma a ferro (che oggi non c’è), la nuova linea si trasformerebbe nell’ennesimo episodio di spreco di denaro pubblico, cosa che in questo momento l’Italia non può permettersi.
2. Rilanciamo il Fare. Quello vero però, non quello strumentale che è stato proposto a fine aprile da Mario Virano.
3. Parliamo di percorso “per fasi” e non “a fasi”. Un percorso strutturale e non temporale. Si proceda alla progettazione e realizzazione del nodo di Torino, vera strozzatura dell’attuale collegamento ferroviario Torino-Lione. Questo intervento permetterà di realizzare il Servizio Ferroviario Metropolitano in grado di fornire una risposta importante per un trasporto pubblico nell’interesse di centinaia di migliaia di pendolari.
4. Nessuna compensazione. La vera “compensazione” sono gli interventi previsti dal Progetto Strategico della Provincia di Torino, provvedendo ad un miglioramento della linea storica e a un potenziamento del servizio per i passeggeri. In soldoni, metropolitana fino ad Avigliana. Tutto questo può essere fatto solo con il consenso della popolazione e delle amministrazioni locali.
5. Rispetto per gli accordi del Progetto Strategico per il territorio interessato dal collegamento ferroviario Torino-Lione è il “pacchetto” di proposte e di sviluppo che è stato predisposto con il coinvolgimento dell’intero sistema istituzionale e dalle rappresentanze sociali.
Ovviamente, per tornare a discutere nel merito dell’opera, chiediamo che cessino immediatamente gli scontri e che il Ministro dell'Interno Maroni si faccia carico della gravità della situazione.
C’è poi un’ultima questione, che riguarda la politica con la P maiuscola. Quella che amministra i territori, che affronta i problemi con serietà ma anche con fantasia e con coraggio, che migliora la vita quotidiana delle persone. Che riduce i conflitti e non gioca ad alimentarli utilizzando le forza dell’ordine per aprire i cantieri.
Ancora una volta ci sentiamo di condividere i principi che ispirarono il Fare che, a nostro avviso, è stato caricato di una eccessiva valenza tecnica, tralasciando la sua importanza politica, perdendosi nel mare delle proposte e dei progetti che hanno accompagnato la storia ventennale della Tav. Questa è stata la più grande debolezza della politica della nostra valle. Avere una proposta concreta e credibile e non difenderla con la forza che sarebbe stata necessaria. Anche per un’eccessiva “timidezza” nei confronti delle frange più radicali del “movimento”.
Gli scontri di Chiomonte ci dicono che è giunto il momento di recuperare il tempo perso.
Dobbiamo avere l’ambizione di rilanciare una proposta in grado di cambiare la metodologia di costruzione delle grandi opere pubbliche in Italia e in Europa, coinvolgendo le amministrazioni dei territori coinvolti, tutelando l’ambiente e risparmiando denaro pubblico. Solo così riusciremo a far uscire la Valsusa dall’isolamento politico in cui è piombata e ad affrontare un problema in maniera ragionevole ed efficace.
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