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Risultati per '5-2001'
SUBSONICA 18/05/01

Gianni, il nostro fo ..

Gianni, il nostro fonico, era alquanto titubante quando Max gli ha detto: "Ok adesso registriamo - buona la prima - uno strumentista di alto livello". In sala di ripresa si stava preparando Ferruccio - il papà di Max - con il suo trapano per eseguire alcune take rumoristiche sul ritornello del pezzo che stiamo arrangiando. Molato anche il piatto di un Ninja piuttosto perplesso.

Questa sera incontreremo Stefano Accorsi e Marco Ponti rispettivamente interprete principale e regista di "Santa maradona", film in fase di lavorazione e in uscita per l'autunno. Parteciperemo alla colonna sonora molto probabilmente con un brano del nuovo disco.


subsonica 08/05/01 01:08

tora,tora,tour

aspettiamo notizie dettagliate nonchè comunicato stampa ufficiale del tora,tora,tour per girarle sul sito.Cos' evitiamo di farci cappelle. Intanto per la cronaca oggi ci ha telefonato Manuel Agnelli piuttosto esaltato dall'aver conosciuto Perry Farrel(Jane's Addiction)che è anche l'ideatore del loollapalooza festival, il quale si è complimentato per il nome tora tora tour. Manuel ha girato a Max i complimenti il quale però gli ha rivelato di non credere di esserne stato l'ideatore in quella tavolata di ciucchi.Anche se lo ha sostenuto fin dalle prime battute.O.K ora annerite, fate un bel copia incolla e salvatelo nella cartella del chiccazzosenefrega.


SUBSONICA 07/05/01

Giornata all'insegna ..

Giornata all'insegna del rumorismo batteristico più dissennato. Pelli sfibrate piatti pieni di catene e catenine, lamiere percosse. Tutto rigorosamente fatto a mano non campionato. Bass vicio addetto alla stoppatura a mano e in diretta di piatti chiodati e distorti si ritrova a fare anche da massiccio sostegno per un enorme foglio di lamiera chiesto in prestito per l'occasione all'idraulico in cortile. L'effetto è molto colonna sonora da thriller di fantascienza di quando musiche ed effetti non venivano ancora concepite via midi.

Riportiamo qui la segnalazione giunta oggi via mail di un' interessante articolo ... >>.


SUBSONICA 06/05/01

Ore 14. Appuntamen ..

Ore 14. Appuntamento in studio per terminare spot e comunicati per la "notte della groova" di giovedì prossimo e poi al volo - si fa per dire vista la quieta giornata pedonale di blocco del traffico - in Piazza per seguire la partenza del concerto.

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L'atmosfera è cool c'è il sole e dietro il palco è un susseguirsi di abbracci e spalle battute tra amici resi ancora più complici dalla stessa preoccupazione. 
Cesare Vodani, presentatore e Fabrizio Gargarone (Hiroshima) coordinatore, ci coinvolgono per valutare il tono della comunicazione da tenere. Ci troviamo tutti d'accordo nell'evitare il carattere sloganistico e puntiamo piuttosto sulla semplice e diretta comunicazione sfoltita da qualsiasi tono dottrinale. In una atmosfera pre-elettorale dai toni saturi pensiamo che basti ed avanzi far parlare i politici Ghiglia (a.n. candidato vice-sindaco) e Rosso (f.i. candidato sindaco) attraverso le loro stesse inquietanti dichiarazioni riportate dai giornali. Più par-condicio di così! 
Il concerto vede una grande affluenza già dalle prime battute verso le 17 sotto le prime minacciose nuvole. I giornali parleranno di presenze tra le dieci e le quindicimila persone destinate ad aumentare considerevolmente per la sera. 

Partono gli Archita con un energico ska e rispondono per il cambio palco i d.j. di Radio-flash. Trait d'union (reggae) Alcoor (indie rock) sempre d.j. e poi Medusa con un set davvero convincente. Le comunicazioni dei giovani musicisti dal palco hanno un sapore di dichiarazione d'amore per la città così com'è. Per come si vorrebbe che rimanesse anche dopo le elezioni, la più viva d'Italia. I Medusa spendono parole a favore dei centri sociali dove effettivamente è nata molta della musica proposta ieri sul palco. Vodani fa seguito riportando alcune esplicite affermazioni di Rosso riguardanti la precisa volontà di sgomberare i teppisti che occupano stabili del comune. Ovviamente il candidato forzista dimentica di ammettere che per lo più si tratta di strutture abbandonate da decenni. 

A seguire Slep, vecchia pellaccia del rock-blues che anziché suonare i tre brani previsti suona quasi tre lp, terminando come da copione con la chitarra dietro le spalle a macinare vorticose pentatoniche. I più giovani faticano a comprendere, i più attempati gli vogliono bene come si vuole bene alla mole antonelliana. I Mambassa partono traditi dall'emozione di trovarsi di fronte ad una piazza sempre più stipata e fanno un po' di freestyle sull'attacco di "8 giorni" ma si riprendono prontamente ed infilano una sequela di pezzi molto coinvolgenti. Il cantante Stefano Sardo dichiara durante lo special di un brano "non siamo di Torino, ci separano 50 Km di pendolarismo quasi quotidiano ma recentemente ci sentiamo come adottati da questa città che abbiamo visto cambiare così radicalmente". Alcuni appelli del presentatore ricordano che in base ai recenti sondaggi un'astensione equivale ad appoggiare il centro-destra. E si parla di razzismo. "Sentiamo parlare di sicurezza, tutti noi vogliamo una città più sicura dove chi sbaglia venga adeguatamente punito indipendentemente dal colore della pelle. Questa si chiama giustizia, il resto si chiama razzismo". Dalle valli occitane vengono a dare manforte anche i Lou Dalfin che ricordano come si possa preservare la propria identità culturale senza ricorrere all'arroganza. Sergio Berardo imbracciando la sua ghironda dichiara di apprezzare moltissimo Torino e di essere preoccupato dalla possibilità di una chiusura di destra. Spende parole anche sul 25 Aprile ironizzando sulle dichiarazioni di Forza Italia inerenti al tentativo di gestire in comproprietà la ricorrenza. Dopo di che prende piazza Castello e la ribalta. Danze occitane mischiate a pogo sfrenato a vista d'occhio. Chiudono il pomeriggio gli storici Statuto. Verso le 20 gli strumenti si riposano per lasciare spazio ai d.j. Vespa, De masi, Ale di Maggio, Mauzead, Seba mc. e Valletta. La house torna in piazza Castello dopo il riuscitissimo Capodanno 2001. La scena della club-culture torinese manifesta al pari degli altri artisti la propria preoccupazione per le sorti della notte in città. Troppo spesso difatti la concezione di ordine pubblico da parte della destra si risolve unicamente nel tentativo di limitare gli orari nei luoghi d'incontro. Una città chiusa in casa di fronte al televisore, aperta solo nei circuiti del divertimento prefabbricato dove accede chi ha soldi da spendere e un vestito adeguato da esibire, è la concezione messa in atto dalle amministrazioni di centro-destra in troppe occasioni.

Si riparte con i divertenti Fratelli Sberlicchio con le loro irriverenze trash che ospitano per l'occasione sul palco anche Johnson Righeira. La piazza è piena all'inverosimile. E' il momento dei gruppi provenienti dall'area dei centri sociali. Suonano gli Arturo con  Gigio degli indimenticati C.o.v alla voce che tiene la scena con movimenti convulsi e magnetici. Si picchia duro anche con i successivi Linea 77, il gruppo che sprigiona più energia dell'intera giornata. Le transenne flettono di fronte al pogo della piazza impensierendo la security. I linea sono la rappresentazione di una realtà nata in un centro sociale che riesce ad affermarsi nei circuiti stranieri. Contratto in Inghilterra e numerosi tour europei. La migliore risposta a chi vede nelle occupazioni solo il proliferare di teppismo ed inclinazioni devianti. Nelle loro parole "chiunque prenda posto in quel palazzo sappia che non riuscirà mai a sgomberare!" la fierezza della propria provenienza. Seguono letture di altre dichiarazioni a riguardo fatte dal candidato del centro-destra Rosso che non stiamo neanche più a riportare.

Amici di Roland con il loro cartoon-punk e si balla con Goldrake, Daitarn e gli altri eroi dei fumetti. Goldrake viene in particolare evocato nella presentazione come il super-amico che fa un culo così a tutti i nostri nemici. "Con tanto amore però".

Ripartono le danze con i Tribà di Vito Miccolis, mattatori dell'etere radiofonico su tutti i principali network. 

Persiana Jones demoralizzati dal triste risultato calcistico (pareggio della Roma agli ultimi minuti e stagione da dimenticare per la Juve) suonano il loro set ska-core mentre arrivano   goccioloni molto più incazzosi di quegli sporadici del pomeriggio. In precedenza il regista Davide Ferrario ("tutti giù per terra") con la complicità del video-maker Alessandro Amaducci armato di uno schermo dalle dimensioni ridotte dichiarava di essersi innamorato di Torino al punto da decidere di viverci. Il suo interesse per la città è stato catturato dalle periferie più che dall'aspetto storico-monumentale. E proprio nelle periferie viene girato il divertente video-intervista che la piazza segue con sorprendente attenzione. 

La pioggia decima vittime ma la maggior parte dei fuggitivi trova riparo sotto i portici sabaudi. I Mau Mau appena arrivati per l'occasione dalla Basilicata salgono sul palco. Bellissimo il loro set e suggestiva la loro richiesta di alzare mani tremolanti sotto le gocce a ricordare il rischio dell'avvento di un nuovo medioevo in una città che aveva fatto intravedere finalmente bagliori.

Tocca a noi. La manifestazione sta sforando con i tempi .Si deve chiudere alle 24 e qualcuno deve tagliare il proprio set. Sentendoci un po' padroni di casa decidiamo di penalizzarci e di conseguenza purtroppo penalizzare anche chi ci aspettava di più. Pensiamo di avere fatto una scelta giusta in sintonia con lo spirito della giornata anche se molti ce la rimproverano. Per quanto ci riguarda il brevissimo tempo a disposizione per il line-check e alcuni problemuzzi tecnici ci hanno creato non pochi disagi. Quando sul palco alterni gruppi per 8 ore è naturale che verso la fine si raccolgano magagne sui collegamenti e altri dissesti vari. Ci ritroviamo a suonare un po' a memoria ricordandoci che la nostra presenza in quel contesto è più importante della pulizia dell'esecuzione e Samuel  presenta: "Buonasera a tutti siamo i Subsonica e siamo qui per difendere la nostra città". Preso blu Liberi tutti e Tutti i miei sbagli. Un intervento di Max che dopo aver ringraziato afferma: "domenica si può decidere se votare o meno e per chi votare, tutte queste scelte vanno rispettate. Quella che però proprio non riusciamo a rispettare è l'arroganza delle parole di Ghiglia e di Rosso. Parole che offendono l'intelligenza di Torino, una città che vogliamo continuare a vedere viva, libera ed aperta" 

Chiudono gli Africa Unite con diverse cover di Marley (in uscita un album di tributo ), "il partigiano John" "sotto pressione" e l'invito da parte di Bunna a tenere alta la guardia.

Durante la serata, fra una band e l'altra danno il loro contributo i dj Richard 1, CharlieMiss Lara e il set di General Elektrik.

Una menzione particolare va al presentatore dell'intera giornata, Cesare Vodani, che dopo otto ore di presenza sul palco, elenca per i ringraziamenti finali tutti gli artisti e gli organizzatori praticamente dando fiato all'ultima corda vocale rimasta intatta.

L'atmosfera dietro le quinte si è mantenuta viva e coinvolta durante tutta la durata dell'evento. La sensazione accomunante è stata la consapevolezza del sapersi mettere in gioco con la compattezza dei momenti cruciali. La soddisfazione indipendentemente dalle sorti elettorali rimane nella certezza di aver dato vita nel migliore dei modi e con il migliore dei riscontri ad una giornata che nessuno dei protagonisti dimenticherà.


subsonica 04/05/01 22:16

concerto del 6 Maggi ..

concerto del 6 Maggio (e non 6 Giugno come maldestramente ha scritto uno pallido e mingherlino non facciamonomi)
Il concerto sarà ben calibrato dalle 16 alle 24. La scaletta verrà decisa il giorno stesso ma tendenzialmente credo che suoneremo abbastanza tardi. Dopo le 19 non c'è più il blocco quindi se non ci sono treni puoi usare la macchina.Noi saremo comunque presenti in loco dal pomeriggio per gustarci tutta la kermesse. Non vi aspettate un concerto lungo perchè suoneremo giusto un po' di pezzi.


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