Allora, domani sera sono previste un minimo di celebrazioni da Simon (ristorante messicano Don Pedro-vicino al cinema Eden) a Città di Castello. Una festa di commiato con m.c. Ivan "vi sono venuto a prendere" Arrazzo, d.j. Fresco e tutti quelli che vorranno intervenire. A grande richiesta Max potrà ripetere il numero dell'Iguana incontinente. Ovvero quello andato in scena tre giorni fa "....no, guarda non devi avere paura, é tranquilla guarda come se ne sta aggrappata alla spalla ,nooocazzooo sul golf nooo marooo che schifo mi ha cacato sul golf!" Insomma noi saremo lì. E Simon promette anche una rappresentanza della sua squadra di "fenomeni" di Castello. L'ATLETICO LISBORNIA. Le cui effigi sono ben visibili dietro al bancone. Quello col sombrero che sembra Boosta, in effetti é proprio Boosta allenatore onorario della formazione. A domani.
su rockstar di Dicembre, cos,ì tanto perché non ci diciate che non vi teniamo informati.
numero 1 FRANCHINO: é in assoluto il numero 1, qualche anno fa ricevette a casa una bolletta dell'acqua da 350.000 lire e decise di non farne più uso.
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numero 2 ITALO: ex marinaio, una volta congedato non ha mai restituito le chiavi della cambusa.
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numero 3 BILICO: atleta pare molto molto dotato, in paese dicono fino a oltre all'ombelico. Da cui Bilìco, appunto.
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numero 4 NENO: braccio destro di Franchino, ex ciclista con una borraccia carica come il serbatoio di una moto della Parigi Dakar.
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numero 5 TERESINA: abitualmente fa il vocalist nel ristorante di Simon e isolati attigui con poncho, sombrero e chitarra a tracolla marchiata "pedrito el drito". Per hobby durante il giorno trasporta legna.
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numero 6 e capitano della squadra, il mitico SIFONI: di lui si è già parlato. E' l'amante dell'avventura che un giorno dopo aver visto "Zanna bianca" ha radunato una mezza dozzina di cani randagi successivamente legati ad un surrogato di slitta costruita con 2 paraurti della 500 e un asse di legno. Al momento di incitare la muta con una frusta ha però rischiato di morire sbranato.
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numero7 MARTINELLI: detto Boccettone. Non certo perché gioca a bocce.
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numero8 PIPPOLINI (fratello): probabilmente il migliore atleta della squadra. una volta é stato convocato da una squadra della divisione scozzese. Non si é mai presentato (per capire perché torna indietro di una pag. sul diario di bordo)
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numero9 FABIETTO: non fa il veterinario, non ha mai salvato nessun cavallo da un burrone, né costruito biplani, né tantomeno pilotato aerei per andare alla ricerca di amici dispersi. però é il testimonial locale dell'amaro Montenegro. Chissà perché!
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numero 10 Michetti: grande fantasista e viveur. Imposta il gioco tra Città di Castello e Montecarlo.
numero11 TAPIRO: detto il ROMANIACO. Ala sinistra con spaziatura di gioco tra Castello e Bucarest.
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presidente SIMON:, nella foto é quello con la camicia rossa.
dirigente ENRICO: responsabile della campagna acquisti e dei rapporti con la tifoseria.
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allenatore BOOSTA: giovane e spregiudicato nei metodi di allenamento e'arrivato a Citta' di Castello per prendere in mano la squadra. Alla conferenza stampa dichiara serafico "il presidente mi ha dato fiducia e io lo ricambiero' portando questa squadra giovane e promettente al vertice del campionato, qualunque esso sia e a qualsiasi grad(azione) di difficoltà"
il nostro batterista ha esternato un amaro commento sulla buona volontà dei suoi due collaboratori per i lavori in sala prove.".....ma che cazzo dite altro che in tre , qui ci sono io, lana e woolite!"
Ci ha fatto troppo ridere.
TORINO, LUNEDi’ 23 DICEMBRE PROIEZIONI SUI MURI E SUI PALAZZI DI TORINO
Come gruppo di CINEASTI TORINESI, da lungo tempo attivi nell’ambito della documentazione sociale, stiamo lavorando collettivamente, da più di un mese, alla produzione di materiali visivi e sonori in grado di testimoniare e “raccontare” creativamente la LOTTA DEGLI OPERAI FIAT contro la messa in cassa integrazione e la paventata chiusura degli stabilimenti.
Perché riteniamo importante il ruolo che una documentazione indipendente, che non guardi solo alla cronaca spicciola, può e deve avere nei confronti di conflitti che coinvolgono in modo così drammatico un’intera collettività;
Perché percepiamo la crisi del maggiore gruppo industriale del paese come una sorta di spartiacque fondamentale anche e soprattutto per il futuro della nostra città;
Perché le conseguenze di un esito negativo della vicenda sarebbero devastanti sul piano sociale, in primo luogo per le migliaia di famiglie dei lavoratori del gruppo che già ora vivono in modo angosciato e drammatico l’evolversi degli eventi;
Perché pensiamo che girare e raccogliere immagini e suoni per un lavoro di memoria, documentazione e riflessione “altro” da ciò che quotidianamente e mediaticamente ci viene proposto significhi anche e soprattutto “inventarsi” nuovi modi di informare, aggregare, interagire col tessuto di una Torino che pare non rendersi ancora del tutto conto di quali implicazioni sociali, economiche culturali siano legate alla sorte dei lavoratori di quella che da sempre è stata l’industria simbolo del capitalismo italiano.
Abbiamo perciò attrezzato un furgone con un potentissimo videoproiettore, un generatore, sei casse acustiche, e preparato un’ora di immagini (riprese durante i cortei, le assemblee, i picchetti, montaggi di repertorio, interviste) che proietteremo
LUNEDI’ 23 DICEMBRE DIRETTAMENTE E SPETTACOLARMENTE SUI MURI E SUI PALAZZI DELLA CITTA’
(in PIAZZA CASTELLO ore 17.30, al LiINGOTTO ore 19.00,
in Via SETTEMBRINI angolo. C.SO AGNELLI ore 21.30, in PIAZZA PALAZZO DI CITTa’ ore 23.30)
in una sorta di “CINEGIORNALE ITINERANTE”, in grado di ricordare alla gente, coinvolgendola, che, anche a Natale, la ferita rimane aperta.
Una “provocazione” e una riflessione a cui siete tutti invitati.
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