logo Subsonica
Risultati per '1-2002'
subsonica- valerio soave 09/01/02 23:47

il prezzo dell'album

Abbiamo chiesto al nostro discografico Valerio Soave di raccontare anche a voi, visto il grande (sanissimo) interesse suscitato dall'argomento, alcune cose importanti riguardanti il prezzo di copertina dell'album. E' giusto cercare di vederci chiaro allontanando da una parte gli isterici appelli all'acquisto-salvaguardia del prodotto- musica nei negozi e dall'altra alcune inossidabili convinzioni non prive di un certo gusto retorico. Fortunatamente ognuno sarà libero di agire come meglio crede(e dispone)ma riteniamo sia importante al di là di tutto cercare di vederci chiaro.

VALERIO SOAVE MESCAL onmescal@tin.it [ IP: 212.216.71.107 - 8/1/2002 20:34:59 ]


PREZZO DEL DISCO
Avendo letto parecchie domande circa il prezzo di Amorematico,credo sia opportuno tentare di spiegare alcuni meccanismi che generano un certo prezzo al pubblico.Mescal e' una etichetta indipendente a tutti gli effetti,completamente scollegata da qualsiasi tipo di logica "globale" delle multinazionali del disco;Mescal produce e promuove i propri album esclusivamente con i proventi (percentuali ovviamente)delle vendite degli stessi.Mescal sviluppa i progetti musicali cercando di esaltarne le qualita'e lasciando piena autonomia e liberta' artistica.Mescal,pero',non ha la possibilita' di distribuire direttamente i dischi in tutti i negozi.Per fare questo occorre avvalersi di una rete di 120-130 venditori diretti piu' altrettanti collegati (tramite grossisti)che permetta di arrivare veramente su tutto il territorio.Le uniche aziende dotate di una forza distributrice cosi' capillare sono oggi,in Italia,le cd.multinazionali del disco (EMI,WARNER,UNIVERSAL,SONY MUSIC,BMG).Quest'anno Mescal e' distribuita in Italia da Sony.
La politica Mescal e' quella di contenere il prezzo dell'album intorno ai 15.44 euro.(sotto le 30.000 lire per intenderci).Nel 2001 sono stati pubblicati con tale suggerimento sulla copertina i dischi di Sushi,Caravane de ville,Tora!Tora!,Francesco-c,FNF,BuonA Audrey,Cisco e la casa del vento,Santa Maradona dei Motel Connection.
Tutti album che,tra spese sostenute per registrazioni,mix,mastering,promozione e marketing non
comportavano costi eccessivi.(Per capirci:ogni progetto
poteva essere contenuto nei 150-200 milioni,qualcuno addirittura sotto i cento).Questo ragionamento,ovviamente,non e' possibile farlo su un progetto come quello dei Subsonica,il quale necessita di
(oltre ad una certa cura nelle registrazioni e quindi nella ricerca di strumentazioni adeguate e costose)iniziative promozionali e di marketing con costi enormemente superiori.Se Mescal applicasse un suggerimento di prezzo speciale sulla cover del disco (come richiedevano MAX e co.),vendendo le stesse quantita' di Microchip Emozionale si troverebbe un passivo di circa 150.000 euro (quasi trecentomilioni di lire).Inoltre posso dire che Mescal puo' controllare il prezzo praticato al negoziante e non al pubblico.Tra sconti e Iva i negozianti sono tranquillamente in grado di vendere il disco tra le 33 e le 36000 lire ovvero circa 18 euro.Dipende dal singolo rivenditore,dalla grandezza del magazzino che ha, da altri fattori del singolo negoziante decidere di applicare un prezzo piuttosto che un altro.Sperando di aver piu' o meno spiegato il perche' di un certo prezzo rimango comunuqe disponibile a spiegare piu' approfonditamente,a chi interessasse,i meccanismi ulteriori che portano ad un certo prezzo. Ciao a tutti e grazie per l'attenzione.


SUBSONICA 07/01/02

Capodanno Max G ..

Capodanno Max

Giusto per la cronaca, dopo aver trascorso le sue vacanze estive in una corsia dell'ospedale di Pinerolo, il nostro presidente ha deciso di ricaricarsi dopo le fatiche dell'album e prima di quelle promozionali e concertistiche, concedendosi uno scampolo d'estate. 
Destinazione Martinica. 
Dopo aver scelto una località isolatissima e fuori dalle rotte turistiche, nel nord dell'isola il nostro ha prodotto intensissima attività di tipo r.e.m, a letto e sotto le palme caraibiche. La giornata più balneare è stata ispirata dall'unica testata italiana reperita che riportava il seguente titolo in prima pagina "L'italia stretta da una morsa di gelo e di freddo". Pare sia stato il ritornellino canticciato dal presidente intento nell'euforico ripasso dei 5 stili notatori. A far compagnia al nostro presidente-chitarrista durante l'esplorazione della lussurreggianteex isola dei pirati ed attuale territorio europeo (proprio così!) ed alla sua graziosissima colei, un paio di interessantissime conoscenze. 
Una cervellonissima responsabile editoriale (da Pennac alla Yoshimoto per citare le firme più pop) ed una brillante ricercatrice biologica con la quale disquisire amabilmente di cellule staminali tra un petit punch ed una passata di protezione mille percento. Che cosa chiedere di più ad una vacanza mentre il resto della band (lanuti esclusi ovviamente) era impegnata a battere i denti, allestire sala prove e far girare strutture? 
Un ultimo reportage. La Martinica insieme ad insospettabili altre isole decisamente extra continentali è a tutti gli effetti territorio europeo. Cioè storie di carta d'identità, euri, e tanto di discorso fatto dal cantante del gruppo creolo per la mezzanotte di capodanno. Un pippone incredibilmente appassionato sull'Europa Unita e sulla moneta unica da non credere d'essere persi in mezzo alle antille. L'unica nota confortante in mezzo a tutta quella imprevedibile efficienza fatta di strade funzionanti, servizi al limite dell'ineccepibile a testimonianza del proverbiale "svacco" caraibico: il conto alla rovescia effettuato con buoni dieci minuti di ritardo. E sì perché la band era troppo presa bene per poter interrompere le percussioni della zuck giusto per l'incombenza del count-down. 
Altra annotazione per l'agenda del c.c.s.n.f. Sedutosi al tavolo per il cenone creolo Max giratosi ha inquadrato un familiare primissimo piano. Trattavasi di "Biula", il batterista dei Loschi Dezi (costola originaria dei Mau-Mau con cui Max ha firmato la sua prima produzione) salutato per l'ultima volta almeno dieci anni prima. I due sono rimasti a fissarsi con il flute in mano e l'espressione beota in un fermo immagine alla matrix per un tot di tempo per poi decidere di unire i tavoli e festeggiare il caldissimo capodanno tropicale.

Capodanno Boosta

Come un eroe decadente e solitario mosso dalla malinconia o, forse, come un agente della digos nella vita di tutti i giorni, metto il mio corpo in una croma metallizzata del 92 e mi incollo alternativamente alle 2/3 corsie dell’autostrada che mi portera’ a ferrara, dove, solo in mezzo a molti, passero’ il capodanno.
Arrivo incastrato nei pensieri al locale dopo essere stato radioguidato dal giovane addetto alla mia figura per l’imminente serata.
Il locale e’ bello e molto grande con un bel palco per fare concerti. Stringo mani, come al momento della pace, durante la messa solenne di pasqua in p.zza san pietro.
Impacchettato, vengo cataputato in albergo, dove ceno, compio abluzioni, rilasso il mio corpo in quel laghetto dimmerda che puo’ essere la tv il 31 dicembre.
La serata, al contrario e’ divertente, la gente si sfascia in maniera direttamente proporzionale ai minuti che passano.
Due ore dura il mio d.j.set.
Tutto tranquillo tranne un momento di tensione nel quale un aborigeno fa cenno di non gradire un stop prolungato durante uno dei miei dischi preferiti. Io,gioviale,lo invito a salire sul palco con simpatici gesti della mano, convenzionalmente riconosciuti e con una grandissima preso sul giovane scalmanato, il ragazzo accenna a salire e io,per salutarlo insieme all’anno nuovo, mi munisco di reggichitarra del gruppo precedente.
La sicurezza vede la scena e ci divide impedendo quei pochi gesti di saluto che ci saremmo scambiati, pazienza, sara’ per la prossima volta.
Questo, in breve, e’ stato quanto.

 

Capodanno Samuel - Ninja - concerto Motel connection a Genova 

L'appuntamento è all'una per caricare gli strumenti, però tutti arrivano alle due: forse qualcuno aveva gia iniziato i festeggiamenti di capodanno.
L'insolito equipaggio è formato da i tre Motel connection (Samuel, DJ Pisti e Pierfunk), dal Ninja, che non avendo trovato una festa all'altezza delle aspettative ha deciso di unirsi alla banda in qualità di incursore ritmico, e da un variopinto manipoli di amici aggregati fra cui Gamba (direttore della Lutece, famoso locale torinese) in qualità di druido e da Alessandro fratello di Pierfunk, consigliere del druido e responsabile delle relazioni esterne.
La giornata appare subito particolarmente insolita anche perché Samuel oltre a caricare gli strumenti, si mette alla guida del furgone, rimanendoci fino alla destinazione.
Arrivati a Genova incontriamo Cipo e Raffa, rispettivamente fonico e backliner dei Subsonica. Cipo proveniva da Campobasso dove il giorno precedente aveva mixato un concerto dei 99Posse in un locale che pare si chiamasse "La sfinge" o qualcosa del genere. Per la prima volta aveva utilizzato un sarcofago per sorreggere il mixer. Raffa invece si era alzato alle cinque di mattina per caricare l'impianto e per portarlo a destinazione. Il suo umore non era dei migliori visto che gli era stato affidato un mixer luci di cui non conosceva il significato di un solo tasto. E ce n'erano parecchi.

Il palco è in una piccola piazza nei pressi del Porto antico, all'imbocco di una strada che sale verso il centro storico. Ci è sembrata subito evidente lo sbaglio nella scelta dell'abbigliamento: forse convinti di trovare una temperatura più mite, non eravamo pronti ad affrontare il clima glaciale che ha caratterizzato la giornata. Anche a causa di ritardi tecnici sull'installazione dell'impianto luci, ci siamo immediatamente ritirati in un bar a scongelare le nostre estremità.
Era dai tempi del primo tour dei Subsonica che non vivevamo al momento del montaggio degli strumenti un'ansia così profonda, infatti era tipica caratteristica di Pierfunk gettare tutti nel panico al momento della disposizione sul palco. Dopo quattro prove scandite da un labirinto di "ociooeemhforsesipotrebbe, ocioonocosìnoncisiamo, maaaiometterei, ociooo" dell'ex bassista dei Subsonica, finalmente troviamo un compromesso. Accendiamo gli strumenti e ci rendiamo conto che pur non avendo mai provato insieme, la vibrazione è positiva.
Arriva il momento dell'agognato cenone di capodanno, che subito però si rivela un pacco. A colpi di lasagna fredda e salumi (?) rigorosamente serviti in piatti di plastica, le nostre aspettative si ridimensionano sensibilmente.
Usciti dal locale ci troviamo in una situazione di guerriglia urbana: marocchini che simpaticamente si infilano i raudi in tasca, famigliole con sacchetti pieni di botti che scagliano saette a destra e manca che neanche Giove, e noi - che fino allora ci eravamo reputati persone coraggiose -  che camminiamo radenti ai muri con occhio terrorizzato e passo spedito. Per scongiurare la situazione ci nascondiamo in furgone. Dopo aver trovato coraggio nell'ultima bottiglia di Ruhm rimasta, decidiamo di affrontare la folla per vivere gli ultimi minuti del 2001.
Festeggiamo il nuovo anno con circa un minuto di anticipo rispetto alla piazza seguendo il countdown del Ninja, che per l'occasione aveva mandato un suo clone a Greenwich per sincronizzare il proprio orologio. Di fronte alla perplessità di tutti i presenti Pierfunk ci regala una certezza: "non siamo noi in anticipo, sono gli altri in ritardo". La frase è subito adottata come motto per il 2002.
La piazza è già stipata quando i Motel Connection + Ninja salgono sul palco. Non è ancora finito il primo pezzo quando un marocchino ubriaco decide di salire sul palco a cantare. Sotto gli occhi pietrificati di Pierfunk accade l'inevitabile: quando i buttafuori tentano di scalzarlo dalla postazione conquistata a fatica, il bizzarro personaggio decide di aggrapparsi a tutto quello che trova: dopo aver strappato i cavi dell'amplificatore del basso, sradica dalla postazione dj il lettore cd con dentro tutte le basi dei Motel connection. La scena è scandita da un escalation di "ocio" di Pierfunk, tipica sua imprecazione. Fortunatamente Pisti aveva previsto l'eventualità e si era portato da casa i suoi lettori con una copia dei cd delle basi. Il concerto riparte e i Motel Connection suonano per la prima volta i brani della colonna sonora di Santa Maradona coadiuvati dalle incursioni ritmiche di Ninja, più scatenato che mai. La piazza completamente imballata pare gradire la performance riuscendo anche a far esplodere i raudi perfettamente a tempo.
Al termine del concerto, Pisti continua a suonare con un breve set di mezz'ora mentre gli altri componenti dell'equipaggio tentano ormai solo più di sopravvivere in qualche modo alla temperatura polare.
Dopo aver immagazzinato una quantità di freddo colossale ed essere stati segnati profondamente da ore e ore di continue esplosioni, il gruppo decide di abbandonare la piazza.
Poniamo tutte le nostre vite in mano a Cipo, proclamato all'unanimità come l'unico in grado di condurci a casa, e ci dirigiamo verso Torino. Alcuni sono riusciti a raggiungere la propria abitazione, di altri non se ne è più sentito parlare.


subsonica 06/01/02 22:55

allora

allora, si dice in bacheca che questo "Ruvido" di bologna sia un luogo malfrequentato. Noi ovviamente fino ad oggi ben poco ne potevamo sapere. Quello che sappiamo è che non pare ci siano in Bologna al momento locali sufficientemente adeguati per un concerto dei Subsonica. L'Estragon è veramente un po' troppo piccolo e stiamo cercando di fare meno palazzetti possibile. Le segnalazioni sul ruvido ci sono arrivate giusto oggi da un primo personaggio che non risulta reperibile al proprio indirizzo mail ma che si dichiara indignato ed ex fan. Ora, come già per il passato, nonostante al momento ci si ritrovi imbucati in sala prove dal mattino alla sera, cercheremo di indagare. C'è da dire che troppo spesso intorno ai locali si sollevano polveroni pseudo-ideologici che come finalità hanno puramente il discredito di una situazione a vantaggio di un'altra. L'aggettivo "fascio" è purtopo già stato utilizzato troppe volte a sproposito, giusto solo per favorire interesi di "bottega". Questo ci rende molto cauti nei giudizi da una parte e assai prevenuti nei riguardi di chi giunge a conclusioni affrettate (in questo caso anche nei nostri confronti), perchè in certi ambienti si ha la pessima abitudine di stigmatizzare anche solo per un semplice sentito dire. Rimaniamo in attesa di ulteriori.


subsonica 06/01/02 20:21

rispondere ed aggiornare

Dunque, le date sono ancora in piena trattativa quindi a presto avrete un ulteriore aggiornamento. E' vera la notizia che riguarda la nostra data torinese al Palastampa ma ancora non sappiamo con esattezza la data.
Venerdì sera- nel giorno di uscita di Amorematico- ci sarà una serata ai Dock's home con Boosta d.j. che prevede anche la presenza di Roger Rama, il d.j. produttore che ha collaborato in diversi episodi del disco. L'evento si intitolera "Atmosferico Party" e sarà una sorta di festa per il nuovo album. Aperto e gratuito con tessera a.i.c.s.(si può fare in-loco).


boosta comunica... 04/01/02 15:37

carissimi e carissim ..

carissimi e carissime,
nel comunicarvi con piacere il ritorno alla piena attivita' da parte dell'orchestra subsonica,mi soffermo brevemente su queste pagine per un futile quanto doveroso motivo.
prima di natale abbiamo incontrato diversi giornalisti in vista dell'uscita imminente dell'album;non tutti gli appartenenti alla categoria sopracitata hanno riportato esattamente le nostre parole,quindi, vi inviterei a leggere con attenzione gli articoli e,qualora rilevaste affermazioni di tipo"y" ossia quelle frasi che ti mettono in bocca il pensiero"machecazzostadicendo"prendete in considerazione il fatto che possa essere assolutamente sbagliata.
esempio: su "net-tv"(supplemento a "la stampa"di giovedi'3gennaio2002)
il disco che avrei bellamente consigliato sarebbe "jam & spoon",celeberrima cacata meta'anni 90,quando invece il mio consiglio volgeva verso "fischerspooner",duo newyorkese elettronico molto interessante.
perdonate il puntiglio.
ossequi.


Privacy - Copyright ©2023 Subsonica.it - 08531080011