allora: saremo sul palco del primo maggio, anche se nella prima serie di comunicati non siamo stati inseriti. Quindi se dovete organizzarvi, fatelo pure. Non abbiamo ancora certezze sugli orari ma sarà con tutta probabilità di sera.
-Continuiamo a ringraziarvi per le impressioni sull'Album. Per le manifestazioni di entusiasmo e per gli appunti, quando appaiono sinceri. A qualcuno forse sarà utile ricordare che la E.m.i. non ha quasi nemmeno ascolato i brani se non in una veste definitiva. Quindi se qualcosa di "terrestre" può non corrispondere alle aspettative, evitatevi pure il luogo comune del passaggio major. Non c'entra proprio nulla. E' curioso notare come sovente le motivazioni per l'apprezzamento o lo spreferimento (vai Dante, fatti una capriola nella tomba!)di taluni brani si rassomiglino,mentre a turno sono proprio le canzoni stesse a ruotare. Mondo bello e vario.
-promozione tv. Può piacere o no, ma l'abbiamo sempre fatta, a partire dal primo album (quando ci chiamavano). Questa volta è stato più semplice dire di no ad alcune trasmissioni, laddove in passato è stato assai faticoso. Ma il capitolo Valerio Soave&Mescal, alla luce delle ultime-poco-sorprendenti mosse, meriterà un approfondimento a parte. Che avremmo volentieri risparmiato a tutti.
- I testi di questo album talvolta hanno uno stile differente, perchè c'è stato un differente coinvolgimento di gruppo. Non c'è una scelta di linguaggio più universale in un brano come "Dormi" e nella sua semplicità. C'è un brano interamente composto da Samuel che ci ha colpiti per la sua lineare intensità. Se poi qualcuno davvero crede che non ci siano territori di contatto fra un'atmosfera acustica- rarefatta e il mondo dell'elettronice, forse è arrivato il momento di riscoprire capolavori come "Another green world" di un padre della musica elettronica: Brian Eno. Fa bene alla salute, allo spirito, amplia l'immaginario e lo rende immune da paragoni fuori luogo con gli alfieri della musica leggera.
-Forse non lo abbiamo chiarito a sufficienza, ma il tour prosegue anche l'estate e forse oltre. pensiamo di riuscire entro la fine dell'anno ad arrivare un po' ovunque.
-i costi del concerto sono molto alti? Certo, movere 34 persone, 3 tir e portarsi dietro l'intera struttura di palco è costoso.Il prezzo del biglietto è basso, di conseguenza i luoghi al di sotto di una certa affluenza sono in questa fase tagliati fuori. Ovvio che ci aspettiamo la sassaiola del ve la tirate-era bello quando ballavamo in 5 sotto il palco (era bello e differente anche per noi e certi ricordi nulla li cancellerà)-mio cugino ha una festa della birra a salcazzoloinferiore e non può organizzarvi-
Esistono scelte: e la nostra è stata quella di portare in giro uno spettacolo potente e completo e di farlo pagare poco al pubblico senza che promoter e agenzie ci debbano perdere. Senza rinunciare alle date di sostegno per realtà storiche come Sherwood o Onda d'urto.In un futuro non escludiamo la possibilità di ridimensionare la struttura e portare uno sèpettacolo in luoghi dalle dimensioni ridotte.
-Non teniamo una bacheca senza password ed identificazioni (mazza quante identità multiple si celano sotto gli stessi i.p. talvolta) solo per sentire profumo d'incenso. Ci piace, ci è sempre piaciuto il contatto ruvido e diretto,e siamo uno dei pochi gruppi a permetterlo. Ma un infinitamente grazie, va a chi provando emozioni da questo disco ci comunica il propro coinvolgimento.
Grazie, a tutti comunque.
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