"Coriandoli a natale" è l'unico brano che Gigi Restagno (9.8.57 - 15.1.97) abbia mai cantato in italiano. L'adattamento italiano del testo è stato curato scritto da Luca Ragagnin nel '96, e le sue parole tracciavano un profilo straordinariamente preciso della figura del irrequieto e carismatico personaggio-musicista.Gigi Restagno è stato un personaggio simbolo della Torino creativa in cui affonda le radici la vocazione cosmopolita e al tempo stesso legata ai propri riferimenti locali che anima la storia dei Subsonica.
Gigi era molte cose in uomo solo.
Il primo a piegare con efficacia strumenti provenienti dall'estero, come punk, beat e new wave, all'urgenza comunicativa della città, in fuga dagli orizzonti esclusivamente industriali del suo passato come dal tunnel degli anni di piombo. Fu in tal senso decisiva la vicenda della sua prima band, i Blind Alley; e ricco di scenari futuribili il percorso dei DeAfear, in cui era direttamente coinvolto Max Casacci.
Restagno scriveva canzoni eccellenti con facilità impressionante, aveva una presenza scenica indimenticabile, uno stile che oltrepassava la contingenza delle mode in virtù di una ricerca del bello assoluto da dandy di tempra.
Ma Gigi era anche altro.
Un disc jockey e speaker radiofonico di enorme talento, cui l'emittente indipendente più quotata dell'etere cittadino, Radio Flash, consegnò lo scettro mai raccolto di direttore artistico. Un mod nell'anima, legato a doppio filo all'ambiente di piazza Statuto; una faccia da copertina di The Face, il mensile londinese testimone e motore della nascita della club culture; un uomo tormentato, infine, che un giorno vestì il suo abito migliore per recarsi all'appuntamento con la Morte, capolinea di un finale di partita giocato all'insegna di derive fisiologicamente legate alla sua magnifica dannazione.
Paolo Ferrari
Anche Luca Ragagnin ci ha mandato qualche parola su Gigi Restagno in formato PDF [LEGGI]
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