ho rivisto da poco Paz e mi era rimasta in mente quell'atmosfera, ecco il motivo della bonaria conclusione del messaggio precedente. Bologna è staa forse una delle città meglio amministrate d'Italia dal dopoguerra. I tanto vituperati comunisti mangiabambini che esistono solo più nei discorsi di quelli che sostengono che il comunismo è morto e danno così vita ad un cortocircuito monotematico e demenziale, hanno prodotto servizi e ricchezza come nessun'altro nello stivale, prima di molti altri. Il sistema legato alle amministrazioni rosse ha favorito una gran quantità di benessere che non è sempre direttamente proporzionale alla vivacità intellettuale. Il passaggio dal benessere conclamato alle tendenze politiche più egoistiche è breve. Continuo a vedere negli studenti che giungno al capoluogo da mezza italia, la linfa vitale della Bologna delle sue stagioni più indimenticabili.
Ora, io sono tra quelli più che convinti che nulla oramai possa salvare questa mediocre e arrogante destra italiana dal tracollo rovinoso e non mi scaldo più di tanto sulla condana pubblica di Berlusconi che rischia di diventare una fossilizzazione del pensiero quasi sclerotica quanto la ridicola crociata "antinazistirossi" della fazione opposta. Il fatto è che tutti al momento sopravvalutano il potere della televisione, che secondo me in quanto a reale incidenza sulle scelte di pensieo della gente è in una fase piuttosto critica. Basti pensare all'attività frenetica di legittimazione della guerra (assolutamente illegittima) contrapposta al reale manifestazione di pensiero pensiero della gente. Se questa sopravalutazione è la campana a morto dell'attuale potere politico rischia anche di diventare l'abbaglio della sinistra moderata in cerca di voti da rosicare. Il fatto è che nei dibattiti televisivi si vedono le solite dieci facce, che non dicono più molto a nessuno. Ferrara potrà pure strillare ai "mangiabambini" che tanto basta inquadrarlo vicino a Fassino per capire da chi un bimbmetto avrebbe più paura di essere sbranato. Ben diversa era il tempo dell'ascesa del cavaliere che fece il pieno di voti non già perchè ispiava fiducia ed onestà (in italia ci facciamo anche ipnotizzare ma su certi argomenti abbiamo tutti l'antenna), ma al contrario perchè incarnava un'archetipo dal fascino irresistibile in Italia. Il furbo. Non importa se giunto con mezzi legittimi o meno, chi se ne frega "tanto si sa come vanno le cose"..."tanto si sa sono tutti uguali". Il ladro piuttosto, meglio del politicismo minimalista semiserio e semi televisivo della fazione opposta. E come al solito, meglio una bugia semplice che una verità complessa ed ingarbugliata. Ora però annaspa e si contorce sempre più succube di se stesso e i suoi luogotenenti hanno perso la sicumera, abbaiano sempre più aggressivi e visibilmente insicuri, remixando formule di comunicazione prive di comunicazione reale.
Che cosa volevo dire? Che Bologna è bellissima, solo che a volte, sembra più una bella addormentata assopita sul ricco cuscino che si è ricamata da sola.
A proposito della mia personale stampa quotidiana, da buon pigro torinese a colazione spazzolo la Stampa del bar, e di notte vado giù di R.a.i. news 24. La roba più seria e al livello delle migliori televisioni internazionali che si trova in Italia al momento.
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