Concerto a Londra
Arrivammo a Londra. La vedemmo e la vincemmo. Le considerazioni del giorno sono illuminate da un sole tiepido e invitante.
Come quello di ieri. Il decollo da Torino č stato a metŕ della mattinata.
Una compagnia low cost rinomata con aerei nuovi molto prestanti ma con il pessimo richiamo del guadagno che obbliga gli altoparlanti di bordo e gli assistenti a continui strilloni per avvisare che tutto č in vendita, sempre, anche il giubbotto salvagente sotto il tuo sedile.
La pace urla vendetta ma la prospettiva di questa toccata e fuga in terra d'Albione con un sold out giá scritto č molto eccitante.
Manca la nostra parte. Quella di un concerto che renda onore al primo tutto esaurito dei Subsonica al Koko.
Il Koko é un mattone della storia della musica in Inghilterra. Davanti alla platea di 1500 persone ha scalciato, urlato, suonato, sussurrato la maggior parte della musica che riposa nelle vostre playlist.
Non c'e' tempo per il giro turistico.
I tempi sono stretti e, dopo un pasto veloce e carnivoro in un pub, andiamo sulla venue.
Il concerto sará ripreso per intero, cosi' le prove scorrono con attenzione davanti agli stucchi di questa bellissima sala multipiano dominata da una gigante mirrorball.
E quando dico gigante davvero la intendo tale.
Facciamo qualche intervista nei camerini e ci aggiriamo, phantoms of the opera tra le scale ed i cunicoli che conducono alla saletta bordo palco. Perchč č quasi ora.
Se nella vita avete avuto un gruppo o contate di averne uno, scoprirete quanto il momento piu' incredibile sia quello in cui le luci scendono e le urla salgono. Il tuo corpo si stacca da quello che ha intorno e sembra radiocomandato da quello che succede sotto il palco.
Suonare davanti a persone felici di essere li' a condividere quel momento é una droga, un privilegio, una necessitá, un desiderio e molto altro ancora.
La scaletta suona come deve suonare. al Koko ci sono i Subsonica e tante persone. Tutte insieme per regalarsi una serata speciale. Parte di memorabilia da cui attingere in un futuro prossimo o remoto.
Perché realizzare che nella vita stai viaggiando a cavalcioni dei tuoi desideri non é una brutta sensazione. Non lo č davvero.
Alla fine dello spettacolo amici, chiacchiere, risate, stanchezza, sushi finto in camerino: il corollario perfetto.
Poi la notte di riposo. Perché siamo a mezza via e domani parigi arriva in fretta.... e ci pensa Samuel salutando il pubblico di Londra con un commosso e sentito : mercě.
bye and take care.
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