Il tour è anche un’occasione per conoscere il territorio in tutte le sue sfaccettature, tra cui –e soprattutto- quella eno-gastronomica.
Ci svegliamo ancora frastornati dal bagno di folla del Palalottomatica che è praticamente ora di pranzo; siamo poco distanti dal Ponte Milvio di “mocciana” memoria e c’è un ristorantino che ci attende a braccia aperte. Ricordate che chi scrive in questo istante è il cuoco ufficiale della band, quindi fidatevi delle mie parole: ci facciamo un’abboffata epocale di pesce che ancora mi lascia l’acquolina in bocca! Io e il mio socio gourmet Samuel ci guardiamo negli occhi con grande intesa…this is it.
Precisiamo, però: il giro 2011 sta andando avanti nel segno di un serio rigore alimentare e alcolico (l’unico modo per reggere le tante date attaccate una all’altra), per cui le concessioni come quella di cui sopra sono sempre più rare!
Fine postilla. ;)
Viaggiare lungo lo stivale italiano mi incuriosisce sempre…oltre che insegnarti le differenze “socio-culturali” tra le varie regioni, il panorama stesso ti dice dove sei in modo inconfondibile.
Ed ecco che, dai morbidi colli romani, i contorni si fanno pian piano più aspri e selvaggi e la Campania fa capolino…sembro un vecchio stronzo un po’ poetico, eh? Ma, alla fine, naso occhi e orecchie sono grandi mezzi per rendere meravigliosi fatti e cose che la frenesia attuale ci fa sembrare scontati.
Arrivare al Palamaggiò di Caserta è un ‘impresa non da ridere. Per essere precisi, la località si chiama Castel Morrone, dove si arriva tra strade, stradine, tornanti e giravolte, bestemmie del nostro Ivan (la mappa GPS non è ancora aggiornata) e il cellulare che –quando dovrebbe servire- non prende. Il tutto viene ripagato dalle grandi risate che ci facciamo quando, giunti in loco, becchiamo un paio di bagarini e chiediamo loro il prezzo del biglietto…30 euro, interessa guagliò?
Così come per Verona, anche il palazzetto di Caserta mi rievoca memorie sportive: negli anni del Liceo, sono stato un grande tifoso della Tracer/Philips Milano di basket, che all’epoca (seconda metà anni 80) si contendeva il primato con la Mobilgirgi Caserta, nelle cui fila ha militato uno dei più grandi cestisti di sempre – Oscar, uomo da 40 punti a partita!
Tra l’altro è curioso come la temperatura, da queste parti, si discosti dall’estate primaverile che ci sta investendo in questi giorni…a Torino mi dicono che siamo vicini ai 30 gradi (!), mentre qui il giubbottino è d’ordinanza. Firmato: Vicio/colonnello Giuliacci.
Il check odierno serve per mettere a punto qualche micro-variazione sugli arrangiamenti - in particolare abbiamo deciso di accorciare Eva-Eva e Il cielo su Torino di qualche misura, per rendere tutto più fresco. Durante i viaggi, ascoltiamo puntualmente la registrazione della sera prima e questo ci da la possibilità di isolare i punti critici, cercando soluzioni migliori. Samuel ha rilevato notevoli problemi di ascolto nei concerti precedenti, per cui cerchiamo di alleviargli le sofferenze delle distorsioni dei nostri strumenti andando a ripulire dove si può…oggi è il turno di Aurora Sogna, nella quale –dopo ben 12 anni!- abbandono il giro di basso super-distorto del finale in cambio di una progressione più pulita e vagamente in odore di Cure.
C’è anche il tempo per una mini-riunione con il nostro management, per iniziare a mettere i puntini sulle “i” del tour estivo, che si preannuncia entusiasmante – ragazzi, vi terremo compagnia ancora per un bel po’!
Usciamo sul palco e ci attendono quasi 6000 persone, anche se da queste parti bisognerebbe contare tutto doppio, visto il calore con cui veniamo sempre accolti…
Tra di noi fila tutto liscio e la macchina gira a pieno ritmo: riprendere il cammino delle tournèe nei palazzetti necessita di parecchio olio negli ingranaggi e non c’è nessuna prova migliore di quella in campo, per mettersi in forma.
Le mani non sembrano più due pale da carpentiere e posso iniziare a concedermi anche qualche salto senza aver paura di prendere note a caso (o forse due z in mezzo rendono più l’idea?)….
Il tour è iniziato – lunga vita al tour!
Vicio
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