Questa mattina abbiamo registrato un pezzo fatto e finito, dal titolo "gli alberi". E' una canzone di Max, il quale in realtà era pure un
po' restio, sostenendo che il testo fosse un tantino deprimente. In
effetti il ritornello canta più o meno: "meeeentre tuuuutto muoooore",
fatto sta che a tutti è piaciuta molto, quindi è stata infilata nel sacco. Poi si vedrà: Ci sono già ottimi brani, dai titoli (provvisori) come sempre bizzari
tipo Godzilla, Guetto, Oliver. Quest' ultima è davvero sorprendente:
un medium time molto scarno con improvvise aperture orchestrali che
sembrano uscite dalla colonna sonora di un film indipendente
americano. Questi sono decisamente i Subsonica della maturità: si
capisce il punto di arrivo ma nemmeno lontanamente le influenze di
partenza.
Poi c'è una cyber ballata sintetica di Boosta, dolce stilosa e
tormentata con tastiere psicofarmaco e il relativo esperimento di testo (max) dal titolo "l'angelo alla finestra d'occidente".
Nel pomeriggio abbiamo aperto invece una delicatissima ballata di Samuel, nella quale sembra di avvertire il respiro di Anthony dei
Johnson. Il lavoro è stato quello di fare comparire la chitarra acustica per trovare soluzioni originali mantenendo ritmo e armonia
avvolgenti senza cover ricorrere al zan zan zazazan che con "il vento"
ha avuto il suo capolinea definitivo.
Come riferimenti abbiamo scomodato, innanzi tutto noi stessi, poi
Apparat, Murcof e il Brian Eno di Apollo. Domani capiremo certamente
meglio che cosa abbiamo combinato.
In zona aperitivo (da buoni torinesi, nemmeno sull'isola di Lost
potremmo saltare il rituale dell'aperitivo seppure casalingo), Max ha
tirato fuori dal cilindro il "Kuduro": genere musicale e relativa danza nata nelle favelas angolane. E così attaccati a you tube ci
siamo meravigliati e scompisciati per le movenze a metà tra il ballo degli zombie, la danza afro e l'hip hop più funambolico. Una danza il
cui nome deriva letteralmente da "culo duro", pare per via di un film
nel quale Van Damme ballava da uomo tutto d'un pezzo (di marmo),
tenendo schiena e glutei molto rigidi. E così in Angola, Mozambico, ma
anche Sud Africa è esplosa la moda, che è giunta fino al Portogallo.
Insomma per farla breve abbiamo naturalmente già tentato dei passi
rischiando l'osso del collo, vi invitiamo a fare altrettanto.
Un personaggio su tutti ci ha incuriositi, tal "Costuleta". Un rapper
senza la gamba destra che si dimena e si agita, stampella alla mano,
in mezzo alle angolane scosciate sentendosi il più figo del pianeta.
Se pensiamo che la nostra società si arroga il diritto di ritenersi la
più aperta e tollerante del mondo e poi per una cantante non bella che rischia di vincere (la versione inglese di x factor) un concorso "canoro", (non di bellezza!) succede il finimondo, mentre in Angola il
nostro Costuleta con la sua stampella ci dà dentro di brutto e diventa
una star, girando video che nemmeno "Ivo e Rolando", c'è da riflettere.
eccovi i link, fatene buon uso. A domani.
http://www.youtube.com/watch?v=4CkXhtw7UNk (Buraka som sistema
featuring Mia)
http://www.youtube.com/watch?v=dfA7N2SISCM (Costuleta video con tipe
in piscina...comunale)
http://www.youtube.com/watch?v=RQW1sSppdGM&feature=related (un
fottutissimo favela sound, altro che i neri di Mtv che rappano al
cellulare/ da non perdere il passo sulla schiena appena all'inizio, ma
nemmeno quello della bici)
http://www.youtube.com/watch?v=pQTHTRoDdmk (qui Costuleta dà
veramente tutto)
per saperne di più seguite il giornalista/ ricercatore musicale Andrea Pomini sul suo Blog
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