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SUBSONICA 01/12/08 17:57

Concerti all'Alcatraz - Milano (24-11-2008-25-11-2008)

Concerto a Milano - Alcatraz - 2700 persone (esaurito) - Lunedì

Concerto a Milano - Alcatraz - 2700 persone (esaurito) - Martedì

Il freddo torinese di questo lunedì mattina è tagliente. Non ho bisogno della macchina per raggiungere Piazza Vittorio. Sempre, passando davanti alla sua officina, saluto il gommista. Anche lui ha una piccola band e vedo nei suoi occhi il rammarico di non aver potuto trasformare la sua vera passione in lavoro quotidiano. A me è successo e non passa giorno senza che ringrazi per questo. Il tragitto davanti all'ex-zoo di Torino, trasformato in un bellissimo parco (con addirittura spiaggia di sabbia vera sul Po per i mesi caldi), è ora ricoperto di foglie. Col trolley non è proprio il massimo camminare in mezzo a un bosco. Passo sul ponte della Gran Madre e da circa 10 mesi a questa parte mi sale sempre la sindrome da "vecchia zia": vedo il terrapieno della diga "michelotti" in costruzione e mi chiedo "ma sono ancora li?" poi mi ricordo che lo stesso terrapieno di recente era arrivato a metà fiume prima di essere spazzato via dall'ultimo innalzamento del Po. Poi mi ricordo che questa scena stessa scena l'ho già vissuta quest'estate quando il terrapieno era arrivato a tre quarti del fiume. Sarebbe una barzelletta se non ci andassero di mezzo anche le mie tasse. "Vecchia zia" appunto.

Durante il viaggio verso Milano riusciamo addirittura a fare le prove su questo mirabolante mezzo che la Gibson ci ha gentilmente messo a disposizione per qualche giorno. Prove che non hanno a che fare con la serata ma sono finalizzate a creare una situazione di live "leggero" per le situazioni informali. Insomma non solo chitarre e basso acustico ma anche una batteria elettronica e un mini-sinth con cui ci cimenteremo - non senza un certo grado di improvvisazione - alla Fnac di Roma la prossima settimana.

Alcatraz. Non so se ne ho già parlato ma qui ho visto due concerti di quelli che non si dimenticano. Entrambi fra il 2000 e il 2001, uno è stato quello dei NIN, tour di Fragile, e l'altro dei Chemical Brothers alla prima apparizione ufficiale in Italia. Ricordo in particolare in questa occasione di essere stato letteralmente spostato all'inizio di "hey boys hey girls": avevo ingenuamente scambiato il cumulo di casse turbosound - accatastate a lato del palco e sulle quali mi ero comodamente seduto con il mio amico Cipo - per un espediente scenografico. Invece erano collegate. Tutte.

L'accoglienza milanese di entrambe le serate è oceanica e calorosa, difficile aspettarsì di più. Ora, i Subsonica hanno un rispetto altissimo delle persone davanti al palco, non si sono mai e poi mai risparmiati sia che fossero 20 o 20.000. Chi ha visto i primi concerti nel 97 lo sa perfettamente. Non è mia intenzione fare dei paragoni anche perchè stare sul palco rimane il motivo principale per cui questo gruppo esiste. Questo preambolo per dire che però, come accennavo nel precedente post "scomparso", qui a Milano - ed è un mio personalissimo punto di vista - succede sempre qualcosa di veramente speciale. L'approccio diurno "lavorativo" è frenetico, soffocante, quasi disumanizzante, in una città così non potrei mai viverci, ma l'alchimia che si sviluppa di notte con le persone che vedo da dietro la batteria (o dietro la consolle) è incredibile e unica.

Nella prima serata a onor del vero Samuel accusa qualche problema e il motivo è semplice da spiegare: la produzione di questo giro è tarata per club da circa mille persone della dimensione di un new age o un fillmore per fare degli esempi. L'Alcatraz è decisamente più grande e la pressione sonora degli strumenti sul palco questa sera non è sufficiente a coprire il ritorno pubblico/audio dalla platea. E Samuel, unico a non avere gli in-ear-monitor o le cuffie è particolarmente esposto. Nelle seconda serata arriverà un muro di Martin V8 come side-speaker per ogni lato del palco (roba che dieci anni fa era l'intero impianto con cui fare i concerti).

Grande affetto ci lega ai Bluvertigo, nel backstage troviamo Sergio e Andy. Si chiacchiera e si ricorda non senza un pizzico di nostalgia i tempi in cui facevamo i concerti insieme. Un certo effetto mi fa anche incontrare un divertito Alioscia, considerando che i Casinò sono stati ovviamente la nostra band italiana di riferimento negli anni 90.

Dopo la sera del 24 riceviamo l'invito a passare al De Sade (?). Trolley al seguito, esco dall'Alcatraz, raccolgo una quindicia di irriducibili terrestri, punto dritto al minaccioso esponente della security e al grido di "siamo i subsonica" faccio passare tutti quanti. Ambiente molto milanese ma facce quasi tutte torinesi al punto che sembra di stare in Piazza Vittorio. Si tratta infatti di un evento organizzato da un'appendice dei Linea77 che ha coinvolto oltre ai Casinò Royale anche i cari amici Bunna e Madaski. Uno o due (cento) drink poi via in albergo.

Insomma a voi tutti 2700+2700, siete stati grandi, grazie!

PS: ok me la compro una macchina fotografica decente.

PS2: mi è capitato di leggere questo post in bacheca: "ieri sera ero al concerto all'alcatraz e ho notato un episodio simpatico: in occasione del secondo rientro sul palco dei subsonica, Ninja è carambolato in terra nel tentativo di raggiungere la batteria?siete umani!!!"
Quello che manca è il fatto che la "carambola" in questione sia stata in realtà provocata da una mossa di judo di uno dei miei soci. Perché? Io non so perché. Siamo certamente umani ma qualcuno è anche un po' simpaticamente stronzo ;)

Ninja


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