La stanza d’albergo di Modena è stata risistemata notte tempo secondo i miei abituali e rigidi criteri ispirati alla tomba di Tutankhamon: noluce-norumore-nessunsegnodivita. Addirittura qui si può isolare l’ampia finestra con una corrispondente anta di legno massello scorrevole. Giga-valido.
Dopo un pranzo durato un paio di ere geologiche ci mettiamo in viaggio. Proiettiamo il recentissimo documentario di Alessandro Castelletto, “Tanzen mit Righeira”. E’ la storia di Johnson e Michael. In una Torino che, agli inizi degli anni 80, stava scandagliano il fondo del barattro in cui era precipitata, i Righeira sono riusciti a lanciare il primo segnale di quella ripresa che sarebbe arrivata molti anni dopo. Il commento è: ma come erano combinati? Eccezionali.
Dopo il solito imbuto bibblico a Mestre arriviamo a Treviso. Il sound-check è molto breve: Samuel è di nuovo in riserva con tutte le spie del cruscotto accese. Già, dopo aver spostato un appuntamento per più o meno ventiduemila persone, il nostro lead vocalist si è ripreso per poi avere una ricaduta influenzale proprio il giorno prima di partire alla volta di Modena. Amen. Ci abbiamo provato.
Se già normalmente sul palco non si risparmiano, nei casi in cui qualcuno dei cinque è in difficoltà, i Subsonica mettono in gioco veramente tutto il possibile e non. Diventano compatti tipo l’astronave aliena del Quinto elemento per poi ribaltare la situazione in modo imprevedibile. Il risultato è che spesso concerti come questo diventino qualcosa di unico e speciale.
Quando parte Veleno, nella mia mente, il set di batteria abituale si è trasformato in questo
e – sotto l’influenza ormai ossessiva del disco del Mars Volta e folgorato dalla visione di Dave Grohl nei panni di satana - mi ritrovo a rullare continuamente tipo Billy Cobham saltando in piedi sullo sgabello sul finale di Canenero. La spaccata con salto tipo David Lee Roth me la gioco la prossima volta. Riesco a tenermi la bocca piena di birra per una strofa e un ritornello di Ratto per poi sputarla come un lama addosso ad un basito Samuel che poi per vendetta tenterà di strangolarmi col cavo del microfono. La sfida di “pose” rock lanciata nei camerini con Ivan giudice insindacabile, è stata però Max ad aggiudicarsela anche lui sputando a ventaglio però sul pubblico. Ho solo informazioni riportate, se qualcuno avesse assistito all’evento magari essendo pure colpito dal fiotto di liquido secreto dalle ghiandole salivari misto a Gewurztraminer del nostro chitarrista, porti il suo contributo nei commenti!
A freddo mi viene da pensare, ma un concerto così con anche Samuel che canta cosa sarebbe?
Due pezzi particolaremente impegnativi per la voce sono Quattrodieci e Piombo. Decidiamo a malincuore di saltarli e anche di comunicarlo con onestà dal palco.
Il concerto è finito, più di così non si poteva proprio fare.
Ritrovarsi al New Age è una sensazione unica. Tanti i ricordi e le emozioni legate a quel posto. E’ una storia che si perde nel tempo, in questi dieci anni vissuti su un furgone. Purtroppo mi hanno staccato il manifesto dei Subsonica del 97 all’angolo dietro la colonna, peccato era piacevole abitudine tornare tutte le volte a fargli un saluto. Il dj set è potente, forse quando è il mio turno è già un po’ tardi per un venerdì sera. Per (s?)fortuna c’è il mio socio Victor a ragliare come un forsennato al microfono e un’attimo dopo lanciarsi giù dalla consolle per pogare contro un vodka lemon. Credo che inevitabilmente con lui bisserò martedì da Giancarlo2.
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Volevo dedicare questa pagina del diaro in particolare a tutte le persone che in questi giorni si sono trovate senza parole di fronte ad un palazzetto vuoto. Ragazzi, ci dispiace davvero, ma dopo il concerto di Andria non poteva che essere così. Tanti commenti, tante mail, ne ho scelta una che mi ha colpito:
“due dementi questo non c'è scusante gira rigira uscita venaria stadio gira chiedi qui la e lena , dove cazzo sta sto palastampa
ma sarà al palastampa poi davvero bo eccolo eccolo ma come non c'è nessuno è chiuso ma allora era al palaiozaki o come si chiama, dai dai telefona a nicla bo non lo sa paolo allora paolo guarda sul sito ma dov'è il concerto .... RINVIATO ... calo di voce di samuel ... AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHh aumento di voce di ale e bianca ma come cazzo 800 kilometri si è fatta la mia bimba per incontrarci la prima volta e farlo in occasione del vostro concerto e voi non suonate sacrifici per trovare i soldi per il biglietto del treno e non ce la passiamo troppo bene a moneta e ora non riscirà a salire di nuovo dovremo saltarlo ho sti due biglietti li che mi mettono una tristezza .. va è stata comunque una serata da ricordare siamo saliti a superga era come se il facessimo parte del celo su torino siamo stati insieme ci siamo voluti bene ma insomma manca qual pezzo che avevamo sognato balla e cantare insieme alle vostre canzo ora io vado bene così vorrei mettere un tacun per bianca che il viaggio lo ha fatto lei io ero qui vicino vorreiu chiedervi un gadget qualcosa una maglietta coi vostri autografi un ricodro di qualcosa che non c'è stato.”
PS: Qualcuno mi fa un corso di fotografia?
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