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SUBSONICA 27/03/08

Concerto a Modena - 3400

Concerto a Modena - 3400

Piazza Vittorio, pronti a partire. L’incognita del giorno aleggia scura e silenziosa e riguarda la voce di Samuel. Dopo lo sforzo organizzativo di Alle per spostare all’ultimo momenti i 4 concerti di fine tour ci domandiamo se i giorni di riposo prescritti dall’otorino siano bastati, e soprattutto se le varie serate krakatoa non abbiano compromesso il corso del riposo-guarigione. Una scarica di tosse catarrosa e un cavernoso e fiacco “buongiorno” ci fanno immediatamente comprendere che dovremo ricorrere a tutta l’energia di band per portare a termine i live di questi giorni in modo soddisfacente.
Decido che è il caso di ispirare i ragazzi sollevando loro l’umore e corro al videonoleggio ad affittare “Tenacious D, il plettro del destino”. Trattasi di una pellicola squisitamente demenziale (Ben Stiller nei panni di un metallaro-per capirci) nella quale il Jack Black protagonista brama un fulgido avvenire scolpito sull’altare del rock e per ottenerlo ruba un diabolico e  magico plettro. L’esilarante vicenda si svolge in un contesto di epica rockettara tutto pentacoli, tarocchi, gorgheggi vocali e demonio interpretato da Dave Grohl.
Il camper attraversa la pianura Padana tra le risate.
La visione influenzerà inevitabilmente i due prossimi concerti. Vedremo in seguito come.
Effettuiamo un sound.check più lungo del solito allo scopo di ripassare strutture e testi. Dopo 12 giorni di fermo è il caso.
Per questa data siamo stati contattati, con la complicità dello spazio giovani dell’Usl, da alcuni operatori comunali legati all’Usl e del Policlinico universitario di Modena (coinvolgeranno nella loro presenza al palazzetto anche le farmacie per la distribuzione gratuita di preservativi). Si tratta di persone che affrontano i problemi di comunicazione relativi all’hiv con mentalità e modalità moderne e efficaci. Pragmatismo, doti organizzative e proverbiali qualità cooperative di questi luoghi, (l’Emilia in questo ha da sempre una marcia in più) hanno permesso la nascita del portale interattivo www.helpaids.it, che é diventato il principale sito di riferimento in materia di informazione sulle malattie sessualmente trasmesse. Se avete dubbi o curiosità a riguardo date un’occhiata. Diciamo che in generale un giro di consultazione non fa male a nessuno.

Samuel e Boosta accetteranno il ruolo di testimonial per una video intervista da veicolare nelle scuole.
Che io sia paternamente originario della provincia di Modena devo averlo già scritto da qualche parte. Una volta mi sono anche spinto fino in cima all’appennino, per visitare Barigazzo, paesino sperduto e ormai quasi disabitato un tempo zona ad alta densità di Casacci. Ricordo da piccolo un foto Casacci, un caseificio, addirittura un Casacci-jeans…
Nella mia più recente visita, ho avuto modo di notare tratti somatici davvero molto familiari sui volti di molte persone della zona. Di Barigazzo mio padre in passato deve avermi narrato come di un paesino celtico incazzatissimo che anche  i romani fecero  fatica a conquistare. Da bambino ovviamente  l’analogia, che faceva molto Asterix mi riempiva di orgoglio. Ci sarà stato del vero? Chissà.

Mangio pochissimo, come sempre prima dei concerti (in genere mi sftrafoco subito dopo), e faccio un po’ di riscaldamento. Samuel scalda la voce con vocalizzi che sulle note più acute fanno pensare a corde sull’orlo della rottura: a- a-aaaaa-aahhh-hhh---aaaAAAHHHH˜††††!!!!
Una volta non c’era verso di convincerlo nemmeno con le minacce, da questo tour  invece si prepara diligentemente, fracassandoci i timpani con gorgheggi tenorili. Ci aspettiamo un giorno di questi di vederlo uscire dal camerino in abiti d’epoca e trucco e intonare qualche aria verdiana. E’ ora. Cerchiamo la concentrazione con un lungo abbraccio dietro il palco e saliamo.
Il concerto sarà ben suonato, tutto sommato anche ben cantato nonostante le condizioni della gola.
Il pubblico emiliano è risaputamente tranquillo, ben abituato ai live che in zona non sono mai mancati, attento ma non eccessivamente chiassoso.
E noi sul palco di conseguenza suoniamo concentrati, divertendoci, arrivando anche a citare il film pomeridiano arrivando anche a mimare pose plateali ad uso e consumo dell’umore di palco (“scivolata di potenza!”). Insomma cerchiamo di non fare “chiudere” il preoccupato cantante.
Samuel, infatti,  è quello che psicologicamente fatica di più, dovendo prestare una costante attenzione alle proprie condizioni, e sarà meno comunicativo del solito. 
Ci chiederà, sul finale,  di saltare un brano, nella fattispecie “Quattrodieci”.
Io prenderò un breve spazio al microfono per accennare gli argomenti legati alla presenza dei banchetti informativi. Mi verrà spontaneo sul momento legare la scomparsa della questione prevenzione, (quasi un oscuramento a parte dei mezzi di informazione) con la clamorosa latitanza degli argomenti di mafia nell’attuale campagna elettrorale. Ed è vero che nel centro-destra alcune candidature invitano alla pura indignazione, ma è altrettanto significativo il rifiuto di  Roberto Saviano (e qui il punto di convergenza nei temi del concerto) di entrare nelle liste del Pd, giudicato da lui troppo poco coraggioso nella denuncia dei meccanismi del voto di scambio.
Il concerto nell’ultima parte si accenderà esponenzialmente, per arrivare  a”Stagno” e a tutte le luci accese, che ci permetteranno come sempre di scrutare i volti che abbiamo di fronte. Si vedono molte lacrime in Stagno, anche sui visi adulti.
Il fine serata non resterà scolpito negli annali del rock. Io mangerò un piatto (freddo) di piselli, e finiremo tutti in bellissimo albergo di quelli che quando entri ti chiedi se per caso non hai sbagliato indirizzo. Poi,dici il tuo nome e scopri che è tutto ok.

Max


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