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SUBSONICA 13/03/08

Concerto a Perugia - 3200 persone

Concerto a Perugia - 3200 persone

Ci sono giorni in cui sembra che ci sia un omino cattivo pronto a metterti i bastoni tra le ruote appena ne ha l’occasione.
Oggi è uno di quelli.
Motore, ciak, azione.
9.00: suona la radio sveglia e già mi trovo Britney Spears a miagolare “oops, I did it again”; come ipnotizzato, spengo la sveglia e mi riaddormento in un nano secondo. Mi risveglio mezz’ora dopo e quindi mi tocca rincorrere il tempo.
10.10: Passaggio alla posta e coda di 45 minuti netti per pagare una cacchio di bolletta.
11.10: Sopralluogo sul cantiere di casa mia in costruzione e tutti gli artigiani hanno più domande da fare a me che i magistrati durante il processo per mafia ad Andreotti.
11.30: Corsa in aeroporto a raggiungere gli altri e partire per Roma.
Ce l’ho quasi fatta. Ancora mezz’ora di coda al check-in e finalmente possiamo salire sull’aereo (che parte alle 13).
Adesso- l’aeroplano è uno dei pochi posti dove riesco veramente a rilassarmi...e oggi non è cosa: la giornata è splendida, ma il vento in aria mi rende nervoso, così come anche la lettura di Caos Calmo di Veronesi (libro che non mi ha entusiasmato). Aggiungiamo che qualcuno dei miei vicini di posto ha probabilmente mangiato fagioli a cena e il quadro della mia incazzatura si fa delineato e completo.
A Fiumicino c’è Ivan ad attenderci con il camper (è arrivato da solo ieri,povero!) per dirigerci verso Perugia. C’è un sole splendido e , per la prima volta nel 2008, sento davvero il profumo della primavera: maniche corte, occhiali scuri, borse…sembra quasi una partenza per le vacanze! Il viaggio è però interminabile, tra curve, lavori in corso, buche e amenità varie – e poi, diciamocela tutta: odio il camper!! ;)) I Subsonica sono in cinque: due pro-camper(Samu e Ninja), due contro (io e Bubu), uno più pro che contro (Max). Fatevi i dovuti conti…io lo trovo scomodo, ingombrante e anti-rock, ma c’è da dire che sopra non ci dormo mai, mentre per qualcuno, durante i viaggi, è lo sport preferito. Comunque ne approfitto per ascoltarmi un paio di dischi nuovi – Distortion dei Magnetic Fields e Goodbye di Ulrich Schnauss- suoni ideali per viaggiare.
Del palazzetto di Perugia ho pessimi ricordi: ci passammo-se non erro-durante il tour di Controllo Del Livello Di Rombo e l’acustica fu pessima (legno e vetro danno risultati disastrosi, in questo campo). La nuova struttura del palco,però, sembra migliorare di molto gli ascolti nelle cuffie, almeno durante il soundcheck. Staremo a vedere.
Nel backstage riceviamo svariate visite – una combriccola tutta umbra, comprendente basso e chitarra di Frankie Hi Energy, il dj Ralf e l’amico/collaboratore storico Marco Capaccioni, con il suo socio di studio Alberto Brizzi. Soprattutto, oggi conosciamo per la prima volta Silvia Baraldini, venuta a sentirci da Roma con un’amica…non sto qui a dirvi chi, cosa, come e quando (anzi, vi consiglio di dare un occhiata a Wikipedia), ma Silvia è l’Esempio per antonomasia di ciò che significa “disubbidire”-con tutte le sue conseguenze- e anche una delle poche persone coerenti nel vero senso della parola. Mi colpisono i suoi magnetici occhi azzurri e il suo atteggiamento a metà tra il posato e il divertito. Una persona che ha molto da raccontare. La canzone Come Se, dal primo nostro album, è stata dedicata a lei fin dalla prima esibizione live.
Si chiacchiera, si beve qualche birra e nel frattempo ci si prepara: il nostro camerino pre-concerto è ormai teatro di casino a 360 gradi, con tanto di sound system (laptop+casse) che spara techno, minimal, drum&bass a tutto volume. Altro che relax prima dello show.. ;)
Il concerto viaggia abbastanza bene, anche se Samuel è preso da un forte raffreddore, con conseguenti seri problemi alla voce; io ho come al solito basso e batteria a tutto spiano, quindi mi accorgo di poco…continuo però a divertirmi come un matto in questa postazione e questo è fondamentale. E poi anche le stecche e gli svarioni fanno parte dello show..scusate,preferite il secchione perfettino che ha tutti 10 o il compagno che fa casino, si fa sbattere fuori, ma riesce sempre a portarsi a casa il 7 e mezzo?
Finito lo show, ci spostiamo all’Urban, dove io, Max e Ninja siamo attesi per l’aftershow/dj set. Arriviamo che i Petrol hanno appena iniziato, quindi c’è tempo per ambientarsi e chiacchierare un po’ con la gente  che stipa il locale (tra l’altro molto bello) – siamo quasi tutti al completo, eccetto Boosta che è andato a dormire e Samu che fa solo una fugace apparizione-sparizione. Insomma, mi godo il suono corposo dei Petrol e salgo in consolle pronto a sparare un po’ di sana oscurità new wave e anche per collaudare il mio remix di Ultima Risposta: tra qualche giorno vi darò qualche notizia in più su questo esperimento. Nel frattempo, fuori, due teste di cazzo (la giusta definizione) pensano bene di forzare il nostro camper per rubare qualcosetta – ecco, peccato che in quel momento Ivan esce a fumarsi una sigaretta e li becca in flagrante…ahi ahi ahi. L’esperienza da stadio del nostro Arrazzo in questi casi è deflagrante e i malcapitati si prendono una gragnuola di mazzate. Ma chi ti arriva intanto? Alle-the Punisher. Il nostro manager ha l’aria tanto tranquilla, ma non scordiamoci che ha fatto il militare da ufficiale e due(o duecento?) vodka lemon in più gli conferiscono poteri da super-eroe. Penso che uno dei due ladri provetti si ricorderà per sempre il “volo d’angelo” alla Andrè The Giant che Alle gli esegue alla perfezione. E giù altre botte.
Devo ai miei due compari la mia gratitudine, visto che l’unica cosa rimasta sul camper era…la mia borsa con il mio portatile e la scheda audio! Quel che si dice tempismo.

Vicio


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