La strada che sfiorando Enna collega dall'interno Catania con Palermo è una
delle più belle in Italia.
Ce la godiamo ancora in piena digestione. Tutta
questa mite e assolata bellezza che culla lo sguardo, in particolare quello di
chi è abituato ai corti e nebbiosi scenari padani, stride improvvisamente con le
sensazioni provocate dall'insegna stradale Capaci.
La Sicilia è coesistenza
di tantissime cose.
Raggiungiamo il palazzetto in tempo per alcune
interviste e per le prove di suono. L'acustica pare buona e, come oramai abbiamo
imparato, non è certo consuetudine nelle strutture sportive. "Ma tu dimmi se
devo venire fino a Palermo per trovare un palasport che suona in modo decente"
sarà il commento di Cipo alla fine del check.
Seguirà una riunione piuttosto lunga necessaria a fare il punto della situazione su molte cose riguardanti il prossimo tour nei club.
Ci sarà poco tempo per la cena.
Il pubblico di Palermo è numeroso e scalpitante.
Merita un ottimo concerto. Abbiamo lavorato molto su queste date siciliane e
siamo completamente ripagati dal trasporto e dall'affetto dei ragazzi presenti
questa sera. Dalle note dell'intro e dalle urla del pubblico si capisce già come
andrà a finire.In un crescendo continuo. Alla fine del concerto restiamo per
autografi foto e chiacchiere ben oltre il limite di sopportazione di addetti
alla security e carabinieri di servizio.
Per il dopo concerto è stato
annunciato un after-show subsonico a nostra insaputa. Ivan e Alle prima del
concerto hanno setacciato la zona staccando tutti i manifestini promettenti una
nostra apparizione assolutamente arbitraria.
Comunque fuori c'è Palermo che
aspetta e ci buttiamo nel vitale frastuono del capoluogo. Noi al casino siamo
piuttosto abituati, con i murazzi a portata di mano e tutto il resto. Ma qui è
davvero incredibile. Ci sono zone del centro attraversate da viuzze e piene di
piccole piazze dove locali, birrerie, negozi di cibarie si affacciano di fronte
alle incessanti fiumane di ragazzi. Passiamo da via dei Collinari, fino alla
"piazzetta delle canne" dove c'è il Malox, facciamo un salto al locale
dell'after-show farlocco, Ci ingolfiamo di street food. Insomma alla fine ci
perdiamo nella battente notte Palermitana fino alle prime luci. Ninja appare
nuovamente ostaggio della propria metà oscura, Vicio e Boosta più morigerati
scompaiono dagli schermi radar piuttosto presto, Samuel a zonzo con Ivan, Max e
Damir Ivic, giornalista da qualche tempo anche responsabile di Casasonica,
finiscono a birra e canne con una ballotta di Punkabbestia.
Il risveglio sarà tragicomico.
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