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SUBSONICA 23/09/05

Concerto a Rieti - 1800 persone

Concerto a Rieti - 1800 persone

...giornata strana.
Dopo qualche giorno di semi-riposo, una partecipazione al concerto di beneficenza "amici di Piero", in ricordo del fratello Piero Maccarino, scomparso oramai sei anni fa, ma sempre presente nei nostri pensieri, partiremo per una data secca Rieti.

Andata e ritorno.

Il concerto inizialmente previsto per il 16 come tappa successiva a quella di Napoli, ma sbadatamente inserito alla vigilia dell'mtv day (avremmo dovuto partire la notte stessa e senza dormire presentarci per le prove del suono al mattino e affrontando il live e la giornata di riprese televisive con una freschezza stile famiglia Addams) è stato infatti spostato.
La mancanza di Ivan alla guida, (ormai prossimo al rientro) e la stanchezza di fine tournè, suggeriscono una partenza in aereo.

Tutto previsto e calcolato al minuto. Tutto tranne la coda sul raccordo anulare che il poco paziente Boosta pazientemente calcolerà in due ore trascorse alla media di 20 km/h.

Il sound check salterà, la cena pure....quindi si opta per una sosta strategica all'autogrill.

Panini birra cioccolata e un sacco di ragazzi romani in viaggio per raggiungere il concerto che guardandoci stupiti "....e vvoi checce fate qua? La famo una foto?"

All'attesa bagagli dell'aeroporto, il diabolico Ninja, dopo avere allarmato il Boosta sui rischi nel fare volare le valigie piene di vinili, che poi due volte su tre te le perdono, non arrivano, te le inviano dall'altra parte del mondo .... con un guizzo truffaldino aveva pensato bene di occultare la suddetta valigia dietro una colonna. Poi con fare consolatorio cingendo la spalla dell'amico già in preda al panico..."dai vedrai che magari al deposito bagagli smarriti...magari....oppure te la rispediscono a casa.. certo sempre che...". Solo quando il pallore di Boosta, (atteso per l'indomani in veste di dj a Padova), raggiungeva la temperatura di colore di un cielo artico, il furfante decideva di rivelare lo scherzo ricevendo in cambio un pugno dolorosissimo sul quadricipite d'appoggio.

Arriviamo trafelati una ventina di minuti prima di salire sul palco.

Il Palazzetto non ha un'acustica delle migliori e noi non abbiamo effettuato nemmeno le prove di suono. Parte un concerto suonato bene nella prima parte, un po' più confuso nella seconda a causa del rimbombo che rende impegnativo l'ascolto degli strumenti. Il pubblico si diverte, si vede che molti ragazzi ancora non ci conoscono e non conoscono le canzoni, ma l'accoglienza è calorosa. Noi facciamo del nostro meglio e il finale è decisamente in crescendo.

Ci dicono che Rieti sia un luogo piuttosto spento. Ultimamente però la provincia ha deciso di smuovere un po' le cose per i ragazzi e di incominciare a farlo partendo dai concerti. Afterhours, Tiromancino, altri artisti fino ad arrivare alla nostra serata. E' certamente un posto ancora da fare crescere, parlando di eventi musicali, ma lo spirito c'è.

Scesi dal palco usciamo per firmare gli autografi e salutare il pubblico che però in gran parte è già stato fatto uscire. Restiamo una buona mezz'ora, poi ripartiamo per Roma. Non c'erano, in città, alberghi disponibili, a causa di una qualche fiera. Termineremo la serata a Trastevere: birra crepes dolci e salate e auguri al nostro batterista, che dalla mezzanotte ha una tacca in più.


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