Day off.
Oggi la giornata è stata lasciata libera a causa del lungo viaggio che ci attende fino in Molise: 630 km.
Si pranza ancora a Catanzaro in un ristorante sul mare e ci abbuffiamo di pesce fino quasi al pomeriggio; avete presente la teoria secondo la quale è meglio viaggiare a stomaco leggero? Ecco, appunto.
La strada è davvero tanta, quindi mentre Max risponde a miliardi di mail sull'auto guidata da una sua amica, in camper si lotta duramente per il titolo di campione estivo di Fifa: il Boosta sembra avere la meglio su Ninja, l'uomo più riluttante dell'universo ad ammettere una sconfitta, che infatti tirerà fuori scuse inverosimili per negare la disfatta. Samuel e Vicio vengono impietosamente bollati come "squadre materasso".
Sta di fatto che verso ora di cena navighiamo ancora nel bel mezzo dell'Irpinia, per cui decidiamo di seguire il consiglio di una guida ai ristoranti locali e ci avventuriamo verso un paesino arroccato nuovamente in mezzo a curve e tornanti. Tale paesello è nel pieno della festa del patrono, tra canti, balli e un gruppo che suona dal vivo cover Y, con una cantante che buca i timpani.
Il ristorante che ci accoglie è invece totalmente avulso dal contesto: atmosfera soft/elegante, luci basse, fiori e camerieri che descrivono nei dettagli ogni portata che arriva - la cucina è senza ombra di dubbio ottima. Prima di abbandonare il posto, andiamo a dare un'occhiata al concertino e arriviamo proprio nel momento degli assoli: basso, batteria, chitarra, ma l'unica cosa che si sente è il pianoforte, suonato a un volume devastante. C'è davvero tanta gente per la strada e il nostro gruppo si riconosce: gli unici in tenuta da mare in un paese di pre-montagna, con persone già agghindate di maglioncini e giacche. Si riparte e quando arriviamo in Molise è nuovamente notte inoltrata.
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