Provate a inserire Villafranca come indirizzo per il vostro G.P.S.
Con
tutta probabilità la vocina femminile dall'accento apolide incomincerà
diligentemente ad elencarvi indicazioni di svolta, dritto destra sinistra etc.
etc.
Ora provate a farlo senza accorgervi di avere inserito la Francia come
nazione.
Vi assicuriamo che è un bel casino.
- Ivan "oooh avete rotto i coglioni con quel diario di bordo che mi pigliano tutti per il cul, miiiii per una volta non è colpa mia è stato Ciiiipo, scrivete Ciiiipo, che è pure il vostro tecnico, tecnico dei miei coglioopoooni, miiiiiii sempre colpa mia deve esseeeeeere, ebbbastaaaaa daiiii!"
Dunque, a Villafranca nella bella cornice del castello-cornice anche perché ci sono solo le mura e nessun castello dentro- abbiamo già suonato diversi anni fa per il villarock festival. All'epoca salimmo sul palco prima di Moby divertendoci parecchio.
E' passato un po' di tempo e questa sera tocca a noi il ruolo di nome riempicastello.
Effettuiamo il check e ci godiamo la luce del tramonto scrutando il cielo orlato di merli, che su un lato fa da sfondo alla spaccatura che lascia intravedere la cupola di un forse-duomo e altre meraviglie architettoniche che purtoppo non avremo modo di visitare. ">
A Torino prima di partire Max, in un piccolo ma prezioso negozio di musiche etniche e sperimentali chiamato "Onde" (e vai anche con l'indirizzo che se lo merita: via Plana quasi angolo con piazza Vittorio), ha acquistato al volo un tot di c.d. che dovrebbero creare il giusto grado di atmosfera nei camerini prima del concerto. In viaggio tirerà fuori dalla valigia dischi di tablas e sitar, improvvisazioni persiane, pifferi armeni. Tutte cose in grado di mandare ai matti uno come Cipo, il fonico, quello del g.p.s. di cui sopra. Cipo ha un grado di sopportazione per tutto ciò che non è strettamente filologicamente rock, possibilmente pure tamarro, prossimo allo zero kelvin. Del resto era pur sempre il leader della formazione glam rock Jerry and the Toms durante i concerti della quale pare si esibisse in pantacollant. Alcuni maligni (Samuel) sostengono anche che ci si spessorasse il "pacco". Insomma il viaggio sarà aspramente variegato da battibecchi del tipo: "ma ti rendi conti che hai il gusto musicale di un giostraio del calcioinculo di Piobesi?" "Belli i gusti di tuttivoialtri raffinati di 'stocazzo che vi ascoltate 'ste scoregge di colibrì sostenendo pure che siano grande musica."
Il resto della banda segue con grande partecipazione senza staccare peraltro gli occhi dalla playstation che però adesso si chiame Gamecube. L'esito di tutto ciò porterà, seguendo un principio che andrebbe verificato sulla base delle conquiste sindacali degli ultimi secoli (e magari vagliato anche alla voce mobbing) ad una punizione. Il povero Cipo tra mille proteste sarà costretto a inserire il cd persian and indian improvvisations e a diffonderlo ad alto volume prima del concerto al posto degli abituali Sikitikis.
Ma i veri problemi sono altri.
Giungono notizie allarmanti sul versante metereologico. Pare che stia
piovendo, addirittura grandinando, ovunque, nei paraggi. Noi abbiamo alcuni
piccoli, ridicoli esorcismi che attuiamo prontamente. Sarà il sitar che risuona
effettivamente suggestivo tra le antiche mura, saranno i poteri della groova
(che peraltro ci ha consentito di annullare per pioggia solo due date in nove
anni di onorata attività), fatto sta che il concerto sarà asciutto e fortunello.
Alcuni ragazzi dello studio grafico Happycentro, quelli che hanno curato
Amorematico e Terrestre, giungono in loco muniti di cineprese super-8, con le
quali riprenderanno "incantevole" e altri frammenti di sound-check e concerto.
Non sappiamo bene cosa abbiano in mente ma saremo presto curiosi di
scoprirlo.
Il concerto sarà un bel concerto, un po' farfugliato su alcuni testi, ma con una buona compattezza. Il pubblico, un bellissimo pubblico di quelli che mostrano di godersi ogni nota. In seguito ad alcuni fatti di autentico squadrismo, avvenuti in città qualche giorno fa che hanno comportato il ferimento di alcuni attivisti di sinistra, Samuel darà notizia di una manifestazione di di protesta e solidarietà.
Finiremo la serata a Verona, in un pub che da queste parti chiudono quasi
tutti alle due. Al Cameloth pub per la precisione. Samuel farà la conoscenza di
due metallusi grind-core con i quali disserterà di growl (stile di cantato dalla
sonorità rantolo tipico di alcune frange estreme di metal). E rantolerà con loro
per apprendere meglio la tecnica esatta che consente di non dovere sputare le
tonsille, mentre si gorgeggia come il più infernale dei satanassi.
Il
commento risentito di molti ragazzi di qui, è che una volta sgomberato
l'Interzona (storico e spettacolare spazio autogestito), non c'è proprio più
nulla da fare alla sera. Addirittura c'è chi ha l'abitudine di partire il
Venerdì per trascorrere l'intero week-end a Torino. E pensare che a Verona c'è
pure una giunta di sinistra, qualcuno aggiunge.
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