In questi giorni abbiamo visionato il nuovo clip di "corpo a corpo".
Luca
pastore ha fatto un ottimo lavoro, mescolando i nostri volti e cucendo immagini
di corpi, per i quali abbiamo chiamato all'adunata un po' di amiche ed amici.
C'è anche Angelo, l'uomo più tatuato in città, che in realtà è lo zio del
casasonico Ale Bavo.
Suggeriamo a Luca, che ha passato la notte per finire
il montaggio, qualche lieve ritocco e attendiamo i responsi da parte delle
emittenti, pur sapendo di non poterci aspettare un grande riscontro per ciò che
riguarda la fascia diurna. Troppo inquietante, troppo nudo e poco patinato per i
canoni dell'intrattenimento televisivo. Lo renderemo scaricabile sul sito e lo
proporremo a qualche trasmissione extra musicale particolarmente illuminata.
Siamo giunti a Rapallo nel campo da calcio dove si terrà il concerto.
E'
in corso una faida fra tecnici a colpi di gavettoni. Cipo che tenta il ruolo
svizzero proclamandosi a gran voce neutrale finisce bagnato dalla testa ai piedi
in un istante.
Noi, che fortunatamente godiamo ancora di una parvenza di rispetto passiamo
rilassati e sorridenti, nel corridoio dii cemento che porta ai camerini, ma la
coda dell'occhio resta vigile.
Non sappiamo bene cosa attenderci questa
sera. I concerti estivi nella zona di Genova sono andati piuttosto male, anche
con affermati artisti internazionali. Abbiamo suonato di fronte a cinquemila
spettatori nemmeno un paio di mesi fa, e Rapallo non è proprio dietro l'angolo.
Arriveranno 1500 persone. Non pochissime, ma quanto basta per vivere un concerto
in atmosfera intima come non succedeva da tempo.
Il pubblico è coinvolto e
reagisce bene, ballando per due ore filate. Dal palco riusciamo anche a notare
le caratteristiche del pubblico. Una buona parte presenta tratti di
inequivocabile appartenenza alla galassia rock e affini, con dread locks,
tatuaggi, t-shirt (system of a down, motorhead, joy division), altri hanno un
abbigliamento tutto sommato ordinario pur mostrando una foga esagerata e grande
coinvolgimento, poi c'è anche un'area di technoidi con occhiale trasparente e
mandibola rotante.
Finito di suonare entriamo rapidamente sotto la doccia per sciacquare sudore e polverone sollevato dai ragazzi sotto il palco e al momento di uscire con pennarelli e sorrisoni scopriamo che la polizia ha già fatto uscire tutti dall'area. Ci rimaniamo un po' male, salutiamo la giornalista Lucia Marchiò e cerchiamo un posto dove trovare qualcosa da mangiare e possibilmente un po' di caciara. Finiremo a Santa Margherita seduti in un dehor tra chiacchiere con occasionali ,drinks e piadine, per il più quieto post concerto dell'anno. In Liguria gira così.
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