Previsioni meteo pessimissime.
Si parte incrociando le dita e si arriva a Cuneo sotto un cielo sereno. Giusto il tempo di prendersi gioco di vari espertologi e colonnelli dell'aeronautica che la situazione si fa decisamente minacciosa. Nel mezzo: un sound-check seguito a furor di popolo, con tanto di applausi, da numerosi ragazzi, curiosi, avventori. La suggestiva piazza Galimberti, il salotto buono del capoluogo cuneese, sarà il teatro del concerto gratuito offerto dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo per festeggiare i suoi 150 anni e organizzato dal veterano Alberto Castoldi. Il signor Nuvolari. Per l'occasione sono stati previsti parcheggi e ampie segnalazioni per incanalare il traffico. Stato di mobilitazione da protezione civile. E non si può dire che le cose siano state fatte a sproposito.
Al momento di salire sul palco la piazza è stipata di gente che si fa
decisamente sentire. Partiamo decisi, con le dita un po' fredde - la temperatura
è scesa sensibilmente - e impattiamo subito contro l'entusiasmo dei cuneesi, a
memoria di musicista mai così scatenati. Un bellissimo feeling. Almeno fino a
quando non incominciano a cadere i primi goccioloni. Alcuni si allontanano o
raggiungono i pochi spazi liberi sotto i portici, i più previdenti aprono gli
ombrelli, i veri kamikaze, la maggioranza, ballano sotto la pioggia. il problema
è che piove di stravento sotto il palco, nonostante la copertura.
Si bagnano
strumenti, pedaliere e microfoni. La pioggia è davvero un disastro per i
circuiti, quindi tentiamo il più possibile di suonare senza esporre le
apparecchiature alle gocce. Impresa non facile. I tecnici erigono eroiche
barriere di nylon prontamente abbattute dal vento, sul palco si scivola, ma
nella migliore delle tradizioni "the show must go on". Ad un certo punto è
necessario arretrare la posizione delle tastiere. Samuel e Max decidono di non
fermare la groova e improvvisano chitarra e voce qualche brano di Marley. Quindi
si riparte.
Nel casino ci dimentichiamo pure "Liberi Tutti". Ma la gente si
sta divertendo un mondo, la pioggia anzichè scoraggiare, galvanizza gli
animi.
E si arriva alla fine, con la "Preso blu" di un giorno di pioggia.
Appunto.
Il concerto previsto per l'indomani a Jesolo è stato rinviato da comune e organizzatori di una settimana. Quindi niente partenza notturna. Quindi tutti al Nuvolari-libera tribù- dove c'è Alberto Campo, il più autorevole critico musicale in città (Torino) vedi anche condirettore (insieme a Max e altri) del Traffic Torino Free Festival, vedi anche agitatore sonoro che nei primi anni ottanta, con i programmi su radio-flash e la serata new wave del Martedì sera al Tuxedo (un must assoluto) ha contribuito non poco a cambiare lo stato della musica. In città. A Torino. Dunque si balla ancheggiando sui lividi suoni del post-punk, almeno fino a quando la consolle non viene presa in ostaggio da Boosta prima e da Ninja poi. Quest'ultimo azzeccando una valida selezione drum'n'bass impenna la pista, restituendola dopo una mezz'ora buona (un po' a malincuore perché si stava visibilmente divertendo un casino) al legittimo Campo.
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