E' successo ieri mattina. Bombe su su un autobus e nella metropolitana di Londra. La scura meccanica della follia che trova nella guerra uno stimolo, una forma di legittimità, si è rimessa in moto travolgendo nuovamente tutto. Quando viene approvata la guerra, con i suoi slogan, con il suo strascico di bugie e di orrore viene attivato qualcosa che non si limita ad accadere dietro ad uno schermo televisivo. Infatti a Londra c'eravamo tutti. Questo è la sensazione che ci accompagnerà nella giornata di oggi e in quelle successive, sulla quale scorreranno le piccole consuetudini, le cose solite, le emozioni di un concerto.
Partiamo in puntuale ritardo, con l'umore che si ha nel percepire un'
incrinatura nella "forza", e dopo cinque isolati ci fermiamo. Finito il
gasolio.
A questo punto vengono in mente un paio di considerazioni:
considerazione-A (carattere universale): per quanta esperienza tu possa aver
accumulato nella vita, per quanto ti possa sentire in grado, addirittura bravo
nello svolgimento dei tuoi compiti, del tuo lavoro, del tuo quotidiano, c'è
sempre lui in agguato: l'errore. A farti sottovalutare qualcosa, a farti dire la
cosa sbagliata nel momento meno opportuno, a farti inciampare dove proprio meno
te lo saresti aspettato, dove ti sentivi più sicuro. Il centravanti blasonato
che dopo anni di esperienza scaglia a porta vuota un pallone in curva, il pilota
che imposta male la curva, il tenore che stecca, il tecnico che tira giù una
centrale atomica,
considerazione-B (fenomenologia umana): senza Ivan - "vi
assicuro che non può essere il gasolio, deve essere qualcos'altro lasciatemi
lavorare, che cazzo avete da ridere tutti quanti!!!" - questo diario
probabilmente sarebbe di una noia mortale.
Restiamo con il camper in corso san Maurizio un buona mezz'ora, poi
tanica e imbuto e si riparte. A Vigevano ci sono stati dei ritardi causati dalle
difficoltà logistiche incontrate nel trasportare attrezzature e strumenti dentro
il cortile del castello. Quindi paradossalmente salpiamo in anticipo
(argomentazione tentata da Ivan senza molto successo).
La cornice è
notevole, ma ancora più stupefacente è la piazza antistante, ci dicono disegnata
da Leonardo da Vinci. Merita assolutamente una visita. Visita che non riusciamo
però estendere a tutta Vigevano. Abbiamo giusto il tempo per effettuare il
sound-check e rimettere in prova alcuni brani. A causa della lunga pausa, e
dello spazio concesso al festival Traffic, non tocchiamo strumento da due
settimane.
Durante la cena giunge la richiesta da parte del sindaco di
poter salire sul palco a leggere un discorso sugli attentati di Londra. Ci
accordiamo sull'utilizzo di un microfono dal mixer. Il sindaco che appare
persona gentile e pacata, sosterrà la linea del martello mediatico, infarcita da
slogan sul terrorismo e sulla democrazia attaccata. Curiosa la dizione che
sembra quella delle fiabe sonore, tipo il gatto con gli stivali. Diversi fischi,
qualche applauso.
A proposito di fiabe, viene spesso da domandarsi se il
ricorso a questa visione tipo "il signore degli anelli", secondo la quale da un
certo punto in poi dal nulla sarebbero comparsi gli orchi a tentare di
insanguinare la nostra innocente terra di mezzo, non sia colpevolmente
riduttivo. Avremmo preferito non dire nulla, limitandoci ad eliminare
provvisoriamente le immagini di guerra ed esplosioni in Irak e Afghanistan
presenti in alcuni dei nostri filmati, nel rispetto della sensibilità di tutti.
Ci sentiamo in dovere di sottolineare, in modo molto morbido, la necessità di
guardare con più lucidità, alle cose del mondo. Quando qualcuno sceglie la
guerra diventiamo tutti vittime sotto lo stesso cielo.
Il concerto sarà un
buon concerto, seguito con molta partecipazione dal pubblico ( i molto milanesi,
dopo lo stipamento umano del filaforum si godranno le condizioni certamente più
vivibili dello spazio aperto), ci sarà qualche prevedibile svista sui testi e
rientreremo a Torino per la notte.
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