Si parte per il sound-check del primo Maggio, ma i bagagli sono già quelli del tour. E dopo tre anni si riparte per davvero. La giornata di sole dopo l’estenuante intermittenza climatica parla di una stagione oramai spalancata verso il caldo. La coincidenza è inebriante. Luoghi, persone, sensazioni, corpi, amici, notti imprevedibili, l’adrenalina che impenna quando le luci si spengono e le cuffiette amplificano il boato captato dai microfoni, sono, a memoria, sono le prime sensazioni che affiorano. Una proiezione mentale di quello che rivivremo nei prossimi mesi.
Nel frattempo siamo già in ritardo e carichiamo tutto su un taxi diretto all’aeroporto- destinazione Roma-piazza san Giovanni. Concerto per il primo Maggio.
Sul palco, per il sound-check, c’è Enzo Jannacci, che ci rimarrà anche per un bel po’. La manifestazione è in parte dedicata a lui e l’impressione è che stia mettendo a punto gli ultimi arrangiamenti. Nel back-stage facciamo la conoscenza di Francesco De Gregori. Il settimanale di cultura e spettacoli Torinosette ci ha messo in contatto. Lui suonerà a Torino un giorno prima di noi e nell’imbarazzo sulla scelta della copertina è stato proposto ad entrambi di posare insieme per uno scatto. Nessuno si è fatto pregare. Oltre all’ammirazione per un autore storico, aggiungiamo che, in alcune interviste, il poeta di rimmel, ci ha benevolmente menzionato. Incontro gioviale, quindi, e appuntamento per il giorno successivo, con l’amica fotografa Caterina Farassino, Veniamo intervistati da una troupe del tg1 capitanata dal pacioso Vincenzo Mollica.
Prove di suono, saluti, abbracci sparsi, incontriamo e salutiamo i Negrita nella hall dell’hotel , cena. La Lutece è un locale di Torino che ha aperto una sorta di succursale vicino piazza Navona. Finiamo lì la serata.
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