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SUBSONICA 16/05/03

Concerto a Biella - ..

Concerto a Biella - 2700

Biella è diventata da poco una provincia del Piemonte. Una città agiata perbenista e piuttosto addormentata che deve il suo benessere prevalentemente all'industria tessile. Malamente collegata al resto del mondo sia per via ferroviaria che per via autostradale resta fondamentalmente chiusa in se stessa. Ed è proprio in luoghi come questo che talvolta nascono delle varianti impazzite. I torinesi underground conoscono due cose di Biella l'ottima birra Menabrea e il Babilonia di Ponderano. Il Babilonia è un locale storico, assolutamente alieno all'habitat in cui opera che riesce a far muovere i metropoltani del capoluogo piemontese. E non solo anche di quello ligure e talvolta lombardo. Il Babilonia rappresenta per molti versi il lato positivo della tenacia e talvolta dell'ottusità - senza la quale i progetti difficoltosi non si realizzano - di un biellese doc Aldo. Nemmeno ci ricordiamo come si chiama di cognome che tanto lui è Aldo del Babilonia. Da più di dieci anni il signor Aldo tiene in piedi questa piccola oasi, meta di ritrovo per mondi e subculture musicali diversissimi che in molti definirebbero di nicchia, con passione, lamentazione tipicamente piemontese per le difficoltà (abbiamo sempre un po' tutti il senso del tragico da queste parti) e costanza, tantissima costanza. Possiamo tranquillamente affermare che nella stessa Torino non esiste forse un locale così ben attrezzato per i concerti di medio-piccole dimensioni. Se per questo manco per dimensioni più grandi, ma questo è un altro discorso. Comunque noi questa sera suoneremo al palazzetto dello sport e non più al Babilonia, ma sarà sempre Aldo ad organizzare, e la cosa ci fa molto piacere. 
Un motivo tutto subsonico invece per ricordare la città è sicuramente fornito dalla figura del fonico di palco: Sem. Alleghiamo a tal proposito l'articolo riservato dalla Stampa in pagina alla star del giorno. Dobbiamo ammettere con onestà che il povero Sem ha fatto di tutto per non farcelo leggere allo scopo di evitare una bonaria grandinata di prese in giro, puntualmente abbattutasi su di lui.

E’ MICHELE «SEM» CIGNA, FIGLIO D’ARTE E DA SEMPRE APPASSIONATO DI MUSICA
Subsonica, live al palasport
Il gruppo ha un biellese come tecnico del suono

BIELLA

Stasera i Subsonica accenderanno il palasport. Il quintetto torinese invitato in città dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con Babylonia, si presenta per una tappa del suo tour, a distanza di poco più di un anno dalla sua ultima comparsa a Ponderano. Ma il «Controllo del livello di rombo», questo il titolo della maratona live in tutta Italia e dell’ultimo cd registrato dal vivo, parla biellese. Al controllo del suono Michele «Sem» Cigna, figlio d’arte (suo padre è il pittore Giorgio e sua madre l’incisore Fiorella Boveri), fratello del percussionista Matteo e nipote degli ex-proprietari dello storico negozio di dischi di via Italia. Insomma con questi addendi il prodotto non poteva che essere questo. L’esordio di Sem è avvenuto al Babylonia: «Ero il fonico durante il concerto di Ambra - ricorda -. In quell’occasione ho conosciuto altri colleghi e così è iniziata la mia carriera». Un lavoro che oggi non lascerebbe più, che lo ha portato in tutto il mondo al fianco di voci eccellenti. Vinicio Capossela, Irene Grandi, Nek, con il quale ha fatto tappa in Sudamerica, a Los Angeles e a Santo Domingo, lui al mixer sul palco e davanti un parterre di 80 mila persone. Del resto la folla non lo spaventa. In uno dei recenti show dei Subsonica, il primo maggio a Roma, sono stati contati 700 mila spettatori. «Con loro sono stato già in Giappone lo scorso anno - conclude -. E’ una vita intensa, si macinano 400 chilometri al giorno, a colpi di prove e live. E’ come vivere in una grande famiglia».

Nel palazzetto ci sono 2500 persone e a giudicare dai sorrisi dell'organizzatore è un gran risultato. Il pubblico è bello, attento e stimolante. E infatti tiriamo giù una legnata di concerto che fa dimenticare anche la pessima acustica della struttura. Ci divertiamo molto e suoniamo molto bene. Prima di noi nuovamente i Mambassa che suonano un set energico e si ritroveranno increduli a conteggiare una quantità record di cd venduti al banchetto. Dietro il mixer scorgiamo anche una fisionomia nota: Pierfunk, il nostro amato ex bassista. Lo vediamo agitarsi e chiedere a Cipo le cuffie per seguire più attentamente il concerto. Tra gli abbracci in camerino ci confesserà di essersi emozionato molto riascoltando live i brani del primo album. 

After-show, organizzato da Piemontegroove al Babilonia, con Boosta e Ubit della crew torinese di General Electric, manco a dirlo al Babilonia. Un bel clima, caldo, scatenato senza isterismi del tipo aaaaahhhhhhsaaaaaaamuuuuuuuuuuuuun e varianti del caso. Una gran bella serata. 


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