un giorno di pausa indispensabile a ricaricare le batterie per uno degli appuntamenti più attesi della stagione. Il concerto bolognese.
Non suoniamo un concerto nostro per intero da tanto tempo in città. Avevamo anche ricevuto la proposta di partecipare a festival con nomi come Audioslave e Q.o.Stone age in cartellone. Ma abbiamo preferito a questo giro fare una data tutta nostra, con nostre immagini luci e scenografie. Il luogo sarà il Paladozza uno spazio assolutamente storico.
Qui è passata la storia della musica durante tutti gli anni 70. Lo spazio è notevole, grande con gradinate a picco che consentiranno un'ottima visuale. Purtroppo per limite di sicurezza il tetto sarà fissato per i biglietti in vendita sarà di 4500 persone. Una norma tutto sommato non fuori luogo vista la temperatura da sauna che si svilupperà durante il concerto.
Il presidente da vecchia volpe del palco manderà un emissario fidato ad acquistare un ventilatore da posizionare vicino all'ampli e riuscirà a mantenere uno smalto invidiabile per tutto il tempo mentre il resto della band boccheggerà alla ricerca di molecole d'ossigeno. Nei camerini terminiamo alcune riprese di back-stage per il DVD.
Ceniamo all'interno del palazzetto con un ottimo catering a dimostrazione del fatto che le cose da queste parti hanno sempre una ottima qualità organizzativa. Un po' di scherzi ai Mambassa, deturpamento camerini, un preservativo riempito di sapone liquido attorcigliato alla maniglia della porta (bleaaah!), rap nei monitor durante la loro esecuzione e altre vessazioni per festeggiare la loro ultima data insieme a noi.
Inizia il concerto e non è semplice tenere in pugno l'atmosfera dei primi brani lenti. Samuel ha dei seri problemi di riferimenti audio, se la caverà bene ma a prezzo di molta fatica. Il suono sul palco risulta un po' dispersivo ma dopo una manciata di brani riusciamo a trovare i nostri riferimenti e a pestare duro. Il Ninja riuscirà a malapena a mascherare un errore di struttura sul finale di Discolabirinto e verrà sorvegliato per tutta la sera e tenuto lontano da oggetti taglienti. Quando il Ninja sbaglia da vero samurai manifesta istinti anticonservativi.
Il pubblico è uno spettacolo, non solo per come mostra di essere coinvolto ma anche per come e disposto. Il parterre è un'onda di corpi che si agitano e gli spalti sono una cascata di braccia levate. il concerto sarà tecnicamente meno soddisfacente delle ultimissime prestazioni ma risulterà comunque molto carico. Max e il suo back-liner ad un certo punto decidono, sul finale di Depre, di far venire un infarto a tutta la produzione. Sull'ultimo colpo di chiusura infatti la Fender verrà lanciata all'indietro con un'ampissima parabola che farà temere a tutti il peggio. Un sospiro di sollievo verrà tirato nel momento in cui il polso di Raffa afferrerà con presa sicura il manico della stessa.
Quindi un buon concerto che lascerà deluso solo Samuel. Amareggiato per non aver potuto dare il meglio in una data importante. Va detto in realtà che il livello raggiunto ultimamente dal concerto è così alto da superare di gran lunga molte delle prestazioni di inizio tour, anche quelle che ci parevano più convincenti. Ma è giusto così, è giusto essere esigenti anche se ci verrà detto da più parti che un pubblico così coinvolto non lo si vedeva da tempo in città.
Finale di serata al mitico Estragon con le selezioni dei Rollers inc. realizzatori di uno dei remix dell'errore e del remix di indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto che solitamente lasciamo suonare nell'impianto a fine concerto. Salirà in consolle anche Boosta . Per alcuni ci sarà ancora tempo di gironzolare per il centro di Bologna fino a tardi alla ricerca di street-food da consumare sotto la magia delle luci gialle di piazza maggiore.
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