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SUBSONICA 17/04/03

Concerto a Verona - ..

Concerto a Verona - 2500

Ancora ci portiamo dietro strascichi di influenze varie, e lo scambio di pastiglie, vitamine, resoconti di sintomi ed effetti, ricorda più l'atmosfera di un repartino geriatrico che non quello di una band in pieno tour. 

Pranziamo in albergo e partiamo per Verona. Oramai i meccanismi sono rodati, il montaggio di strumentazione ed impianto è sempre più rapido così come i tempi di sound-check. Veronica è ancora con noi. Riflettiamo sulla sua ingrata posizione in scaletta. E' costretta a salire sul palco, giusto il tempo di farsi salire l'adrenalina, cantare un pezzo completamente fuori dalla sua tonalità, cosa che se in studio dà al brano un taglio sofisticato e malaticcio dal vivo non permette appagamenti di sorta, salutare e scendere. Non è il massimo della vita. Cerchiamo di capire come fare per coinvolgerla in qualche altro brano e decidiamo per una mutazione genetica di "ain't non sunshine". In camerino proviamo una sezione a due voci chiedendole di improvvisarci qualcosa sù. Lei sceglie di elaborare "cornflake girl" di Tori Amos. Proviamo tutti insieme e decidiamo stacchi e momenti di sur-place di ispirazione Bristoliana. Non male.

Cena coi fiocchi all'interno del palasport e concerto. Un bel concerto, Samuel anche oggi ha il raffreddore e chiederà il sostegno della città di Verona per il finale di Strade. Duemila e duecento persone intimoriscono meno di dodicimila e senza le riprese video siamo tutti più sciolti e ci divertiamo parecchio. Max si spara un'intro di "Perfezione" giusto giusto un tono sopra, che i tecnici commenteranno con un'espressione eloquentemente schifata, ma in generale in termini di groove è una delle migliori prestazioni dall'inizio del tour. 

Bello anche il pubblico, casinista e divertito. Ci troveremo a chiedere un po' più di calma alla security del palazzetto, fin troppo severa con i ragazzi che si divertono magari poco canonicamente a gambe all'aria facendosi trasportare sulla testa degli spettatori, ma senza recare danni.

Nessun after-show ufficiale, ma una visita all'Inter-zona (altro link). Chiacchierando con Patrick e Giorgio, alcuni responsabili della struttura, diamo un'occhiata agli appuntamenti davvero interessanti in programma. Si tratta prevalentemente di concerti e rassegne video. In realtà il luogo da solo meriterebbe una visita. Lasciamo un paio di indirizzi per i curiosi. Sempre chiacchierando ci raccontiamo di quanto ci piacerebbe tornare creare allestimenti sonori su immagini, di quanto abbiamo in cantiere in tal senso e di come un giorno potrebbe essere proprio l'interzona il luogo adatto ad ospitarne uno.

Fine serata da "Mister panino", un luogo di frittura mista e mistica alla cui vista i nostri fegati sussultando dichiareranno di voler chiedere l'espianto immediato per motivi d'opinione.


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