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SUBSONICA 18/04/03

Concerto a Jesolo - ..

Concerto a Jesolo - 3000

Autogrill, classica coda al raccordo di Mestre e Jesolo, località balneare e divertentista della costa adriatico-veneta. La cittadina si sta preparando per la stagione estiva, con scavatrici che trasportano sabbia, gazebo, montaggio di pavimentazione in legno. E' sempre affascinante vedere il dietro le quinte dei luoghi di mare, o viverli in stagioni completamente inadeguate. Dà un certo senso di provvisorietà e leggerezza malinconica. Comunque il mare lo vediamo ben poco.

Arriviamo nel palazzetto dove un Boosta piuttosto accartocciato si informa per trovare un massaggiatore. Ne approfitteremo anche noi, che in effetti di rigidità e di acido lattico da smaltire ne abbiamo in abbondanza. Il palazzetto di Jesolo è ciò che tutti i palazzetti dovrebbero essere. Una struttura ampia, finalizzata ad attività agonistiche costruita secondo validi accorgimenti acustici. Cipo il fonico ci fa notare alcune fessure nelle pareti che fungono da "risuonatori di Helmotz" in pratica delle "trappole acustiche" che catturano le basse frequenze e le trattengono.
E infatti 'sto benedetto' palazzetto non crea grossi problemi di rimbombo. Difatti Cipo, che nel frattempo sta facendo la sua bella esperienza in materia di luoghi problematici, è piuttosto tranquillo.

Questa sera il concerto è organizzato dai ragazzi del New Age di Roncade e della Terrazza a mare. Gente molto sveglia appassionata e determinata. C'è un bel clima disteso ed amichevole, che negli ambienti della musica dal vivo non sempre si incontra, confortato dalle oltre duemila prevendite già effettuate.

Questa sera il presidente imporrà ad un riluttante Cipo la selezione pre-concerto di "Supper's ready" dei Genesis. 22 minuti di rock progressivo che in effetti lasciano perplessi un po' tutti, ma il presidente è convinto e roteando l'indice continua a sostenere "tranquilli, è avanti, avanti di cinque semafori"
Il fonico viene buggerato con la spiegazione "tranquillo dai, è un brano solo poi metti pure quello che vuoi".

"Quesda seda se volete Strade il fidale ve lo candade da soli" sentenzia Samuel in camerino. Ci adeguiamo come ci si adegua ai capricci delle fidanzate, come in fondo ci si abitua a tutto nella vita. In realtà Samuel sul palco non è solito risparmiarsi e deduciamo che abbia i suoi motivi tra una corda vocale e l'altra.

Parte la base, voi in sala sentite disturbi tecnologici fax, modem, e noise di vario genere, noi in cuffia abbiamo la amichevole voce del Boosta preregistrata che con la scusa di contare le battute prima dell'attacco del primo brano spara una cifra innumerevole di cazzate. Essendo registrate, ogni sera ovviamente sono sempre le stesse. 

Parte un bel concerto, carico e sciolto sul quale i malanni alle corde vocali non pesano affatto.

Parte anche una serata festaiola organizzata da Tito del muretto in un locale chiamato Tamurè. Domani non si suona e quindi questa sera ci si diverte parecchio. Facciamo tutti quanti assolutamente schifo (vedere il glossarietto apposito nella sezione archivio). Al momento di rientrare in albergo siamo piuttosto rovinati. Il povero guardiano notturno ha l'espressione che ben conosciamo di chi si chiede se registrarci o denunciarcidirettamente tutti. Durante le operazioni alla reception il Ninja nel giardinetto di fronte non smetterà un attimo di giocare a salto in alto con un'aiuola gettandosi a corpo morto ora alla fosbury ora alla ventrale. Lo raccattiamo prima che finisca al pronto soccorso. Una poco edificante gara di sputi chiuderà la serata davanti all'espressione esterrefatta ma piuttosto divertita di Veronika. Che ha ricantato anche questa sera sul finale del concerto e che a Vodke non è stata seconda a nessuno.


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