Ci saranno anche contributi video, per i quali abbiamo dovuto tribolare non poco. infatti sia Alberto Colombo (regista del clip "Istantanee" e di "Two" dei motel connection) che Matteo Bonifazio (regista del clip "L'errore") hanno avuto sciagure con i rispettivi hard-disk di archiviazione delle immagini. Stiamo in effetti al momento (le 16 di Mercoledì 12 Marzo) ancora aspettando che arrivino per una messa a punto generale, ben sapendo che un brano sarà coperto dalla semplice proiezione di un film in vhs. Ce l'hanno messa tutta lavorando di giorno e di notte anche loro, ma per la "prima" ci saranno elementi provvisori.
Il concerto inizierà verso le 21 e 30. Ecco una cosa importante da ricordare, i concerti nei palazzetti inizieranno prestissimo. Attenzione a non arrivare in ritardo.
Per ciò che concerne elementi di novità possiamo affermare che: Samuel non ha aggiunto nessun altro microfono, il Ninja però ha messo a punto una diavoleria semplice ma interessante. Un microfono posto tra hi-hat e rullante riprenderà una piccola panoramica della batteria che verrà filtrata attraverso un'eco a tempo. L'eco verrà ulteriormente trattata con modulazioni varie allo scopo di conferire al batterista un effetto "piovra" o "dea Khalì". In pratica durante alcuni brani Il Ninja suonerà come se fosse sovrapposto a loop campionati che in realtà non sono altro che il suo tempo suonato e restituito ritmicamente in ritardo con alcune filtrature. E' già chiaro che qualche scienziato di turno che nel vedere un colpo di bacchetta e nell'ascoltarne tre griderà indignato "al playback!" lo becchiamo sicuro. Max userà Brunetti come ampli e la solita Fender stratocaster, Vicio continuerà ad usare le testate Mark Bass con basso Lakland. Ninja la solita Dw con tre rullanti, uno tradizionale, uno scordato in basso ad effetto pugno di Bud Spencer, e un rullantino piccolo per sonorità dance e drum'n'bass. Piatti Paiste. Le basi che solitamente sono utilizzate per mandare suoni ritmici di disturbo vengono lanciate con un Tascam 24 tracce. Molte di queste in realtà non si sentono ma servono a noi per avere in cuffia un suono di metronomo per contare stacchi e riferimenti armonici per l'intonazione di Samuel. A volte il cantantino nel vedere il tastierista piegato in due sulla molla che spinge i filtri saturando ogni forma di armonia e Max intento a picchiare con un pugno sulle corde e con l'altra mano e fare innescare gli effetti mentre Vicio schiaccia pedalini synt emettendo sonorità da sala-presse di un'industria metalmeccanica, un po' s'incazza. E allora solo nelle sue orecchie arriva il suono pre-registrato di un pianofortino acqua e sapone che lo riconduce sui sentieri della tavola armonica.
Tutte le proiezioni sono gestite attraverso il nuovo sistema DV7 Edirol Roland.
Aspettatevi di vedere anche qualche tecnico fare capolino sul palco per prendere parte allo spettacolo, a 'sto giro vale tutto. Aspettatevi pezzi che non abbiamo mai suonato dal vivo, ad es. Giungla nord. E un tributo a Ennio Morricone. E su quel tributo, alcune elaborazioni di immagini tratte dai film di Elio Petri. Uno dei più grandi maestri del cinema italiano. Ineguagliabile sotto l'aspetto formale (il più bel film italiano stilisticamente parlando a nostro modesto parere resta "la decima vittima") e lucidissimo nei suoi attacchi al potere istituzionale. "Todo Modo", impietoso sguardo sulla casta politica democristiana (assai utile per chi al momento si lascia andare a patetici revisionismi) e "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", forse la più grande interpretazione di Gianmaria Volontè nei panni di un commissario di polizia che diventa funzionario politico ed omicida dichiarato al tempo stesso, fanno scalpore. Questi film costano allo scomodo Elio Petri, un isolamento palese. Preoccupava il suo essere affilato nelle tematiche e allo stesso tempo l'essere cinematograficamente molto al di sopra del semplice film di denuncia da un lato. Straniva la sua estetica da cane sciolto non aderente ai dettami post-sessantotto con retoriche connesse, dall'altro. Insomma un vero maestro italiano a cui abbiamo voluto tributare un omaggio subsonico. Un paio d'ore di spettacolo da finire tutti sudati sopra e sotto il palco. Che altro v'aspettavate?
Ah, occhio all'intro!
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