Anzi torniamo un attimo indietro, poiché nel pomeriggio dello stesso giorno il sindaco (signora) di Città di Castello in persona ha chiesto di poter raggiungere la rappresentanza subsonica (Max e Boosta) nello studio per omaggiare gli artisti del sigillo della Città. Una simpatica monetona argentata. Il Boosta allargandosi un attimo ha anche chiesto un paio di appartamenti in centro provocando un attimo di imbarazzo prima e fragorose risate poi.
-La sera del giorno stesso una simpatica festa terminale ha riunito i due subsonici, tutto lo staff dello studio, Ivan (visonovenuto aprendere sono diventatoefficientissimohomessolatestaaposto vedrete......cazzo il portafoglio, nooo dove l'homeeeeesonooo il portafogliomisonopeeeers) Arrazzo, una folta rappresentanza dell'atletico lisbornia arrazzatissima con tute le fanciulle intervenute, giunte anche dalla non vicina romagna e vari intervenuti occasionali. Abbiamo anche allestito un piccolo sound-system con dj fresco ai piatti per rendere il tutto ancor più movimentato.
-Giunti a Torino dopo svariate peripezie, tipo motore che lancia segnali di fumo per comunicarci qualcosa a riguardo di olio radiatore e simili, subito pronti a scaricare gli strumenti per le prove dell'indomani e per il concerto in sostegno ai cassaintegrati.
-Un pomeriggio di sala prove, giusto il tempo per togliere la ruggine dalle dita e siamo pronti a schizzare all'Hiroshima. Tutti tranne Samuel che sostiene di avere 39 di febbre e di vomitare dal mattino. Il provvidenziale intervento di una guardia medica e del suo siringone salverà il concerto. La sala è stipatissima e molti ragazzi non riusciranno ad entrare. Straordinariamente durante gli inteventi dei sindacalisti l'attenzione è altissima anche tra i più giovani, che solitamente partecipano a manifestazioni di questo tipo, solidarizzano ma on vedono l'ora che incomincino i concerti. Tocca a noi patire, senza basi - campionatori - e soliti strumenti, con in più un cantante che rischia di sboccare da un momento all'altro. Non va male. Tre, quattro pezzi e parte una versione sperimentale di "Sole silenzioso" con il sax degli Africa Parpaglione e le percussioni di Papa Nico. Subito dopo siamo insieme agli Africa sul palco per una "Ain't not sunshine-Get up stand up e improvvisazioni varie" terminale. Nel senso che terminano di funzionare chitarra e basso ma si va avanti lo stesso. Protagonisti della seconda parte della serata gli Africa Unite riempiono il locale di ottima groova Jamaico-piemontese.
-Prima ancora dei raeliani e degli scienziati ci ha pensato il Ninja a clonarsi una bambina. Pare sia uguale a lui, nata con occhiali e cognizione di causa.
-Si fanno un tot di prove (poche perché il malato s'ha da curare) e si parte per cinecittà. Con un plotone di amici al seguito che combineranno casini inenarrabili. La sera del trenta alcuni di noi sono già in giro per Roma. In centro ci sono alcuni Muthoids che preparano una suggestiva sfilata di fine anno per strada.
Roma è la meraviglia di sempre.
Alle 13 del 31 dopo un tot di tentennamenti causa pioggia riusciamo ad effettuare il sound-check. Non ci sentiamo proprio scioltissimi dopo tre mesi di ferma. Riabituarsi al monitoraggio in cuffia non è semplice e serpeggia un po' di preoccupazione. Ci sarà tantissima gente, suoneremo dopo Carmen Consoli, che non è esattamente come suonare con un gruppo di base e su di un grande palco che rende tutto più dispersivo. Altro giro per Roma, qualche scongiuro dei nostri contro la pioggia e il gancio per la cena. A cena l'atmosfera è di festa, con tanto di scambi di regali tra noi e noi e tra di noi ed i tecnici. Il gancio successivo è per le 22e30 in camerino, visto che il sindaco di roma (Veltroni) ci tiene a salutare gli artisti. Oramai con i sindaci abbiamo acquisito una certa esperienza nei rapporti. Inoltre pare che le figlie etc etc.
La Bandabadò esplosiva come sempre ha già surriscaldato la piazza, tocca alla brava Carmen che seguiamo attentamente da sotto il palco e ci chiedono se siamo d'accordo a salire sul palco per scandire insieme a lei e a tutti i musicisti il count-down della mezzanotte. Figuriamoci se dei festaioli della nostra caratura si tirano indietro. Ed eccoci lì ad agitare bottiglie modello formula uno. La piazza dal canto suo si trasforma in una specie di Beirut anni ottanta. Bottiglie che innaffiano chiunque botti urla petardi girandole fischioni bombeall'idrogeno missili terra aria e via dicendo. Un imperdibile delirio. Ci serve per stemperare la tensione. Tocca a noi. Lì sotto ad occhio ci saranno 40mila persone. Un paio di pezzi per cercare di ricordarsi come si fa e poi tutto fila liscio. Ovviamente non ha molto a che vedere con il concerto estivo di Enzimi per il quale eravamo rodati giusto di quella centinaia di date. Ma non è male.
-Torniamo nei camerini giusto il tempo di renderci conto del fatto che ci hanno rubato un tot di giubbotti, telefonini ed altro. Del resto siamo stati cavalieri nel cedere sotto richiesta degli organizzzatori, l'unico camerino con una serratura funzionante alla cantantessa e così siamo stati ripagati.
Speriamo che a questo punto non sia il tormentone dell'anno, anche se qualcuno con le cose che a Roma scompaiono dopo i concerti ci ha già fatto il callo.
- fine serata animato solo per Max, la di lui colei, Ivan e alcuni amici romani. Samuel si è stirato malamente la schiena sul palco (è ora di portarlo da un esorcista? forse sì) e prenderà un aereo alle otto insieme al Ninja. Boosta è scomparso.
Comunque Max e Ivan giurano di essere rimasti gradevolissimevolmente impressionati dalla festa organizzata dal Brancaleone al palazzo delle esposizioni in via Nazionale. Difatti sono rientrati in albergo mentre gli altri partivano.
a proposito buon anno a tutti.........etantecarecose.
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