Si sta bene in questo paese dell'Umbria.
Città di Castello in provincia di Perugia. E l'idea di dover ripartire un po' ci dispiace. La cittadina é molto tranquilla, ma non con il clima pesante, da coprifuoco, che abbiamo riscontrato in altri posti dell'Italia centrale di provincia, come ad esempio il Lazio o la Campania. La gente é piuttosto rilassata, ma viva, si sorride e si tratta bene. Viviamo pur sempre nell'era dell'oscurantismo televisivo ed é certamente un peccato immaginare queste vie e queste antiche piazze, debitamente preservate dall'incubo delle automobili, deserte dopo una certa ora, quando invece qualche decennio fa dovevano essere luogo di incontro, di contatto. E' il prezzo del progresso e anche lo scotto di una certa forma di benessere che certe regioni del centro nord, illuminatamente amministrate fin dal dopo guerra, hanno saputo raggiungere, prima di altre. Insomma si percepisce vivacità di spirito ma senza esagerare.
Per ciò che ci riguarda, ad ogni modo, queste settimane sono state rigeneranti, nonostante i massicci tourn over giornalieri e notturni in studio. Le persone con cui abbiamo convissuto Marco, Alberto, Fresco, sono persone assolutamente speciali. Abbiamo anche avuto modo di frequentare alcuni esponenti delle bizzarre e numerose comunità anglofone residenti in questi luoghi. Più o meno come la Toscana, l'Umbria é luogo molto gradito a persone che hanno lavorato una vita nel mondo del teatro, del cinema, della musica e dell'arte in generale. Molti di loro dagli Stati uniti, o dall'Inghilterra come talvolta dal nord Europa, decidono di stabilirsi qui. In una terra d'arte, di storia, di natura e di ottimo cibo. Anche il vino esercita una discreta attrattiva a giudicare da John per esempio.

Al momento stiamo passando il violento mix di "perfezione" con tanto di parentesi rumorostica con tanto di citazione di Ennio Morricone. I brani mixati sono ventuno. Mancano all'appello l'inedito" Livido Amniotico", "Aurora Sogna" e " Sole Silenzioso" che dovrebbe chiudere il secondo lato dell'album. A sentirlo in cuffia di notte, con le tracce ancora da giuntare ci sembra un ottimo lavoro. Come ottima é stata la decisione di registrare ben otto concerti in modo da rendere più ampia la scelta dei brani. Un live vero, quindi dove i ritocchi si limitano a puliture e talvolta a spostamento di alcune parti da un concerto ad un altro. L'inedito di apertura sarà "L'errore" brano che é cresciuto al punto da poter essere indicato come singolo. Ben inteso, nulla che abbia a che vedere con i consueti singoli radiofonici. In generale tutta la prima facciata é piuttosto tesa e satura, modello critichini rockettusi che ancora se la menano su "subsonica gruppo buono solo per ragazzine e radio commercialotte" possono pure spostarsi dalle casse, mentre la seconda dovrebbe essere caratterizzata da brani più groovosi e aperti. Stiamo discutendo sul titolo: "controllo del livello di rombo", "voce in fase-voce in controfase", "velociraptor-vivo" sono le ipotesi più accreditate. Ovviamente si accettano consigli...
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