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SUBSONICA 25/11/02

reperto n.1 fogliet ..

reperto n.1
foglietto appiccicato alla porta dell'alloggio di Boosta e Max alle ore 2e30 del 24\11\2002
"buona sera! mi dispiace. Scusi per musica multi tardi a notte. Io no sapero qualcuno habito appartmento. Marco dire mi asera. No problema. Io cessare.
Grazie. John. (scusi per male italiano-io americano)."

Alle 11 e 30 dello stesso giorno un terzetto composto dai due sopracitati e il fonico dello studio si muove verso Faenza. Destinazione Meeting delle Etichette Indipendenti. Non ci eravamo mai capitati ma i resoconti fatti da amici e musicisti vari ne avevano quasi sempre restituito un'atmosfera piuttosto mesta tristanzuola e rancorosa. Una sorta di corto circuito del malumore musicale. Con grande sorpresa invece i due si ritrovano in mezzo ad un ambiente piuttosto animato, con un buon via-vai di gente, due grossi padiglioni ospitanti gli stand ed una tenso-struttura tirata su per i concerti.

Max e Boosta non riescono più di tanto a curiosare in giro perché fermati sistematicamente per chiacchiere, autografi, richieste di informazioni sullo stato di salute del malconcio "ragazzo dal kimono d'oro" (Samuel, ovviamente non presente). Saltato con estrema scioltezza il pranzo, i nostri si dirigono verso una specie di grande sala-conferenze. Appena entrati e subito bloccati dalla sicurezza per i controlli dei pass e via dicendo, si dirigono verso le poltrone in prima fila. Scatta un robusto applauso e i due istintivamente si girano verso il palco per vedere chi ha fatto ingresso. Ci mettono un attimo a realizzare che l'applauso è per loro. Beata ingenuità. Seduto vicino a loro c'è Francesco, il cantante dei 24 grana, con i quale scambiare un tot di amabili chiacchiere. Un quarto d'ora di attesa ed ecco arrivare con il giusto tempismo scenico Jovanotti, Piero Pelù con relativi staff. Seguono Max Gazzè, Tiromancino, Mao e Lara Martelli, in veste di presentatori Meg e Marco dei 99 posse e altri che ora non ricordiamo. In sala anche Gino Paoli a cui viene tributato un omaggio per il pionieristico video della canzone "La gatta".

Dopo una breve introduzione da parte di uno degli organizzatori, la prima targa viene consegnata proprio a Paoli. Il pubblico del MEI accoglie l'artista Genovese con grandissimo calore. Seguono premi per i video indipendenti di artisti poco conosciuti e le relative proiezioni. Verrebbe voglia di vederne di più, anche perché nella presentazione è stato lodato il buon livello di tutto il materiale selezionato e la conseguente grande difficoltà della scelta. Purtroppo non avendo preso appunti non siamo in grado di riportare i nomi dei meritevoli vincitori. L'atmosfera nella sala è molto bella. Non c'è quella pompa insostenibile che accompagna solitamente le manifestazioni-premio musicali e neanche riottosità purtroppo un po' tipica negli ambienti alternativi (che frequentiamo peraltro assiduamente) del genere "ci sono, assisto, ma ci tengo a far vedere che non me ne fotte un cazzo".

C'è molta frizzante autoironia da parte di tutti e però anche una percettibile curiosità. Riteniamo che siano proprio la curiosità e la vivacità intellettuale le armi più efficaci di tutto ciò che crea l'antitesi al mortifero sistema delle merci.
Premiati indipendenti e non indipendenti secondo un criterio che farà discutere alcuni puristi, ma che risponde piuttosto bene al senso comune. Difatti in sala ci sono anche personaggi che lavorano nel mainstream più mainstream che ci sia. Paola di radio-video Italia che chiamata a consegnare un premio parla apertamente di realtà individuali che si rendono mentalmente indipendenti pur lavorando all'interno di strutture estremamente commerciali ed inclini alle logiche di mercato. C'è anche Jane una head-producer di MTV e nel momento in cui gli artisti indipendenti (tra i quali alcuni premiati) reclamano "spazio,spazio,spazio" c'è da sperare almeno un po' che qualcuno si convinca anche a concederlo. C'è soprattutto molta gente, che magari partecipa all'evento incuriosita dalla presenza di Jovanotti ma che non fa una piega e segue con interesse tutto il materiale semi-sconosciuto proiettato. La stessa gente girerà per gli stand e assisterà alle performance dei gruppi più disparati. Comunque, in definitiva, premi a noi per la "videografia" indipendente, premio a Meg e Marco (il loro lavoro di sonorizzazione per "la tempesta" di Sheakespeare) per le tecnologie, premio a Jovanotti per la sperimentazione (il video girato in tutte le trasmissioni televisive), a Pelù per la qualità Mainstream, a Gazzè, ai Tiromancino, e ai 24 grana. Oltre ovviamente agli altri video-clip in concorso. Come los bastardos ad esempio. Gruppo valdostano piuttosto energico che realizza un video di grande impatto e di trasparente correttezza, con le drammatiche immagini delle recenti alluvioni in valle. Nel ritirare il premio anche una riflessione sulla ambiguità dei politici che piangono le morti delle disgrazie davanti alle telecamere e che però portano avanti la politica dei condoni sugli abusi edilizi. Una delle principali cause, assieme al surriscaldamento, del dissesto territoriale. 
Birra e poi ancora birra e chiacchiere, un pioggia di demo da infilare nello zaino e alle 20 Boosta e Max in compagnia di Ale dei Sushi, di alcuni giornalisti e amici e amicigionalisti seguono la divertente esibizione dei cagliaritani Sikitikis. Lounge ed hard-core a braccetto per 20 minuti nei quali il mitico Diabo alterna sciabanan sciabadan a growl e distorsioni vocali. Bellissima la cover di un brano di Franco Godi passato alla storia come soundtrack del cartone animato di Bruno Bozzetto "Mio fratello superuomo". Chi ha l'età per ricordarselo se lo ricorda. E qui purtroppo senza fare nomi a qualcuno l'età non manca. 
Si ritorna nottetempo alla base.


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