Il nostro tour manager Ivan-passamiuncocaerum-Arrazzo detto o'minchione, ha pensato bene di non parcheggiare il furgone nel garage. Mica una notte sola, no. Incurante dei rischi con l'ottimismo incosciente dei citroni ha pensato bene di non rimetterlo in garage per un tot di notti. Lasciandoci su anche un bel po' di dischi e di magliette, così per sputare in testa alla sorte. Sorte che periodicamente si accanisce sui furgoni dei complessi musicali. Lo si sa. Risultato: Arsenio Lupin Diabolik e la Banda Bassotti, ma forse anche solo Bing, l'amico del conte Oliver quello con il fratellino sempre al riformatorio perché non ci ha stoffa il ragazzo, senza neanche dover faticare troppo se lo sono "scolpito", come si dice da noi. Alzato, grattato, rubato o come vi pare, che tanto lì dove stava non c'è più. Sotto il sedile c'era pure un bloccapedali di quelli tenaci. Probabilmente è ancora sotto il sedile inutilizzato, perché il nostro amico più fesso, mica ha pensato che forse era il caso. Comunque se per caso tra i vari numerosi ed imprevedibili lettori del diario di bordo ci fosse un espertologo di furti e riciclaggio automotori il nostro furgone è (era) un Turbo Daily Iveco bianco a passo lungo e con il tetto rialzato. Vetri oscurati e un lettino di ferro saldato all'interno sullo spazio-carico. La targa è AW 175 LC. Se vedete facce sospette: mascherine nere sugli occhi, tatuaggi da ergastolani con gadget subsonici addosso, cantare a memoria tutte le nostre canzoni e magari regalare a profusione nostri dischi, incominciate pure a farvi venire dei sospetti.
Se tra i lettori del diario di bordo ci fossero anche gli autori del fattaccio le prossime righe mutuate dai monologhi di Alex Drastico sono per voi. Stronzi.
MALEDETTO CORNUTAZZO LADRO SENZA SCRUPOLI!!!!
SE SEI ANCORA VIVO CONSIDERATI UN MIRACOLATO!!!
Sappi che quello era il furgone dei SUBSONICA
Tu puoi nasconderlo, puoi riverniciarlo, puoi raschiare il telaio, puoi venderlo e tenertelo, puoi farci ciò che vuoi e ... ma resta sempre il loro furgone!
E a ricordartelo saranno le mie maledizioni.
Queste maledizioni si attaccheranno al telaio del loro furgone, sul volante e sotto il sedile, nei fanali anteriori e posteriori cosi' che si spegneranno in una notte tutta buia mentre incroci un grosso tir guidato da un camionista ubriaco, morto di sonno e per di più inglese , e che per questo tiene la sinistra ! I freni si staccheranno all'improvviso, quando ti accorgerai che la macchina davanti a te ha inchiodato, una volta compresso e schiacciato nel suo bagagliaio, ti sorgerà il tremendo dubbio che qualcuno ti abbia maledetto!
Le maledizioni si attaccheranno al sedile che salterà via mentre stai salendo al volo e un ferro nel culo ti insegnerà a non mettere il naso tra i cazzi dei SUBSONICA!
In più prego madre natura di infradiciarti di grappoli d'emorroidi, di farti sputare sangue la mattina appena alzato, di spappolarti gradualmente il fegato, di farti muto, ma non per sempre, muto ma non per sempre, che la voce ti torni sporadicamente e per pochi secondi nei quali tu spari delle cazzate immani!
T'accechi un occhio e ti renda daltonico l'altro.
Ti doti di un olfatto dove ovunque tu percepisca solo odore di merda.
Che ti doti di una gobba e se già ce l'hai che in questo caso te l' accentui cosi' che l'unica cosa che tu riesca a vedere siano i tuoi coglioni!
Infine grandissimo stronzone che uno stormo di piccioni incazzati ti scambi per l'assessore all'ecologia riempiendoti integralmente di scagazzate cosi' che tu debba scappare con il loro furgone però ingolfato di merda!
Quando tu in un contesto periferico intimo-erotico, chiuso nel loro furgone cercherai di realizzarti con la tua ragazza... le maledizioni si attaccheranno alla cassetta di Califano che era inserita nell'autoradio: che lo stesso Califano si materiali proprio davanti ai tuoi occhi, fottendoti la bella ragazza, e dopo un orgasmo di lei lungo e incisivo (di quelli che non le hai mai dato neanche sotto anfetamina), ti afferri per la nuca come si fa coi cani randagi e un calcio nel culo con stivaletti alla Tex Willer ti spedisca dritto dritto in un pozzo artesiano dove regna un puzzo fantomatico. Le maledizioni si attaccheranno all'energia elettrica prodotta dalla nostra autoradio nel momento in cui tu vi stia inserendo la tua cassetta, cosicché una scarica sovrumana ti fulmini bloccandoti le mascelle in un sogghigno idiota che non ti toglierai più nemmeno ai funerali. E in un momento di allegria, quando tu possa fare bella mostra del tuo eterno e idiota sogghigno mettendoti in risalto con una risata crepuscolare ti venga un "raschio" in gola talmente potente che a forza di tossire ti si scolli il velopendulo e in caduta libera lungo l'esofago ti vada a tappare il buco del culo.
E infine, le maledizioni ti spingeranno ad ampliare le tue conoscenze etniche facendoti acquistare una cassetta afro che tu ascolterai sul lungomare a tutto volume, ma purtroppo vicino ad un accampamento di skinheads... e a quel punto di afro ci sarà solo il loro desiderio afro-disiaco di piegarti a 90 gradi e spiegarti in termini fallici che i loro gusti musicali sono leggermente in disaccordo con i tuoi!
Che a forza di tossire ti si scolli il velopendulo e in caduta libera lungo l'esofago ti vada a tappare nell'ordine: polmoni, bocca dello stomaco e buco del culo.
Pure i TAPPETINI gli hai fregato...quelli di peluche festivi! Cornutazzo! Tu li puoi sporcare, li puoi sfoltire, da rosa come li hai trovati li puoi colorare come vuoi, puoi calpestarli, puoi sdraiartici per fare l'amore con la donna dei tuoi sogni, stronzo! Puoi farci ciò che vuoi, ma quelli restano immancabilmente e sempre i loro tappetini. E a ricordartelo saranno le mie maledizioni contemporanee. Le maledizioni che si attaccheranno a un colonia di zecche con le ventose, ibernata nei loro tappetini, che si risveglierà quando meno te lo aspetti infestando il turbo daily, la tua casa e anche quella dei vicini. E per combatterle non basteranno le armi chimiche, ma solo la tua buona volontà nel saperci convivere tutta la vita. Le maledizioni si attaccheranno al peluche che crescerà a dismisura fino a bloccare freno, frizione e acceleratore del furgone che ti sei fottuto, quando in mezzo ad un bel passaggio a livello vedrai arrivare un intercity supercorrazzato, e allora ti sorgerà il dubbio che qualcuno ti abbia maledetto, ma sarà troppo tardi. In più prego Madre Natura di farti daltonico ogni volta che ti trovi davanti a un semaforo. CHE I TUOI ORMONi SI RIBELLINO FACENDOTI CRESCERE LA BARBA IN FRONTE E LE BASETTE FINO AL CULO. Infine, mentre cianotico e stitico cercherai di ballare dalla felicità per aver rubato il furgone con tappetini annessi, UN CRAMPO MICIDIALE TI COGLIERA' IN UN ESIBIZIONISTICO SALTO ALLA NUREYEV E SCHIACCIANDOTI AL SUOLO TI DIVARICHERAI COME UN COMPASSO, STRAPPANDOTI I LEGAMENTI DALLA PALLA SINISTRA ALLA PALLA DESTRA SEGUENDO IL PERIMETRO DEL CORPO!
Buon viaggio cornuto!"
Finiamo di chiudere la gogna dove lasciamo incatenato l'imprudente autista e ci diamo da fare per trovare un modo per raggiungere Follonica in tempo.
Fortunatamente gli strumenti viaggiano sul camion dell'impianto e sono già arrivati a destinazione. Telefoniamo a tutti gli autonoleggi della città ricevendone una sistematica negativa. Finalmente ad uno degli ultimi numeri ci dicono che forse sì. Ci precipitiamo e affittiamo un furgoncino orribile, modello rappresentante di dolciumi. Viaggiamo spediti perché Follonica non è proprio a due passi. Arriviamo mezz'ora prima di dover salire sul palco. Al nostro arrivo non veniamo riconosciuti neanche dal solito gruppetto di fan che attende al cancello posteriore tanto è sfigato il mezzo su cui viaggiamo. Abbastanza snervati, per la corsa e per la tristezza che man mano esaurito l'effetto shock, incomincia a pervaderci incominciamo a cambiarci. Nei camerini facciamo un brindisi al nostro glorioso furgone e in silenzio ripercorriamo l'elenco dei ricordi incredibili e inenarrabili legati al nostro sei ruote. Facciamo anche l'elenco di tutto quello che ci abbiamo dimenticato dentro. La cosa peggiore rimane comunque la delusione per la fiducia malriposta. Stappiamo anche lattine di red-bull per ritrovare un minimo di energia
Il concerto è a tratti sostenuto e a tratti malinconico. Il pubblico è formidabile e riesce comunque a trascinarci. Ne abbiamo bisogno.
Fine serata ad un tavolo di una vineria a saziare il metabolismo piranha del nostro batterista. Non è abituato a suonare a stomaco vuoto ed è mezzo collassato. Con noi anche Roberto Trinci delle edizioni ricordi, nostro co-editore e amabile conversatore. Con lui chiacchieriamo delle possibilità di promuovere e distribuire la nostra musica in Giappone.
Ad ore più tarde il druido Ninja ed il Presidente (che incarna anche funzioni mistico-spirituali) sotto un quasi plenilunio officeranno alcuni rituali antirogna. Naturalmente incenerendo gadget di una certa squadra calcistica notoriamente menasfiga. Ovviamente Boosta, Vicio ed il tour manager Mirco dormiranno un profondo sonno inconsapevole.
Concerto a Follonica (GR)
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