Concerto a Jesolo - ..

"Uomini si nasce, poliziotti si muore"è il titolo della videocassetta del giorno. Un poliziesco italianissimo dei primi anni settanta proveniente dalla collezione del Ninja. Violentissimo e moralmente discutibile riesce comunque ad appassionare il cineforum ambulante. Oggi suoniamo a Jesolo, sulla spiaggia e gia' ci troviamo scrutare nelle borse alla ricerca di mutande e boxer che  possano rappresentare un surrogato ai costumi da bagno malauguratamente dimenticati a casa. Il pomeriggio trascorso tra bagni pennichelle al sole e aperitivi (spritz) sulle poltrone della "terrazzamare" è  memorabile. Seguiamo il sound-check dei francesi: "Les tambours du bronx. Per i pochi che non li conoscessero sono un ensemble di percussionisti che martella prevalentemente variopinti bidoni metallici ricavati da fusti dell'olio per motori.

Chiacchieriamo con gli organizzatori di fizzoentertainment che ci raccontano delle iniziative in corso proprio alla terrazamare per smuovere un po' l'ambiente del centro di villeggiatura. Concerti, teatro d'avanguardia, elettronica, il progetto di un'etichetta discografica e altre idee consultabili via internet.

Durante il pomeriggio si esibiscono i coinvolgenti "Tantra" gruppo finalista ad Arezzo Wave con un organico che comprende campionatori sitar percussioni e ballerine oltre ad una massiccia sezione ritmica. Il cantante m.c. ricorda nei toni il vocalist di Asian dub fondation, e il contorno del tutto fa molto "transcultural" soprattutto il gruppo di danzatrici del ventre che sale e scende dal palco. Tutto in stile "saranno famosi" e piuttosto inquietante invece è il successivo balletto di danza jazz, unica nota stonata della giornata. Incominciano i "tambours" che per problemi tecnici di cambio palco ritarderanno l'inizio della loro esibizione. Questo slittamento di tempi ci costringerà a togliere un paio di brani dalla scaletta e ad annullare lo spazio tra il secondo ed il terzo bis. Tocca a noi affrontare una spiaggia piena di circa dodicimila anime accaldate. Suoniamo piuttosto bene e anche se ci sono ancora  margini di miglioramento l'impatto sonoro è notevole. Samuel lamenterà un'eccessiva distanza tra il palco e le prime file, qualche presentazione è ancora da mettere a punto le cuffie monitor di Max cascheranno dalla tasca un paio di volte, ma il successivo ascolto della registrazione (una vera prova del nove) rivelerà una bella coesione e una notevole botta. Quest'anno oltretutto trentaduemila watt non ce li leva nessuno. Le teste ondeggiano fino al fondo dell'enorme spazio illuminato dal faro e da un suggestivo plenilunio. P.s. a questo giro niente foto perché qualche simpaticone  ad insaputa del Ninja ha riempito la scheda della macchina digitale di espressioni e pose che definire goliardiche è un sottile eufemismo.