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SUBSONICA 18/04/02

alle 11 in piazza Vi ..

alle 11 in piazza Vittorio. Partenza e aggiornamento del sito. Qualcuno rimedia  qualche ora di sonno sul lettino del furgone. Arriviamo in piazza 8 Agosto e ci rendiamo immediatamente conto di aver commesso" la madre di tutte le cacate": questa sera ci saranno 2 regie audio: una per la piazza e una per la trasmissione televisiva. Noi ci presentiamo con l'unico Cipo che non essendo munito di tentacoli difficilmente potrà seguire entrambe le situazioni. Il presidente convoca tutto lo staff nei camerini per una cazziata generale e poi tira fuori la soluzione dal cilindro al motto di "siperònoncidovreipensareiochedovrei suonarebbastavistochesiamolametàdimille conduetourmanageretcetc......" afferra il cellulare nel tentativo di reperire in extremis il buon Marco Capaccioni che è solito apparire in veste di curioso già dal pomeriggio nelle situazioni festivaliere come questa. La mossa riesce bene, il presidente  aggancia il fonico umbro appena appena entrato in Bologna e guadagna cento punti. Marco è una di quelle figure rassicuranti che fa piacere avere alle spalle in situazioni di emergenza. Mixerà "senza rete" non avendo mai messo mano al nostro live e non conoscendo gli equilibri tra basi e strumenti dei nuovi pezzi. Ma sappiamo che ha perfettamente in testa il nostro suono (ha mixato parte di Microchip e la prima versione di Nuvole Rapide) e lo farà pompare di brutto.

Risolta la situ, mentre ancora Samuel e Boosta effettuano le interviste da montare sul concerto ci prepariamo al sound-check. La situazione impianto è discreta durante il pomeriggio, mentre la serata sarà pesantemente penalizzata dalle assurde limitazioni di decibel imposte sul luogo per mano dei vari funzionari comunali. Armati delle diaboliche macchinette di rilevamento sonoro ridurranno l'emissione della musica al volume di un clacson o poco più. Guastando la festa alle oltre trentamila persone presenti nella piazza. Il frutto di una legge stupida, non mancheremo mai di ripeterlo.

Avendo l'onore di chiudere la serata (dopo artisti del calibro di Royksopp, Timo Maas, i piemontesi-internazionali Feel Good Production, e gli apolidi Planet Funk) ci troviamo contemporaneamente nella malaugurata condizione di avere uno spazio di più di cinque metri fra la front-line di Samuel, Boosta,  Max e la sezione ritmica persa sullo sfondo. E' una condizione che inibisce parecchio il groove, ma non si può fare altrimenti.Ci prepariamo a salire sul palco. Recentemente il Boosta si è messo in testa di arringare il resto della band nei camerini prima dello show con esortazioni del tipo: "questa notte ho fatto un sogno, eravamo insieme su 5 bighe d'oro, correvamo incontro al nostro destino, il destino era al centro della battaglia e ci tendeva le mani, stasera siamo arrivati qui per incontrarlo, è lui che ci desidera. Io lo sento, POTETE SENTIRLOOOOOOANCHEVOOIII?????,NON VI SENTO!! ,HO CHIESTO SE POTETE SENTIRLO COME LO STO SENTENDO IO!!!!!!!!!!!,????????????PERCHEEEE' ADESSO!!!!!!IO!!!!! VOGLIO!!!!!!!!!!CHE SALIATE SU QUEL CAZZO DI PALCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E   VI  PRENDIATE.......IL   VOSTRO........POSTO.......NELL'OLIMPO.......DEGLI UOMINI!!!!!!!!VERIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!V O G L I O S A P  E R E  C H E   L  O  D E S I D E R A T E FATEMISENTIRECHELODESIDERATE!!!!A D E S S O O O O O OOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  .... Usciamo dai camerini carichi anche se un tantino frastornati tra gli sguardi perplessi di tutti quelli che trovandosi vicino alle pareti di platica si sono sorbiti le urla lancinanti del nostro invasato tastierista. Il quale nell'eccitazione deve essersi anche fatto scappare un"e adesso tu vai e a quello con la cravatta gli rompiilcuuuloooooo!!!! rivolgendosi al nostro cantante. Peccato che i simpatici Planet Funk avessero il camerino di fianco al nostro!

Saliamo sul palco. L'esibizione, penalizzata dai sopracitati fattori pur non essendo al livello energetico di uno dei nostri abituali concerti non è malaccio. Così pure la resa televisiva.La piazza balla per noi tanto quanto si è risparmiata in precedenza, così pure gli spalti degli ospiti ad invito After show organizzato da Futurshow ed Mtv in un palazzo storico del centro.

Secondo Max il palazzo del comune visto che le stanze sono molto simili a quelle nelle quali si è ritrovato testimone di nozze poche settimane orsono. "Però non saprei bene, era mattina, non ricordo...di mattina non ricordo mai niente...del resto anche di sera non va molto meglio. A proposito...ma voi chi cazzo siete?" L'ingresso è selezionato. Molto selezionato. Infatti non fanno entrare nessuno. Pass o non pass, artista o non artista, il portone resta socchiuso e si forma una certa calca all'entrata. Samuel esclama "Raghi ve lo dicevo, è il solito pacco per fighetti...ce ne andiamo al Link?". Purtroppo come per tutte le cose che risultano inaccessibili il fascino dell'impossibile gioca il suo ruolo. Mandiamo in avanscoperta Ivan Arrazzo- passpartout detto- levati che è meglio!, il quale coraggiosamente sbaraglia la security entra e ci telefona per segnalare un ingresso laterale dal quale possiamo definitivamente accedere. La festa è abbastanza una paccata, almeno secondo i nostri canoni e il bar è in chiusura. Nelle feste sull'elegante non si capisce come mai il bar finisce tutto presto. Decidiamo di uscire in meno di mezz'ora, con una tecnica detta a Tornado. Attraiamo ed inglobiamo tutti quelli che incrociamo e trascinandoli al chiosco dei panini prima e al Link subito dopo. Riconosciamo alcuni tratti familiari nel viso di una ragazza solitaria con cappellino prelevata nel vortice. Trattasi della Valeria Rossi nazionale. Ciò che segue è trasversalità al cento per cento. Nella sala grande del locale underground bolognese a ballare selezioni electro dal sapore 80' con la reginetta delle tre fatidiche parole che ci segue a ruota con i drinks sui groove di Felix the Housecat. Il Ninja sfoggia il suo migliore sorriso etilico volteggiando come un Fred Astaire del terzo millennio. Il tutto per un paio di ore buone. Le selezioni sono curate da un collettivo tutto al femminile e ci divertiamo veramente un casino. Anche troppo. Nel parcheggio diamo un provvidenziale passaggio ad una fanciulla spersa che non sa come rientrare. Provvidenziale per noi visto che dopo due incroci Ivan non si accorge del 61 sparato in corsa che rischia di travolgerci. Sonia, la ragazza, ci avverte esclamando un "ATTENTO!!" in tempo salvandoci dalla banalità dello stragismo di cronaca. Il rientro è tutto un susseguirsi di cori da stadio ed inni SONIA!!! SONIA!! La malcapitata che non ha ancora inquadrato lo strano equipaggio capisce che stava per andare a bocciare in un furgone con Subsonicaevaleriarossi solo al momento dei saluti quando le regaliamo la foto con firme e ringraziamento per averci salvato la vita. Ed il tour!


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