Ok. Abbandoniamo Bologna con un carico di aneddoti sulla nottata appena trascorsa - e ce ne sono uh quanti ce ne sono- e ci dirigiamo verso la Lombardia. Direzione Milano-Feltrinelli dove ci attende un incontro a quattr'occhi con i fans. Il viaggio verso il capoluogo lombardo è un vero e proprio calvario a causa di un serpentone di auto che affolla l'autostrada, ma la voce di Jah diffusa dallo stereo ad opera di Buju Banton ci rilassa piacevolmente. L'unico che si contorce in un mare di imprecazioni è Ivan che ormai ha deciso di intraprendere la strada della precisione negli orari: Mission Impossible parte 1 e 2 praticamente e alla Feltrinelli ci aspettano da tre quarti d'ora. Ad attenderci un cospicuo gruppo di ragazzi di fronte al quale, dopo il classico domanda-risposta di rito, Max e Samuel danno vita a una versione acustica di Preso Blu della marleyana Mellow Mood e di Ain't not sunshine. L'intensità degli sguardi ci rivela che l'esibizione ha soddisfatto. Ripartiamo per Trezzo sull'Adda e al Live Club giungiamo dopo un'ennesima interminabile coda in tangenziale. Sul posto siamo attesi dalla troupe di un noto fotografo inglese -Perouin- che oggi si dedicherà a noi per una sessione fotografica da pubblicare nel futuro prossimo su un noto fashion-magazine americano. La cosa è interessante anche perchè Perouin è fotografo conosciutissimo nel mondo musicale e il suo carnet vanta personaggi del calibro di Marilyn Manson, Blur, Pulp e molti altri. Lo stile del personaggio si denota subito dal dinamismo impiegato nelle foto le quali ci vedono dapprima scontrarci uno con l'altro in salto sul tetto del locale e poi rissare amabilmente nei camerini. Staremo a vedere il risultato.
Tra un impegno e l'altro riusciamo anche ad avere 5 secondi per cenare in albergo e tornare nel locale stipato all'inverosimile. In camerino salutiamo un paio di amici tra cui la simpatica bassista dei Verdena,Roberta, e il nostro compagno di disastri notturni "la Nonna", fonico dei Mau Mau. Siamo carichi a palla e suoniamo un concerto intenso anche se boccheggianti per il calore da "mezzogiorno all'equatore" che si diffonde dai primi istanti sul palco. La good-vibe della serata ci spinge anche a fare la tanto acclamata Strade (che in realtà abbiamo deciso di lasciare per la parte estiva del tour) e terminiamo in bellezza quello che è stato un ritorno al calore del club dopo l'overdose di palazzetti. E come in tutti i club che si rispetti dopo il concerto ci buttiamo in danze e drinks senza limiti, il tutto al suono di una selezione musicale misto rock-nu metal-ska-punk-reggae a volume smodato. Quando le ore si fanno piccole raccogliamo i nostri cervelli dai bicchieri e rotoliamo verso l'hotel.
Concerto al Live di Trezzo d'Adda - 1500
Privacy - Copyright ©2023 Subsonica.it - 08531080011
COMMENTI