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SUBSONICA 22/03/02

Concerto al Palaudit ..

Concerto al Palauditore - Palermo (1600 persone)

Sveglia alle dieci, ci aspettano una conferenza stampa e un tot di interviste a 470 chilometri più traghetto. Arriviamo a Messina per l'ora di pranzo e ci concediamo la tappa rituale nella trattoria da Salvatore sulla strada di fronte al porto. 

Assaggiamo stocco alla messinese involtini di pesce spada e pasta alla pescatora. Paghiamo davvero poco e consigliamo vivamente. Questa concessione sommata al traffico di Palermo ci costerà tre quarti d'ora di ritardo. Oltretutto spinti da curiosità esplorativa a dispetto delle indicazioni che voglio da sempre più indicata la Messina-Catania-Palermo alla strada costiera (più breve di settanta buoni chilometri), decidiamo di percorrere quest'ultima. Non fatelo mai! Nausea code e curve.

Arriviamo al Palauditore, una struttura sportiva che ha la prerogativa di avere il palchetto flottante, ovvero sospeso  su una struttura di traversine. Probabilmente anti-tallonite o qualcosa del genere. Fatto sta che la sua destinazione a fini di spettacolo ha suscitato numerose polemiche in ambienti sportivi. E noi lo inauguriamo. Rimpiangiamo un po' gli spazi ex industriali dei Cantieri Zisa dove abbiamo tenuto il concerto due anni orsono. Pare che però l'attuale giunta abbia deciso di essere particolarmente fiscale con le norme di sicurezza. Quasi a sottolineare la paternità della nuova destinazione troviamo in loco di fronte ai giornalisti l'assessore alla cultura della città. Si prodiga in complimenti sulla band dimostrando anche di averne una conoscenza non superficiale. Siamo comunque tassativi sull'evitare servizi televisivi o foto in simultanea. Un'ora di interviste insieme o divisi in sottogruppi e partiamo con il sound-check. La cena viene consumata nei camerini con i tecnici. Ci dispiace vedere lo spiegamento di unità cinofile pronte a combattere la loro guerra contro caccole residue di fumo dimenticate da alcuni ragazzi in tasche di pantaloni che nel frattempo si sono fatti magari anche una centrifuga. Una guerra senza quartiere e senza senso. Incomincia il concerto e come per magia il fastidioso riverbero del pomeriggio viene assorbito quasi completamente dalle presenze degli spettatori. Il pubblico siciliano è fortunatamente quello di sempre ed il concerto riesce davvero bene. Alla fine delle 2 ore per fortuna i poliziotti non hanno costretto i ragazzi ad uscire e ora aspettano pazientemente la fine del rituale autografi-foto-chiacchiere. Che per noi sono sempre un piacere. Anche se il Boosta dichiarerà di aver nutrito istinti omicidi nei confronti di una ragazzetta dalla voce piuttosto squillante che non trovava di meglio da fare che strillargli nelle orecchie per un buon quarto d'ora "buuusta-francobollo..buuUSTAfrancobBOOOOLLLOOOOOO!!!BUUUUSTAAAAAA!!!!"'

Palermo di notte è sempre bella passiamo intorno al teatro Massimo, ci fermiamo in una piazzetta per un Kebab e raggiungiamo un locale molto gradevole chiamato Malox. "Piazzetta delle canne", anche se non sappiamo se sia la corretta denominazione topografica o un battesimo in slang. Incontriamo nuovamente persone venute al concerto mentre fra tavoli e scalini sotto il cielo palermitano giungono i suoni di una selezione trasversale ma assai stilosa. Bel posto, bella serata. 


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