"Oh allor..no no allora non voglio sentire sto..oooHH ma mistateasentire, allora domani partenza all'una già mangiati e ripeto già mangiati e non ripeto più. All'una già mangiati". Erano le parole di Ivan che ora a turno giocavamo a ricordare sbeffeggiando così con crudeltà compiaciuta il nostro road manager. Il quale oramai passate le due commentava il suo ritardo con vaghe e disarticolate scuse incorniciate da una espressione lunga come una faccia dell'isola di Pasqua. In mezzo a frasi mal smozzicate riusciamo a capire vagamente che c'è stato un qualche problema con la consegna delle magliette. Partiamo dopo aver mangiato in fretta ma digerito tranquillamente alla volta di Prato. Durante il viaggio il Ninja afferma soddisfatto di essere riuscito ad effettuare la prima connessione p.c. cellulare con l'enfasi del capo dei capi della n.a.s.a al termine del primo allunaggio. In viaggio riceviamo telefonicamente la notizia che il locale ha battuto ogni record di prevendite con 2.300 biglietti già acquistati. Il precedente era di circa 900. Sempre in furgone Cipo (ns fonico) propone la proiezione della testimonianza vhs del viaggio in Giappone al seguito dei Mau Mau. Rivediamo facce amiche, ci rilassiamo e pensiamo che fra neanche 2 mesi toccherà a noi la fortuna di andare strumenti sottobraccio ad esibirci nel paese del sol levante. L'opportunita è offerta da uno scambio culturale-commercial eno gastronomico nippo-subalpino. Insomma saremo ambasciatori del barolo e pusher della bagnacaoda.
Arriviamo al Cencios in netto ritardo ("..oh ma chevvolete da me se quellomidicechelemagliearrivano ad una certa ora epoiquidevosemprefaretuttoionn mifateparlarecheèmegl...). È previsto un incontro con ragazzi del posto. Moderatrice della miniconferenza, a sorpresa è una vecchia conoscenza (fidanzatina) di Max. Margherita una ballerina di Torino da dodici anni trasferita al comunale di Firenze. Pare sia stata coinvolta in qualità di conoscente del gruppo. Eh eh eh.
Prato non è un brutto posto. In realtà non sembra assolutamente di stare in Toscana. Pare piuttosto una città del centro nord Europa. Esiste un museo importante di arte contemporanea (pare anche molto attivo) e una sede per il teatro stabile. Ne parliamo a tavola con Emanuele un ragazzo che si occupa di teatro per ragazzi. Emanuele ci conferma che a Prato esiste la più numerosa comunità cinese in Italia. Il trenta per cento della popolazione. Il che equivale nelle scuole ad almeno tre cinesini per classe. Calamita in questo caso è l'industria tessile. Ci parlano in molti qui di una gestione comunale piuttosto illuminata. In tema di integrazione, cosa non semplice, pare che ci siano diversi sforzi. Al momento si parla addirittura di una piccola china town con tanto di architetture cinesi. Peccato di non avere il tempo per. Lungo la strada possiamo notare una testimonianza del fenomeno in un immancabile sintomo di insofferenza "Grazie Sinistra per i Cinesi!"
Il Cencios al nostro arrivo è imballato di gente. Dentro, fuori, al bar al guardaroba. Una ressa incredibile. Scopriremo alla fine di aver suonato davanti a 3000 persone!
Il concerto parte bene e la risposta del pubblico è di quelle che non si dimenticano. Oltre alle espressioni gaudenti, al ballo, ad applausi e grida, riconosciamo anche una tromba da stadio! "Ciao noi siamo i Subsonica" "PeeeeeeehhhhHHHHpeeeeehhhhhhHHHHH!!!!" eh eh eh.
Ora dovete sapere che Ivan, si sempre lui, oltre a guidare spesso il furgone, a vendere le magliette e a farci schiattare dalle risate si premura di procurare i necessari abbeveraggi sul palco. Noi sospettiamo che non sappia rinunciare al momento magico in cui la sua sagoma fa capolino, a locale pieno, davanti agli strumenti scatenando l'equivoco. Ovvero la gente incomincia a battergli le mani e a gridare convinta che stia per iniziare il tutto. Non lo priveremo mai di questo suo immenso anche se inconfessato piacere. Dunque Ivan dicevamo ha procurato a 'sto giro una fornitura di coca e rhum con quantità esagerate di quest'ultimo. Tutto ciò ha provocato un livello di ubriachezza sul palco non indifferente. Capirete che completamente sudati e boccheggianti non stiamo certo a sorseggiare tra un pezzo e l'altro. Oltretutto i tempi dello spettacolo sono strettissimi. Quindi tra un'accordatura ed un cambio effetti, giù ma proprio giù a golate. Però a giudicare dalla registrazione siamo riusciti piuttosto bene a contenere il disagio nonostante qualche mano a caso qua e là e qualche biascicamento di Samuel.
Samuel non ha ancora riacquistato pienamente le corde vocali e a farne le spese è il finale di tutti i miei sbagli. Molto emozionante, il finale di 'dentro i miei vuoti', momento in cui il viso delle persone è pienamente illuminato dal controluce. Abbiamo visto scorrere diverse lacrime. Molto intenso anche il dopo concerto, negli incontri e nei saluti abbiamo incontrato un bellissimo pubblico. Ciliegina sulla torta, una torta! Appunto. Offerta dai ragazzi del locale e recante un logo Subsonica. La divoriamo avidamente tutti. Tutti tranne uno. Vicio notoriamente allergico ai latticini, il quale disdegna con un secco"%@^^%><gggbbbshh<>lattisgini!
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