concerto al Fillmore-Cortemaggiore (pc) - locale esaurito 1400 persone - un centinaio di persone rimaste fuori.
All'appuntamento in piazza Vittorio mancano due componenti per i quali il furgone effettuerà il servizio ambulanza. Il Ninja dopo le flebo di cortisone del sabato scorso ha giusto avuto modo di riprendersi per il concerto, ma la ricaduta lo ha bloccato nuovamente in casa col termometro incandescente. Non prima di aver passato il testimone a Samuel, febbricitante anche lui da tre giorni. Sembriamo un lazzareto ambulante. Untori, ammalati e prossimi a contrarre. La giornata è piovosa e la scelta della videocassetta anche oggi riserverà emozioni forti per l'impressionabile Cipo. Si tratta del "collezionista di ossa", film peraltro già visto e stravisto. Durante il viaggio ci toccano interviste telefoniche a raffica. Scopriamo con piacere che diversi intervistatori seguono con curiosità il diario di bordo. Sono quelli con cui alla fine si discutono gli argomenti più interessanti. A Max invece è toccata una bella raffica di "ma come mai Sanremo?, L'esperienza con Antonella Ruggiero? Ma la notorietà aiuta a cuccare?
Il Fillmore è un gran bel posto per i concerti. Sembrerebbe un ex teatro con pavimento in legno e illuminazione soft. Per la prima volta c'è anche lo spazio per montare interamente la scenografia. Il sound-check è ridottissimo per motivi di salute e infatti per Samuel e Ninja la cena viene sostituita da una dormita in albergo. Anche Max incomincia ad accusare qualche sintomo e continua a ripetersi "il potere della mente contro il morbo, il potere della mente..." cercando di risparmiarsi il sanatorio a forza di vitamine e variante assai personale di training autogeno.
E' quasi ora di salire sul palco. Ingurgitiamo una cisterna di red-bull a testa mentre il d.j. del luogo propone una gradevole selezione anni 80 a bade di Kraftewrk, D a f, Tuxedo moon e simili.
Il concerto va così e così. Samuel non si risparmia ma la voce non è al massimo e in generale fatichiamo a trovare il giusto balance. Partono un po' di supercazzole sui cori di Max e sempre da parte dello stesso un tot di sbavature inquietanti. Boosta in compenso si agita per tutti al punto che la tastiera vola via dal reggi-a-molla e solo la prontezza di riflessi dell'esuberante tastierista scongiura il peggio. Rimane lì con lo strumento atterato sugli avambracci a fissarci con lo sguardo del gatto che sta per essere travolto dal camion. Noi dalla nostra tentiamo di rimanere seri e continuare a suonare "Depre". Vicio prende la parte di basso di "ain't no sunshine" con un groove da eroinomane e il Ninja batte il 4 sul reprise di "Perfezione" a velocità di crociera. In generale però la reazione è tutt'altro che tiepida e il pubblico segue ballando.
A sottolineare il tono un tantino "cazzaro" della serata ad un certo punto rivediamo (dopo un mese) Mamo Pozzoli-lo scenografo- che agita uno striscione sotto il palco. Rimane lì a pogare come un ragazzetto per mezz'ora e poi ci fissa innalzando fieramente la sua opera. Uno straccio che rappresenta la vendetta per tutti i " scusa Mamo ...ma gibigini dirindi la strobo?" "eh?"
"scusa Mamo ..sperticasti le americane in controluce?" "eh?" " Scusa Mamo ....sbirindini di parastinchi monoli e macchina del fumo?" " eh?". Ecco per ognuno di questi momenti il buon Mamo ha un' unica grande risposta. Quattro caratteri rosso-vendetta che si stagliano sulla stoffa bianca. Questi caratteri compongono un messaggio rancoroso quanto inequivocabile......S U C A. !"
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