concerto al Magic Bus-Marcon - (Venezia)- locale esaurito-1000 spettatori,almeno 300 persone fuori dal locale. Viaggiamo sotto la pioggia e a tratti sotto aperture di cielo terso. Vento gelido e pulito. Il paesaggio è quello del nord-est e gli scorci suggeriscono qualcosa dell'Europa che si intuisce aldilà delle montagne. Eh sì oggi vi beccate tutta 'stà poesia anche perché in realtà il viaggio è piuttosto silenzioso. Il film scelto dal Boosta si rivela un autentico autogoal per la fazione pellicole made in U.s.a. Trattasi di "Tart", una storia piuttosto sconclusionata e mal raccontata su vizi ed abitudini dell'adolescenza alto-borghese di New york. Da qualche parte qualcuno ha letto che il film ha la stessa firma del meglio riuscito "Kids". Il magic bus è un bel locale, di stampo Mod da terzo millennio (il nome ricorda il titolo di una vecchia canzone degli Who) in cui i pavimenti rigorosamente optical e tigrati ben contrastano con astronavette e pupazzi alieni appesi al soffitto. Il palco non è molto ampio ma una provvidenziale aggiunta di pedane risolve la situazione. La gestione è parecchio ospitale. Il bollettino medico un po' più confortante. effettuiamo sound-check e interviste sul posto. Per la cena veniamo traspostati al "Calice" storica osteria ristorante di Mestre nel cui guest-book troviamo in ordine sparso firme di Ernesto Calindri, Alighiero Noschese e altri colossi del Carosello che forse solo Max ha l'età per ricordare. Ah già lo zelante cameriere tiene a ricordare le ripetute visite di un affezionatissima Julia Roberts. Poi saputo che siamo di Torino proferisce la seguente:" conosarì de sicuro anca Gundam" "....Gundam?" è la nostra pronta risposta all'unisono "sì Gundam o come che el se ciama queo che canta coi Africa Iunait". Il simpatico cameriere intendeva con tutta probabilità parlare di Bunna cantante degli Africa Unite al quale incuriositi telefoniamo prontamente. il Rastamanno piemontese conferma di essere un avventore piuttosto assiduo del locale nelle sue frequenti trasferte venete. Riceviamo la telefonata dei "3 allegri ragazzi morti" che avendo saputo tardi della data chiedono come fare per accedere nel locale sold out ormai da giorni. Riusciamo ad accreditarli e ad incontrarli a fine serata. Tra Max e Toffolo si parla di ipotesi per la produzione artistica di qualche futuro brano della band di Pordenone. Dietro le quinte Vicio e Boosta, seguiti da max, aspergono il camerino di testosterone simulando un incontro di full-contact e in generale il clima è quello da lezione di educazione fisica. Vorremmo riuscire a dare il meglio. E in effetti il concerto riesce senza intoppi. Cresce bene accompagnato dal sostegno del pubblico veramente infuocato. Il veneto ha questo di bello, un calore che in Italia ha eguali solo in alcune zone del sud. Solo che da queste parti ci sono tantissime occasioni per suonare. Possiamo dirci ampiamente soddisfatti della serata e del dopo serata che ci vede in pista a ballare fino alle 4. Diverso il dopo concerto del boosta che, dischi nello zainetto,nell'arco di trenta minuti,viene cambiato, pulito, profumato, rivestito e trasportato all'interno della consolle del "toys" di treviso. Il locale e' imballato, l'atmosfera e' dantesca.durante l'intro la foga del vocalist e' tale da emulare la presentazione del migliore james brown, con tanto di intro, trombe e scivolata avvolto nel mantello.
Il set dura all'incirca un ' ora ,la battuta e' ancorata attorno a 126 bpm e i ragazzi in pista omaggiano il d.j. alzando piu' volte le mani verso il cielo,alcuni,forse ex metallari o attenti e puntuali conoscitori della vicissitudini del suddetto,salutano con le tipiche corna.al termine il boosta scende barcollando, saturo di stanchezza, e bacia donne, uomini.donneuomini e uominidonne in un momento di gioiosa comunione con l'essere umano.
Verso le 5 a.m.,una volta recapitato in albergo puo' considerare conclusa la sua quantomeno vivace serata.
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