concerto al teatro tenda estravagario di Verona. 2.164 spettatori
sveglia-buongiorno-buongiorno-giornale-colazione-autogrill. Oggi abbiamo solo 118 km di autostrada da percorrere. Il luogo del concerto è un suggestivo ex complesso industriale denominata area ex magazzini generali. Capannoni industriali in stile primo 900. La serata è organizzata dalla cooperativa "soggiorno obbligato" e nella fattispecie il diretto referente è Davide Bonato. Quando non è impegnato, tra mille difficoltà, ad organizzare eventi di un certo tipo in un posto come Verona, lavora come Tour Manager per i Marlene Kuntz. Una vecchia conoscenza insomma. E infatti nell'arco della giornata ci racconta di come il terreno dei concerti nel capoluogo veneto sia parecchio impervio. Ci si destreggia tra mille divieti e difficoltà di ogni genere. Insomma se non sei l'opera o un grosso nome commerciale trovi particolarmente lungo. Fondamentalmente la devi prendere come un'appassionata esperienza di volontariato. Per esempio questa sera, oltre ad iniziare alle 21'30 senza la possibilità di estendere la serata a selezioni musicali, ci ritroviamo anche il fantomatico controllo-fonometro. Una legge piuttosto stupida, perorata fra l'altro non tanto dalla destra perbenista o dal leghismo oscurantista come ci si potrebbe aspettare ma da popolari e forse anche verdi, limiterà l'emissione sonora dell'impianto a circa 95 decibel. Per farvi comprendere meglio l'idiozia della cosa, la reazione sonora (perfettamente unplugged) del pubblico munito unicamente di gola e mani nude faceva registrare picchi di oltre 105 decibel. Lungi da noi la volontà di sfasciare timpani a chiunque, però per le nostre sonorità la pressione delle basse frequenze è fisicamente indispensabile. Questa legge viene applicata piuttosto sistematicamente a Milano, Roma e guarda un po' a Verona. Anche se alcuni ragazzi del posto narrano di un controverso festival di gruppi Nazi patrocinato dal comune senza vincoli di orari né tantomeno di volume. La cosa deve avere fatto anche un tot di scalpore, all'epoca, sui quotidiani scaligeri. Comunque quella che incontreremo questa sera sarà una Verona inaspettatamente distante dai luoghi comuni delle facoltose quanto spente capitali del nord-est.
A sorprenderci è innanzitutto la grande affluenza di pubblico. Qui sinceramente non ci aspettavamo duemila e passa persone. Poi il grandissimo grado di coinvolgimento della gente nonostante: a) il sopracitato problema di resa sonora, b) le condizioni di voce di Samuel che ancora non è uscito dal tunnel della costipazione. Immaginate un Tom Waits che tenta il repertorio di Pavarotti per comprenderne la resa. Però sul palco l'energia è altissima e per tutto il concerto si suda sopra e in sala. A sorpresa spunta anche Cristina (Krisma) che regala la sua apparizione su Nuova Ossessione. Un episodio piuttosto divertente vede il nostro tour manager Marco Capuzzo (detto Cocis o il Capo o appellato a turno con uno dei suoi variopinti smadonnamenti padovani) tentare di ripristinare il riscaldamento tra la prima e la seconda parte del concerto (eravamo sudati fradici e in effetti la temperatura era improvvisamente calata) gridando al cellulare "porc/&%&di un porc=+**/&(?? Davidee qui s'e frio riaccendiamo il riscaldamentooo£$$(/%&=%&!!!". Solo che anziché selezionare Davide-Marlene sulla rubrica seleziona Daniele-Marlene. Al secolo Dan-Solo, il bassista dei Marlene Kunz, appunto, il quale sente imprecare al suo telefono un matto in mezzo ad un casino infernale che gli grida di cercare di riaccendere il riscaldamento alle 11 di sera.
Comunque al termine del concerto molto intenso anche se un po' afono ci attende la seconda bella sorpresa. Un locale nato a seguito di un occupazione. L'interzona. Il posto è alle spalle del teatro tenda ed è collocato nella zona "frigorifera" dell'area. I ragazzi del posto hanno fatto davvero un gran lavoro di insediamento senza minimamente snaturarne l'architettura originale. Molto interessante anche la programmazione internazionale di concerti e di eventi consultabile su www.izona.it. Troppo? Evidentemente sì poiché pare che sul luogo penda il rischio di sgombero a favore di qualcosa tipo banca o centro commerciale. Chissà forse da queste parti se ne sente la mancanza.
Il programma della nottata prevede Stefano Ghittoni in consolle, che accompagna le sue selezioni di matrice drum'nbass con contributi visivi blobbati da diverse pellicole. Assai suggestivo. Sul luogo incontriamo anche Cristiano Dalpozzo, il regista del clip, con il quale discutiamo della possibilità di ulteriori riprese da inserire nel video.
Le ultime energie le bruciamo per una visita notturna al bellissimo centro storico, in compagnia dei nostri 2 nonni punk-sempre loro i Krisma- e dei loro punkaneddoti "sai che il Maurizio una trentina di anni fa, ai tempi dei milioni di copie vendute con "5 minuti da qui" una volta ha cantato ad un Matrimonio e nei cessi si è fatto sù la sposa?"...."Aspetta che mo' ti racconto del nostro periodo Fetish, dunque una volta il Maurizio tutto bardato a dovere mi ha legata a letto appesa a testa i giù con corde e catene e poi ha assicurato il tutto ad un grosso mobile che non va a ribaltarsieiogiùdrittadi testachedaalloradisadomasononnevogliopiùsentirparlaremaneanche......"
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