Concerto al Buddha Cafè - Orzinuovi (Bs) - locale stipato all'inverosimile - più 3/400 persone che purtroppo non sono riuscite ad entrare.
Ripartiamo e a questo giro la scelta del film sembrerebbe mettere tutti d'accordo. Trattasi di Hannibal (Ridley Scott), cassetta acquistata all'autogrill non senza aver prima scombinato a nostro favore il posizionamento della top-list dei c.d in vendita. L'unica eccezione trova sfogo nei sonori versi di disgusto del nostro fonico Cipo: "noooomadaiminchiamacccheschiiifo!!!" Con grande sensibilità lo incoraggiamo al proseguimento della visione tenendolo bloccato in tre per mani e gambe sottoponendogli anche un paio di rewind sulla sequenza che vede il mostro tagliare la calotta cranica del poliziotto cattivo per dare in pasto al medesimo una scaloppina del proprio cervello. Cosa non faremmo per la divulgazione del buon cinema.
Ascoltiamo "New golden" dei tedeschi Notwist e un vecchio "Fear of music" dei Talking Heads. Vediamo scorrere grigio padano. Ci piace molto l'essere di nuovo in giro. Raggiungiamo "Tele-radio Brescia" per una serie di interviste, sul posto anche un giornalista del "quotidiano di brescia". Nonostante la struttura appaia a prima vista più adatta ad argomentazioni di puro intrattenimento-cazzeggio, l'intervista radio prende un taglio piuttosto interessante e soprattutto non si tratta del solito mordi e fuggi. Nello stesso spazio realizziamo anche un servizio per la tele con un curioso personaggio incravattato che pone anche domande interessanti. Purtroppo le inframmezza con una strana quanto pressante richiesta. Ci terrebbe assai, forse per sdrammatizzare va a sapere, sentirci pronunciare un "viva la topa !". Il fatto è che a noi la richiesta appare assai drammatica. E quindi si prosegue non senza un velo di reciproca diffidenza.
Il Ninja incomincia a dare segni di quello che poi risulterà essere un attacco massiccio di influenza bastarda. Bastarda perché la febbre incomincia a salirgli già durante il sound-check. Il solito colorito tardo romantico vira verso una tonalità indefinita che farebbe apparire al confronto Marylin Manson un rubicondo montanaro. Sembra quasi una lampada u.v. per controllare le banconote false e poco ci manca che lo trattengano alla cassa del locale a tal scopo. Finito il check invece lo ricopriamo di piumini e lo mandiamo a dormire.
Torniamo nel locale stipato all'inverosimile e ci becchiamo i soliti insulti sul ritardo provocato dall'attesa che tutta la gente prenda posto. Il concerto parte e parte bene. Il mix in sala è finalmente a posto e sul palco c'è una grande energia. Rispetto alle due date precedenti c'è una grande scioltezza e ci divertiamo parecchio. Ninja ovviamente un po' meno, anche se bacchette alla mano non perde un colpo manco sui tempi dispari. La gente per quanto compressissima balla partecipando alla grande. La sensazione è quella di essere finalmente riusciti a sbloccare la rigidità dei concerti in cui sei troppo concentrato per riuscire ad assaporare la vibrazione. Samuel finalmente si muove e canta con sicurezza tanto i pezzi vecchi quanto quelli nuovi, Boosta agita il suo nuovo reggitastiere a molla senza ficcare le mani a caso sui tasti, Max sembra aver finalmente dimenticato l'operazione menisco-legamenti e i conseguenti acciacchi. Iinsomma una grande serata di quelle in cui puoi strizzare la t-shirt e annaffiare le aiuole.
Nel post-concerto riceviamo fra gli altri i graditi complimenti di Roberta-bassista dei Verdena oltre quelli (con demo in allegato) di numerosi musicisti presenti. Da questa data in avanti decidiamo inoltre - quasi a sottolineare che ogni concerto è un evento unico - di scattare alcune foto dal palco e di metterle successivamente in rete su questo diario di bordo. quindi pronti a sfoderare i migliori sorrisi o i gestacci più osceni. Vale tutto.
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