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SUBSONICA 16/09/00

Concerto a Napo ..

Concerto a Napoli Arenile di Bagnoli. 2800 spettatori (biglietto l.20000). In viaggio tra Roma e Napoli proiezione de "Il sorpasso" con Vittorio Gasman. A nostro parere uno dei più bei road movie mai realizzati. Giungiamo sulla tangenziale di Napoli e ci rendiamo nuovamente conto che da queste parti è già in vigore il federalismo almeno per quanto riguarda l'interpretazione del codice stradale. Tra strombazzate e sorpassi da destra da sinistra da sopra e da sotto, giungiamo all'arenile di Bagnoli che è un posto bellissimo. Dal palco si vede il mare vicinissimo, penetrato da un lungo molo in cemento e acciaio perfettamente in sintonia con ciò che rimane dei reperti industriali dell'area. Iniziamo il sound check e durante lo strumentale di Strade passa sotto il palco Bassolino con una nutrita schiera di guardie del corpo. Ed è proprio con queste che sta per scattare una rissa nel momento in cui una monovolume ignorata la transenna di protezione passa sui cavi dell'impianto. Si ode risuonare un urlo rabbioso con fortissimo accento piemontese, ed una minacciosissima sagoma si avventa sul drappello incravattato degli uomini della sicurezza del politico. Il gigantesco Talu (nostro responsabile dell'impianto) con la foga di un intero esercito dei Savoia si scaglia in un una rancorosa impresa suicida inveendo contro i sopracitati che da parte loro poco diplomaticamente manifestano l'intenzione di ripassare sui fragili cavi in retromarcia. Attimi di vera tensione, perché le parole si fanno sempre più pesanti e la security non è certo composta da un gruppo di scouts. Noi non sappiamo bene se posare gli strumenti ed andare a rinforzare i ranghi o se continuare a sviluppare il refrain di Discolabirinto. Fortunatamente tutto si placa. 
Raggiungiamo l'albergo per un'oretta di sonno, oggi siamo veramente a pezzi, ceniamo, ci ributtiamo nel traffico freestyle partenopeo dandoci da fare a nostra volta con il clacson (siamo pur sempre musicisti eccheccazzo!) e raggiungiamo l'arenile. C'è una lunghissima coda, e ci viene anticipata l'ormai solita richiesta di ritardare l'inizio del concerto. Lasciamo immaginare a voi quanto creativi e vivaci possano essere dei ragazzi napoletani che inveiscono perché stanno in piedi ad aspettare da più di un'ora. Tanto per cambiare non ci possiamo fare niente e ci becchiamo gli insulti. A mezzanotte dopo aver consumato un'autobotte di Redbull (che ci siamo dovuti ricomprare al volo perché i nostri erano stati rubati) saliamo sul palco dove per un'ora e tre quarti spremiamo tutte le energie rimaste. Samuel ha dei problemi molto seri con la voce, e il finale di Strade è ancora una volta in versione caraoke per il pubblico, facciamo delle imprecisioni più o meno percettibili causate dalla stanchezza, ma non risparmiamo nulla e il pubblico balla e si diverte dall'inizio alla fine. Napoli meriterebbe sicuramente qualcosa di più ma tutto sommato riteniamo sia stato un buon concerto. Dal palco segnaliamo l'iniziativa di Officine99 per una cinque giorni di concerti, incontri, dibattiti negli spazi del Maschio Angioino. Per il fine serata rimaniamo in loco a ciondolare tra la pista di ballo (Dj Carpentieri) e la spiaggia.


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